“L’ISOLA DEI GIGANTI” AL CIRCOLO “DESSI’”: LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI MATTEO BORDIGA A VERCELLI


di Dino Musa

Metteteci il caldo torrido di una giornata estiva che ricorda tanto i placidi pomeriggi ai piedi della Sella del Diavolo, in riva al Poetto; tanta simpatia, buonumore e senso di ospitalità, pecorino, pane carasau, vino e salsiccia secca di origine controllata; le mirabilie del Cagliari sculettato di Riva, Scopigno e Arrica.

Mescolate il tutto con una rosbusta dose di travolgente e genuina sardità, e otterrete una ricetta a dir poco esplosiva.

Emozioni e buona tavola, amicizia e informalità: la serata dello scorso 4 luglio organizzata  dal Circolo Sardo “Giuseppe Dessì” nella sua sede di Vercelli ha incarnato in pieno lo spirito e l’espansività tipicamente isolani, conciliando l’aspetto folkloristico-culturale con quello conviviale.

Il ritrovo è iniziato alle 18,15, con la presentazione del volume “L’Isola dei Giganti”, firmato dal giornalista cagliaritano Matteo Bordiga. Si tratta di un approfondimento calcistico e sociale , strutturato a mò di inchiesta, sul mitico scudetto conquistato dai rossoblù di “Rombo di Tuono” nel lontano 1970.

Il dibattito, incentrato sul libro che raccoglie punti di vista e testimonianze di tutti i giocatori che fecero parte di quell’indimenticabile squadra, è stato moderato dal responsabile del circolo Dino Musa, con la partecipazione dell’editore novarese Mariano Settembri e di Gian Luigi Caron, autore de “Il volo di Colombo”, saggio sull’ex portiere storico del Cagliari Angelo Martino Colombo, recentemente scomparso.

Diversi aneddoti che ruotano attorno a quelli anni ruggenti sono stati rispolverati e tanti ricordi, sportivi e non, sono riaffiorati nel corso della presentazione. A margine dell’introduzione all’opera di Bordiga, Settembri e Caron hanno sviscerato il tema sempre stimolante del confronto tra il calcio di quarant’anni fa, verace e romantico, e il business che domina, imbavagliandolo, lo sport nazionale italiano ai giorni nostri.

Poi dallo spirito si è passati a gratificare il palato, con una generosa apericena rigorosamente a tema isolano. Degna conclusione di una serata che ha riportato, nel cuore dei numerosi sardi trapiantati in Piemonte che via hanno partecipato, orgoglio, sorrisi e, forse… un pizzico di malinconia.

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Un commento

  1. Uno splendido libro che non può mancare nella biblioteca di tutti i tifosi rossoblù (e non solo).

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