A CAGLIARI E AD ORISTANO NON SI REGISTRANO TUMORI: UN PARADOSSO “MADE IN SARDINIA”


di Francesco Giorgioni

Certi paradossi destano sospetto, specie quando riguardano questioni sensibili come la salute. Come spiegare, ad esempio, che il Registro tumori della Sardegna sia attivo in due sole province, mentre in altre due insormontabili ostacoli ne impediscono la nascita? E così, il conteggio delle neoplasie funziona da decenni a Sassari e Nuoro, mentre a Oristano e Cagliari non è mai iniziato. Ultima scusa – che rende ancor più surreale la faccenda – è la tutela della privacy: secondo l’assessorato regionale alla Sanità, i registri sarebbero all’esame del Garante. I malati del sud, evidentemente, sono più riservati di quelli del nord.
Domanda stupida: perché avere dati paese per paese è importante? Perché si possono mettere in relazione eventuali numeri anomali con fattori ambientali, quali la presenza di industrie o altre fonti di inquinamento.
Peppino Nateri da Selargius è uno dei fondatori del Comitato Sa Luxi, così chiamato perché vorrebbe essere la luce in fondo ad un tunnel dal quale non si riesce ad uscire. Sa Luxi è un gruppo di persone che si batte affinché il Registro tumori sia esteso a tutta la Sardegna. “Dal 2009 il Piano sanitario regionale prevede che il Registro valga per tutta la Sardegna – spiega Nateri – invece per Cagliari ed Oristano non se n’è ancora fatto nulla. Ultima lungaggine, il problema della riservatezza dei dati sensibili. Sono due province sulle quali gravano servitù militari, un’importante raffineria, un inceneritore in via di ampliamento, quello di Macchiareddu, e dove ha operato una industria che produceva fibrocemento: i mesoteliomi da amianto, per intenderci, si manifestano molto dopo il contatto con questo materiale. Insomma, ci sarebbero molti aspetti da chiarire e non vorremmo che, magari proprio per questi interessi, non li si voglia chiarire”. Qualche giorno fa dalla Regione sono arrivate notizie rassicuranti sull’istituzione del Registro. “In realtà nel bilancio della Sanità per questa voce non c’è neppure un euro. Vengono destinati fondi ad ogni presidio sanitario, ma per il Registro non si trova un centesimo. Lo faremo presente a breve all’assessore Arru”.

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