STORIA DELLA BRIGATA SASSARI NEL 1915: PRELUDIOS DE GHERRA


di Dario Dessì

SABATO 22  MAGGIO 1915   Il re firma l’ordine di mobilitazione delle forze armate terrestri e di mare e quello di requisizione di tutti i veicoli ed animali da utilizzare per le esigenze belliche nel campo dei trasporti.

DOMENICA 23 MAGGIO 1915  Il Governo Salandra presenta la dichiarazione di guerra  al Governo di Vienna.

Le Forze Armate italiane, purtroppo,  non  disponevano di sufficienti stanziamenti, di tradizioni e di cultura militare adeguate e neppure di generali idonei e sufficientemente preparati  per affrontare un simile  sforzo bellico, che suscitava contrarietà nella maggioranza degli  italiani.

Ciononostante Salandra era convinto che, dopo dieci mesi di una guerra aspra e sanguinosa, a causa della quale era scomparsa quasi un intera generazione di europei, le ostilità stessero per volgere al termine, per cui l’Italia avrebbe potuto, senza impegno alcuno, ottenere le terre ancora irredente.     

Lunedì 24 maggio 1915  All’alba, mentre le prime avanguardie del Regio Esercito avanzano verso la frontiera austriaca, il 151° Reggimento della Brigata Sassari, riceve i complementi previsti all’atto della mobilitazione, venendo in tal modo a disporre d’ una forza effettiva di 3.500 uomini, tanti quanti erano previsti dalle tabelle organiche di guerra.

Il 151°   riceve a Roma le salmerie, mentre il 152° le riceverà in Umbria.

Il 2 giugnola Brigataraggiunge prima Lonato e poi Calcinato, tra Brescia e il Lago di Garda, dove ha inizio un periodo di addestramento della durata di sei settimane.

PRELUDIOS  DE  GHERRA

 

Dae cando bois nesi a totu adiu

M’est sa vena poetica siccada

Ma fuidu no m’est s’antigu briu.

Lassesi sa famiglia adorada

Po dare brazzu a sa  patria terra

A sa nobile impresa preparada.

S’ala de sa Vittoria forte afferra

Po liberare sa zente irredenta.

E, i sa terra tua, in sinu serra

O Italia mia, e a sa lenta

De s’autsru tirannu resistenza

Sas seculares impresas ammenta.

L’isco chi dolorosa, est sa partenza

Po tantas mamas tristas e mischinas

Ch’implorant  sa Divina Provvidenza,

Ma, simizante a sas mamas latinas

Mustran’a su  dolore coro forte

Mancari coronadas de ispinas.

Parade fronte! Ca s’in trista sorte

Perimos  in su campu sambenosu,

Po nois no s’esistit menzus morte!

Ca su musicu sonu armoniosu

Nos giughet da vittoria in vittoria

Pro librare s’iscopu gloriosu.

S’entusiasmu est una pura gloria

Chi sos pettos italicos esaltat

E, dat paginas bellas a s’istoria.

De fronte a s’inimigu no s’appaltat

S’esercitu potente italianu,

Ma, naves, turres, fortezzas assaltat

   Fin’ a distruer s’austru tiranu.

         Lonato Maggio 1915. Da  “Paginas Eroicas”  di Gavinu Ruggiu da Bosa

 

A Lonato  i due reggimenti 151° e 152° della Brigata Sassari si allenano a fare la guerra assieme alla Brigata Macerata.

I colori bianco rossi combattono contro i colori bianco azzurri o viceversa e, nel mentre,  si addestrano al tiro nel poligono di Montichiari.

E fu così, che, per la prima volta, i soldati sardi incominciano a conoscersi tra di loro  e.  in gran parte,  si rendono conto che esiste si un continente che si chiama Sardegna, ma ché, a sua volta, la loro isola appartiene a una nazione  che si chiama Italia.

Fino a quel momento, il fante, pastore o contadino,  non aveva conosciuto altro che il territorio compreso entro i confini del proprio paese: Casa,  Chiesa,  Campagna, dove abitavano altre persone, a parte i propri congiunti, con le quali esistevano rapporti di  comunità.

Oltre a tali rapporti, nello stretto ambito della propria comunità, era stata del tutto remota  e assente  nella mentalità dei sardi, soprattutto di quelli non inurbati, la concezione di un qualsiasi altro tipo  di attività associativa sia a livello nazionale, che regionale.

A Calcinato (BS)la Brigata  era entrata a far parte della XXV  Divisione assieme alla Brigata Macerata.

I conterranei residenti nella forte Brescia vollero dedicare questo fraterno omaggio di ammirazione agli intrepidi sardi della Brigata.

Calcinato si sentì onorata di aver offerto ospitalità ai sardi al punto di voler  esprimere,    il ricordo del soggiorno di coloro, che in seguito sarebbero  stati riconosciuti i primi soldati al mondo, non solo con telegrammi inviati ai sindaci di Sassari e di Cagliari ma anche con una lapide ricordo.

5 luglio 1915  Calcinato In un teatro di una guerra finta si percepiscono i segni di una guerra vera: convogli carichi di truppe e aerei che vanno verso il fronte orientale,  mentre si ode il possente rombare dei cannoni sulle cime trentine. 

20 luglio 1915    Per le campagne di  Calcinato  echeggia  un coro  immane dai quasi

quattromila petti dei fanti del 152° reggimento Fanteria:  Giuro e poi Viva il Re! E poi ancora, Viva l’Italia ed infine Abbasso l’Austria!

21 luglio 1915  La Brigata arriva in treno a Palmanova e al pomeriggio raggiunge  S. Mariala Longa.

Nel pomeriggio del giorno seguente ha luogo la benedizione della bandiera di guerra del  151°.  La benedizione di quella del 152 ° era avvenuta il giorno prima.

Il 151° raggiunge  Campolongo e il 152° Topogliano.

A Romans la brigata passa alle dipendenze della 22° Divisione.

 

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