SASSARI, EBOLA O MALARIA? IN CORSO A ROMA GLI ESAMI SUL SANGUE DI UN INFERMIERE RIENTRATO DALLA SIERRA LEONE


di Ennio Porceddu

Un sospetto caso di ebola a Sassari. L’uomo è stato ricoverato ieri sera nel reparto di Malattie Infettivi di Sassari.Subito sottoposto ad una serie di accertamenti clinici per stabilire che verranno inviati all’Ospedale Spallanzani di Roma per stabilire se si tratta di Ebola o se invece è un caso di Malaria.
Il paziente è un infermiere professionale sardo che ha lavorato per una associazione di volontariato (Emergincy) in Sierra Leone per quasi tre mesi (dal 15 febbraio al 6 maggio). Secondo le direttive dell’assessorato (ne avevamo già parlato in questo giornale), già da novembre scorso erano state individuate apposite stanze di degenza perché dotate degli standard previsti per accogliere pazienti con sintomi sospetti. Il caso è trattato come un codice rosso (febbre oltre i 38,6 e permanenza in zone a rischio Ebola nei 21 giorni precedenti). Il degente che non ha avuto contatti con altri persone e animali domestici, stamattina ha avuto un picco di febbre 39,2: ed è quello il momento peggiore perché il virus diventa contagioso. Il paziente è stato prelevato dalla sua abitazione ieri pomeriggio alle 15,00 dal 118 ieri alle 15 per essere poi ricoverato nella nuova struttura ospedaliera sassarese. “Sono state rispettate tutte le procedure di sicurezza – spiega una nota della Regione – previste dai protocolli nazionali e regionali da parte del personale del 118 e del personale del reparto di malattie infettive che ha utilizzato maschera, occhiali e scafandro per evitare qualunque contatto diretto. La situazione è sotto controllo, e le nostre Unità di crisi hanno funzionato perfettamente – assicura l’assessore della Sanità Luigi Arru – Adesso sono in atto tutti gli accertamenti per capire se si tratta davvero di un caso di contagio da Ebola o di una semplice influenza, come potrebbe tranquillamente essere”. Intanto i responsabili dell’associazione di volontariato fanno sapere che l’infermiere non ha avuto contatti non protetti con casi noti o sospetti di Ebola.
Ora si dovrò aspettare il responso del laboratorio di analisi dello Spallanzani di Roma per indirizzare una terapia adeguata al paziente.

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