I VINI SARDI DOMINANO”VINITALY” ALL’EDIZIONE SPECIALE EXPO 2015: PRIMO E SECONDO POSTO PER LE CANTINE ISOLANE


Sardegna superstar al 22mo concorso enologico internazionale organizzato da Veronafiere-Vinitaly, in collaborazione con Assoenologi. Un’edizione speciale per l’Expo 2015. Al concorso, considerato il più rigoroso, selettivo e longevo del mondo, si è svolto a Verona dal 13 al 16 aprile. L’Isola ha conquistato i primi due gradini del podio con la cantina sociale del Vermentino di Monti, in provincia di Olbia-Tempio, che si è aggiudicata la Gran medaglia d’oro, e quella Deidda di Simaxis, in provincia di Oristano, che ha vinto la medaglia d’argento. Presente con 164 campioni, la Sardegna è aggiudicata anche 42 “gran menzioni”. I vini premiati saranno in vetrina anche all’Expo di Milano. I vini iscritti quest’anno al concorso sono stati quasi 3mila, quelli valutati 2.585. Di questi 720 sono stati premiati con diploma di gran menzione, riconoscimento attribuito ai vini che ottengono i migliori punteggi (minimo 82/100) in ciascuna delle categorie. I primi venti vini di ogni categoria e gruppo, che hanno ottenuto il miglior punteggio, sono stati rivalutati da tre commissioni diverse e quelli che hanno ottenuto le migliori performance sono stati rispettivamente insigniti con gran medaglia d’oro, medaglia d’oro, medaglia d’argento e medaglia di bronzo. Il concorso veronese si fregia del patrocinio della commissione agricoltura e sviluppo rurale del parlamento europeo, dell’Organisation internationale de la vigne et du vin (Oiv), dell’Union internationale des oenologues (Uioe) e dei ministeri delle politiche agricole alimentari e forestali e dello sviluppo economico. Le premiazioni si svolgeranno nel corso di Expo Milano 2015, tra le iniziative organizzate all’interno del Padiglione vino – A taste of Italy.

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2 commenti

  1. Il profumo della nostra Terra, antichissima !

  2. Virgilio Mazzei

    Questa si che è una bella notizia! Quanto emerso a Verona in occasione del recente "Concorso enologico internazionale" nel giudizio espresso nei confronti dei vini sardi dimostra come è cambiata la mentalità e la cultura enologica in Sardegna negli ultimi 15/20 anni. Ai nostri moderni vignaioli, che hanno avuto la capacità di rinnovarsi nei metodi di allevamento della vite e in quello della produzione dei vini secondo le più moderne tecnologie, va il plauso di tutti coloro che amano lo splendido mondo enologico. Le vecchie frasi fatte ( per campanilismo) "il mio vino è il migliore di tutta la zona"; "nessuno può insegnarmi come fare il vino"; "mio nonno e mio padre lo hanno sempre fatto così", fortrunatamente si pronunciano sempre meno. Molti giovani sono usciti dalla Sardegna per frequentare specializzazioni di enologia nelle varie scuole fuori dall’Isola e sono poi tornati nella loro terra con delle esperienze che ora mettono in pratica nelle loro vigne o collaborano con delle aziende vinicole nel territorio. BRAVI!! I premi attribuiti in occasione della manifestazione di Verona dimostra i progressi che sono stati fatti in questo settore da parte degli operatori sardi. A questo punto c’è d’augurarsi che questi nostri enologi e vignaioli mantengano ferma la volontà di valorizzare uleriormente i nostri numerosi vitigni autoctoni che sono oggi in produzione, ma soprattutto che diventino anche "ricercatori" e "riesumatori" di antichi vitigni che sono stati abbandonati a vantaggio di cloni esteri che nulla hanno a che fare con la nostra antichissima storia vitivinicola, solo perchè sono diventati di "moda". Si capisce che il mercato ha le sue esigenze e necissita di prodotti variegati, ma la tendenza non deve andare a discapito di prodotti caratterizzati dal "terroir" che la Sardegna offre in questo settore.

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