LE RISORSE DELLA REGIONE SARDEGNA PER I SUOI EMIGRATI: IL PIANO DI RIPARTIZIONE DEI CONTRIBUTI PER CIRCOLI E FEDERAZIONI

riunione a Buenos Aires dei rappresentanti dei circoli sardi d'Argentina


La legge regionale 7/91 prevede l’erogazione di contributi al mondo dell’emigrazione organizzata attraverso la presentazione di richiesta scritta che deve pervenire entro e non oltre il 30 marzo di ogni anno. I contributi vengono erogati per sostenere le spese relative a: Funzionamento dell’Organizzazione (circolo, federazione, associazione di tutela); svolgimento delle attività sociali; lavori di ristrutturazione della sede; trasloco. adattamento sede; acquisto attrezzature e arredi; congressi. Dal Piano di ripartizione risulta che i circoli sardi

all’estero che ricevono contributi si sono ridotti a 54. Di questi sette si trovano in Argentina: “Sardi Uniti” di Buenos Aires, “Antonio Segni” di La Plata, “Sardi Uniti Grazia Deledda” di Mar del Plata, Circulo sardo di Rosario, Circulo sardo del Nord est argentino di Tucuman, “Raices sardas” di San Isidro e “Sardegna” di Villa Bosch; tre in Brasile: “Grazia Deledda” di Rio de Janeiro, “Giuseppe Dessì” di San Paolo, “Su Nuraghe” di Sao Caetano; tre in Australia: Associazione culturale e sociale sarda di Sydney, Associazione sarda del Queensland Inc. di Brisbane, circolo “Queensland Sardinian culture club Ulisse Usai” di Brisbane; due in Canada: “Sardegna nel Niagara” di St. Catharine, Associazione sardi del Québec di Montreal; uno negli Stati Uniti: “Shardana” di New York; sette in Francia: “Su Nuraghe” di Behren Les Forbach, “Su Nuraghe” di Ajaccio, “Su Nuraghe” di Farebersviller, “Sardinia” di Grenoble, “Ortobene” di Le Creusot, “Città di Cagliari” di Mondelange e “Città di Nora” di Sedan; dodici in Germania: “Quattro Mori” di Augsburg, Circolo Sardo di Berlino, “Maria Carta” di Francoforte, “Su Nuraghe” di Amburgo, “Gennargentu” di Heilbronn, “Sa Domo Sarda” di Karlsruhe, “Sard’Europa” di Moers, “Su Gennargentu”di Monaco di Baviera, “Eleonora d’Arborea” di Monchengladbach, “Su Nuraghe” di Stoccarda, “Grazia Deledda” di Wolfsburg e “Rinascita” di Oberhausen; sette in Svizzera: Associazione sarda di Ginevra, “Sebastiano Satta” di Goldach, “Nuraghe” di Losanna, “Sa Berritta” di Lugano, “Forza Paris” di Lucerna, “E. Racis” di Zurigo, “Coghinas” di Bodio; cinque in Belgio: “Quattro Mori” di Chatelineau, “Su Nuraghe” di Mons, “Grazia Deledda” di Genk, Associazione sardi del Borinage di Hornu, “Eleonora d’Arborea” di La Louvière; quattro in Olanda: “Amici Mediterranei” di Arnhem, “Eleonora d’ Arborea” di Enschede, “Sardegna” di Maastricht, “Su Nuraghe” di Sittard; due in Spagna: “Ichnusa” di Madrid, “Salvador d’Horta di Barcellona; uno in Bulgaria: “Sardica” di Sofia. Complessivamente sono stati stanziati 639.152 euro. In media ogni circolo ha ricevuto circa diecimila euro, metà per contributo al funzionamento e metà per le attività. Per i 63 circoli italiani aderenti alla Fasi, riconosciuti dalla Regione, sono stati stanziati 727.718 euro. In questo caso però i contribuiti spettanti a ciascun circolo variano molto per quanto riguarda i contributi per il funzionamento (poco più di 440 mila euro). Alle Federazioni sono stati attribuiti contributi per poco più di 94 mila euro e fatte anticipazioni per poco meno di 40 mila. Alla Fasi, la federazione dei circoli in Italia, su 40.357 euro di competenze per il 2014 sono stati liquidati 16.143 euro per anticipazioni, alla Svizzera 6.567 su 16.419, all’Argentina 4.813 su 12.034, alla Germania 4.209 su 10.523, alla Francia 3.198 su 7.995 e al Belgio 3.012 su 7.530. Alle Associazioni di tutela e alla loro federazione sono stati assegnati complessivamente contributi di poco inferiori ai 20 mila euro. Come si vede da questi dati è scomparsa la Federazione dei circoli sardi in Olanda come conseguenza della chiusura di alcuni circoli; in particolare ha chiuso i battenti “S.Argiola” dell’Aja. In Germania non ci sono più il circolo di Ludwigshafen, “Speranza sarda” di Colonia (in precedenza a Colonia era stato chiuso il circolo “Nuova Rinascita”) e Norimberga, mentre il circolo “Shardana” di Aquisgrana non è mai stato riconosciuto. In Francia da 18 i circoli sardi si sono ridotti a sette: sono scomparsi, o comunque non ricevono più contributi dalla Regione, quelli di Parigi, Lione, Besançon, Valenciennes, Douai, Famek, Folschviller, Ville-La-Grand, Istres. In Belgio non è stato finanziato il circolo di Liegi (non si sa se per inadempienze amministrative o perché ha chiuso). Lo stesso dicasi per il circolo di Basilea in Svizzera, Melbourne in Australia, Maringà in Brasile (che esprime il rappresentante di quel paese nella Consulta). Si tratta di circoli che esistevano da 30-40 anni e hanno scritto pagine importanti nella storia dell’emigrazione sarda. E sono molti altri i circoli in gravi difficoltà: hanno chiuso quello di Lima in Perù e Toronto in Canada, mentre quello di Sarnia, nell’Ontario, non è stato ancora riconosciuto.

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7 commenti

  1. La Sardegna deve avere una maggiore attenzione per i suoi emigrati all’estero. Un grosso contributo lo si puo’ dare favorendo con incettivi il rientro dei suoi emigrati che finiscono la vita lavorativa e con le loro pensioni contribuirebbero a migliorare le economie dei loro paesi oltre ad una ricchezza culturale e civile .

  2. Il più grande problema nasce perché si deve anticipare. Per il 2014 sono stati versati meno della metà. Vuol dire che un circolo magari deve aver speso 15000 euro dei quali sono stati versati 6000… ma 15000 devono essere spesi entro il 30.03.2015. Significa che un circolo come quello di Berlino (per esempio) con un età media di soci di 38 anni… ragazzi in piena fase di carriera, appena emigrati, artisti, studenti e genitori di bambini piccoli, oltre di cercare tramite sponsor o entrate piccole e oltre tutto il lavoro di volontariato per la terra amata, deve anticipare 9000 euro. Anticipati dal direttivo, dai soci o dai vari collaboratori. Ci rimangono fatture non pagate e gente in attesa. Lo dissi a Chia qualche anno fa all’Assessore Manca, a Liori nell’incontro della FILEF, a Contu presente con Cappellacci qui in Germania e lo ripeto per chi c’è ora… ma… se ci volete chiudere, basta dirlo. Facciamo l’ultima rendicontazione, ci togliamo come associazione dal tribunale tedesco e ci vediamo per mangiare un piatto di pasta insieme senza problemi. Chi non ha capito che gli emigrati sono una risorsa, un motore, una forza… ha capito veramente poco… e non solo gli emigrati, ma i loro figli, perfettamente bilingui, trilingui e preparati… istruiti e con voglia di lavorare per e con il paese dei nostri avi, del nostro sangue, il paese del cuore… ma la chi calincunu si depit scidai inguni. Seus de importu mannu. Piticu su carraxu. Faccio la rendicontazione e vedo che dobbiamo ancora dare un sacco di soldi a destra e a sinistra… e lo ripeto ancora… la faccia, la mettiamo noi. Ma posso chiedere: ‘Chi me lo fa fare’? Basta dirlo… chiudete… e se chiudiamo? Vorrei vedere le faccia di qualcuno se chiudiamo e vi mandiamo tutti i nostri beni via posta. Tutto all’ufficio della Regione. Sedie, tavoli, libri, scaffali… di 100 circoli in una volta… basta dirlo.

  3. malgrado il mio circolo sia stato distrutto da un’incendio stiamo cercando di tenerlo in piedi, nessun aiuto da nessuna parte, e vero che comincio a dirmi chi me lo fa fare, ci metto corpo e anima , ma siamo terribilmente stanchi, devo anticipare tutto, anche le mie speranze,, io non ho niente da spedire,solo lacrime di disperazione

  4. credo ci dovrebbe andare una del circolo e personalmente richiedere le risorse per il circolo continui unire i SARDI -????

  5. Dal circolo sdardo Su Nuraghe di Mons siamo stati invitati ad esibirci con musiche danze coreografiche e costumi sardi con la partecipazione di un folto pubblico, è stata per noi del Gruppo Folkloristico Ichnos di Sesto San Giovanni (Mi) una manifestazione delle eccellenze sarde meritevoli di essere si ricordate ma sopratutto riproposte. Siamo davvero dispiaciuti per ciò che è successo al circolo di Mons e ci auguriamo che chi è preposto all’Assessorato Cultura possa intervenire al fine di rimettere in attività il meritevole Circolo Sardo.

  6. Bisognerebbe finanziare i progetti e non gettare i soldi a pioggia verso molti circoli il cui progetto massimo è la sagra del maialetto

  7. Condivido il pensiero di Sergio Carta, il finanziamento deve essere giustificato da una programmazione che superi i cliché e sia orientata verso una promozione turistica della Sardegna.

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