LA “CANTONATA SONORA” DI PINUCCIO SCIOLA. APPELLO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: VIA I QUATTRO MORI DALLA BANDIERA SARDA

Pinuccio Sciola


Essere un apprezzato scultore non significa azzeccarle tutte. Perciò, non c’è da scandalizzarsi se Pinuccio Sciola, in crisi di ispirazione artistica, ha preso carta e penna e, fortemente turbato dal primo discorso del neopresidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deciso di riporre martello e scalpello per scrivergli una lettera: «Grazie per le parole pronunciate nel suo insediamento – ha scritto Sciola – Mi ha commosso la sua esecrazione contro la barbarie delle esecuzioni di decapitazione, della violenza terroristica contro l’uomo inerte. A questo proposito volevo far presente che quelle terribili immagini purtroppo sono sempre presenti nella figura dei 4 Mori che rappresentano la bandiera dei sardi. È inconcepibile che un popolo, una nazione civile possa esibire come vessillo della sua identità un’immagine così cruenta, così offensiva ad altre popolazioni». Ottima prosa, tanto che la missiva di Sciola si aggiunge meritatamente agli sfrenati consensi incassati dal nuovo Capo dello Stato. Subito dopo, inaspettata, ai limiti dei regolamenti, l’entrata in ‘sciolata’ sull’autonomia legislativa della Sardegna: «La sua sensibilità al rispetto della dignità umana saprà trovare il modo per far cambiare un simbolo che va riproposto al suo valore di orgoglio e del rispetto della dignità umana». Povero Mattarella, alle prese con Italicum e renzate varie, ora dovrebbe occuparsi pure della bandiera sarda, che, peraltro, è stabilita per legge dal Consiglio regionale (esattamente con la n. 10 del 15 aprile 1999). Insomma, scrivere al Presidente della Repubblica per cambiarla è un po’ come scrivere al capo condomino per cambiare il nome del proprio cane da appartamento. Però, a molti big della politica è sembrato maleducato non rispondere all’intellettuale e si è scatenata la corsa al commento. Tra i primi, Gianfranco Ganau, che ha twittato in maniera perentoria, forte anche del ruolo di primus inter pares nella massima Assembla regionale: «Caro Sciola, sono in totale disaccordo. I 4 mori sono il simbolo della nostra terra, la nostra storia. Non si toccano!»La Barracciu, sempre più presente sui social, ha twittato proprio in risposta al Presidente del Consiglio regionale, cercando di sfruttare la ‘sciolata’ per riabilitare a posteriori la sua proposta di modifica della bandiera coi 4 Giganti di Mont’e Prama al posto dei 4 mori, che tanto ha fatto ‘divertire’ il Popolo Sardo: «Caro Gianfranco, è la nostra bandiera, ma i 4 Mori non rappresentano affatto la nostra storia. Lo dice la Storia.» Non si è risparmiato neanche l’ex Governatore Cappellacci e sempre su twitter ha bocciato l’idea: «Mi spiace per l’amico e stimato artista Sciola, ma dissento dalla sua opinione: la Sardegna non deve cambiare bandiera». L’argomento 4 mori ha ridestato anche un ultimamente silente Giacomo Sanna, che sul tema, da presidente del Partito Sardo d’Azione, è ampiamente titolato: «Orgoglioso di aver promosso la legge sulla bandiera sarda. Sciola i simboli di un popolo non si cancellano: i 4 mori non si toccano». Insomma, a Sciola è bastato riporre gli attrezzi del mestiere per passare in tempo reale dalle ‘pietre sonore’ alla ‘cantonata sonora’

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5 commenti

  1. Pinuccio pinuccio e dire che ti conosco bene comr persone seria e grande scultore di fama …. ma qusta bidea de sa bandiera esti una grandu cagada… pensanci eni e sighi a scolpiri perdasa.

  2. Secondo me si è trattato di una provocazione, è noto che i sardi non riescano a mettersi d’accordo tra loro, forse ha voluto spronarci a essere più responsabili di noi stessi e del nostro territorio.

  3. Sanna Valentino

    Caro Pinuccio proprio adesso che hanno levato le bende ai mori lasciamo che continuino a rappresentarci nel mondo.
    Eliminarla una gran cavolata.

  4. Virgilio Mazzei

    Riconosco a Pinuccio il grande merito di avere “creato” col suo indiscusso ingegno artistico/musicale un qualche cosa di estremamente importante per la Sardegna: “le pietre che suonano e parlano”, ma sulla nostra bandiera, come qualcuno lo ha detto prima di me, Pinuccio ha preso una “cantonata sonora”. I genovesi direbbero: “ha pisciato fuori dal bulacco”. Spero tanto che quanto affermato da Pinuccio voglia essere una semplice provocazione a fin di bene per la storia sarda. Almeno per un momento dovremmo pensare ai tanti sardi che con quella e per quella bandiera hanno combattuto e lottato in Sardegna e fuori. I numerosi morti della 1^ guerra mondiale ne è testimonianza.

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