VIABILITA’ E SANITA’ IN SARDEGNA: VIA LIBERA A INTERVENTI PER 650 MILIONI DI EURO

la S.S. 131


Tanti chiometri di strade ‘rinnovate’, così come nuove infrastrutture mediche e più fondi per il settore di ‘innovazione’ e ‘ricerca’ del vasto mondo ospedaliero-universitario. Tutte azioni possibili dopo il semaforo verde del Cipe – che sblocca una vagonata di milioni di euro per la Sardegna – e che consente alla Regione di poter prevedere tutta una serie di interventi con la sicurezza, indispensabile, di avere i denari in cassa. Nel dettaglio: 255 milioni per la viabilità e centoventinove più 152 per sanità e ricerca ospedaliero-universitaria. Totale: 384 milioni di euro, ai quali vanno sommate le ‘voci economiche’ dello ‘Sblocca Italia’ – sempre legate a strade e ospedali. Risultato finale: 656 milioni, euro più euro meno.

Settore sanità: centocinquantadue milioni per nuove infrastutture da realizzare o presìdi da mettere a norma, più un altro tesoresso da 129 milioni e mezzo per le aziende ospedaliero universitarie per il settore, da tempo in crisi, dell’innovazione e ricerca. Nel portafoglio regionale anche 40 milioni per il nuovo blocco R del Policlinico universitario di Monserrato, sessantotto milioni per realizzare il nuovo ospedale di San Gavino e 95 milioni di euro per l’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari. Capitolo strade: ammodernamento della Ss 554, strada in comproprietà tra Cagliari e Area vasta, stesso discorso per la strada statale 131 Carlo Felice – nella lingua d’asfalto che collega Tramatza a Bonorva – e il termine di vari lotti della 125, meglio nota come Orientale Sarda. Numeri corposi, ai quali vanno aggiunti i 143 milioni per gli svincoli di Sassari e Ghilarza della 131 e i novantadue milioni per la porzione di strada statale 125, zona Tortolì.

Il numero uno della Regione, Francesco Pigliaru, si dice ‘felice del risultato raggiunto, arriva dopo un lavoro duro”. Allo stato attuale “siamo la prima Regione che si vede certificare dal Cipe il recupero delle risorse. Nel 2015 possiamo investire su opere fondamentali, aprendo cantieri e creando opportunità in un momento in cui viviamo la crisi più profonda”.


											
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