INTERVISTA ALLA SCRITTRICE RITA SANNA: ORIGINARIA DI ORISTANO, VIVE A ROMA

una recente premiazione a Oristano per Rita Sanna


di Gian Piero Pinna

Nei giorni scorsi, a conclusione delle premiazioni del Primo concorso letterario oristanese, dove Rita Sanna ha riportato un lusinghiero successo personale, essendo risultata tra i premiati, abbiamo raccolto le sue sensazioni di oristanese trapiantata a Roma. La decisione di trasferirsi nella capitale, ci spiega che fu presa per seguire i figli. Era tale la soddisfazione di ricevere un premio ad Oristano, che non ha esitato a fare una rapida puntata in città: “Dopo anni di successi letterari e sei libri scritti con importanti case editrici della penisola – ci confida la scrittrice – mi sento finalmente appagata per aver ricevuto un riconoscimento anche nella mia città natale”, e non manca di sottolineare di sentirsi orgogliosamente oristanese e sardissima.

Cosa ha spinto un’oristanese, attaccatissima alla sua città, a trasferirsi nella capitale?

“È stata una necessità, nel senso che i miei figlioli sono diventati grandi, forse troppo in fretta per me e li ho dovuti inseguire a distanza, quindi, è stato un motivo familiare, un affetto che volevo rincorrere, rispettando le loro autonomie e indipendenza.

Come è iniziata la sua carriera di scrittrice e poetessa?

“Io mi definisco una persona che ama scrivere, non sono una poetessa, tento qualche poesia e ho tentato anche di scrivere dei romanzi e dei racconti, inaspettatamente, ma non avrei mai pensato che avrei potuto scrivere, perché come insegnante, mi ritenevo più capace di correggere che di scrivere. Andata in pensione abbastanza giovane, mi sono trovata disarmata, mi mancava la scuola, mi mancava il lavoro e ho cominciato a scrivere. La mia prima opera fu un breve memoriale sul mio percorso didattico, che è iniziato all’età di diciannove anni, nei vari paesi della Sardegna, fino al pensionamento a Roma.

Come sono stati i risultati?

Devo dire che nella capitale sono stati molto apprezzati, soprattutto “Il silenzio di Michelina”, che tratta di una storia vera. L’argomento è un tema amaro: uno stupro – incesto, da parte di un padre padrone, ambientato in Sardegna. È piaciuto moltissimo a Roma, si sono interessate tutte le associazioni dell’UNIDI, giornali femminili, riviste come Minerva e ha vinto anche alcuni premi, tra cui un primo premio per la prosa.

Che effetto le fa vincere un premio ad Oristano?

Ho avuto molti riconoscimenti nella capitale e un po’ mi amareggiava il fatto che in Sardegna, non si facesse  un minimo accenno al fatto che io scrivessi, indipendentemente dalle qualità della scrittura, e non si fossero minimamente degnati di  un rigo su una persona che è già arrivata al suo sesto libro e ha ricevuto anche dei premi importanti. La notizia di questo riconoscimento oristanese, mi ha commosso a un punto tale che mi son sentita stravolta. Non è solo gratificazione, ma un apprezzamento come cittadina di Oristano e quella per me è stata la cosa più importante, ed è quello che forse desideravo di più.

Programmi per il futuro?

Un prossimo libro dove racconto la storia vera di un omosessuale.

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3 commenti

  1. MARIA RIMEDIA MUREDDU

    Tantissimi auguri alla mia Professoressa d’Italiano, ho un bellissimo ricordo di Lei come insegnante, ascoltare le sue lezioni era molto piacevole.
    Giusto che oggi abbia dei riconoscimenti, ancora tanti auguri.

  2. FRANCESCO TABACCO

    Un riconoscomento dovuto e bellissimo quello a Oristano . Bravissima Rita , un abbraccio grande,!!!!

  3. Congratulazioni Rita!! Ti apprezzo molto da tempo e non solo come persnosa ma come scrittrice vera che sa raccontare verità e comportamenti umani ancora presenti al giorno d’oggi! Non smettere mai di scrivere Rita e leggerò sempre con piacere i tuoi racconti, romanzi e poesie! Ti abbraccio fortemente Maria

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