LARGO AI GIOVANI … A PAROLE! GIOCHETTI “POLITICI” PER IL MANDATO IN CONSULTA PER L’EMIGRAZIONE: MA I NOMI SONO SEMPRE GLI STESSI

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di Maurizio Solinas

Chiunque abbia masticato un po’ di politica o si sia interessato di pubblica amministrazione, ancor più sa ha partecipato a liste elettorali deve sapere che al rinnovo di un consiglio, sia esso comunale, provinciale o regionale, si cambiano i membri di enti, commissioni o altro subordinato. Così poteva certamente accadere dopo le elezioni regionali sarde del 14 febbraio 2014. Provvedere a nominare i futuri membri della Consulta regionale per l’emigrazione sarebbe stato ovvio se ciò fosse avvenuto nel corso dell’assemblea nazionale dei presidenti i circoli di domenica 23 marzo 2014. Non è stato fatto! Sia il beneficio della buona fede: nessuno ci ha pensato. Ha rinfrescare la memoria poi, per e-mail la Direttrice del Servizio Emigrazione il 4 aprile 2014, dove indica quale modalità di elezione dei rappresentanti in Consulta per le Federazioni tramite convocazione di una Assemblea Nazionale durante la quale si provvederà alla votazione (come previsto per legge). Dallo stralcio del verbale dell’Esecutivo Nazionale (la prima volta nella storia della FASI che si vede un verbale) si evince: -viene fatto presente dai Consiglieri (sic) che questa richiesta, per la nostra Federazione composta da 72 presidenti / 15 componenti l’esecutivo / 6 componenti gli organismi di controllo cioè quasi 100 persone comporta una spesa media prevista di 10.000 euro. D’altronde nelle tre precedenti occasioni sono stati eletti i consultori due volte in Consiglio Nazionale, essendo compatibile con i tempi, e una volta con pronunciamento dell’esecutivo, (accettata dalla Regione Sarda) poi ratificata mesi dopo dal consiglio Nazionale. Infatti il nostro statuto prevede che nell’intervallo fra un consiglio e l’altro le decisioni le prende l’esecutivo. Per cui si è legittimati a proporre e votare i due nominativi richiesti. Vengono proposti ed eletti all’unanimità Serafina Mascia e Tonino Mulas. Si decide comunque di verificare con il direttore del Servizio la possibilità di anticipare la ratifica del Consiglio Nazionale previsto per ottobre 2014 con una consultazione via e-mail o via fax-. E’ tutta una scusa che non accetto: non sarebbero certamente andati in rovina i circoli, se per una volta, considerando l’importanza dell’evento, avessero pagato ai delegati la trasferta a Milano di tasca loro (salvo qualche rara eccezione, i più lontani), per molti così è successo altre volte. Se proprio, per risparmiare, potevano anche andar bene le assemblee circoscrizionali. Il 5 maggio (Ei fu. Siccome immobile…), invece, si comunica ai circoli quanto sopra scritto, a Verona, però, non giunge nulla… prendiamolo per una svista.  Il 13 maggio del tutto casualmente si viene a sapere la notizia dalla Circoscrizione Lombardia. Qualche giorno dopo Mulas (sempre casualmente) chiama un nostro socio per avere notizie “turistiche” così viene a sapere “della svista”. Nel giro di alcune ore la Segreteria FASI ci informa dell’evento. “L’ultima a venir fu gamba storta”, così recita un antico adagio: il 17 maggio (con la tempestività di 12 gg), si ha finalmente l’ufficialità dalla coordinatrice della nostra circoscrizione. Ci manda i documenti in questione tra i quali in particolare ne spicca uno: la scheda precompilata con i nomi proposti dall’esecutivo e una timida righetta sottostante per un’eventuale proposta alternativa. Non fossero stati prestampati, probabilmente tutti o quasi avrebbero scritto i nomi dei consultori proposti, più o meno convinti ma allineati. Così si sarebbe dato un segnale di parvente democrazia anziché di un sistema di lugubre memoria in uso in vari Paesi dittatoriali. Solo eccesso di zelo? Si può anche dare per buono ma la brutta impressione rimane. Per concedere respiro alla democrazia e cancellare i cattivi pensieri c’è l’occasione: la prossima assemblea dei presidenti. Macché, all’odg. sta scritto: 2. Consulta – ratifica rappresentanti FASI. Tornano i cattivi pensieri. Ci si riempie la bocca di “largo ai giovani”, si fanno convegni, si organizzano seminari, si dice che i circoli stanno invecchiando “ci vuole nuova linfa”, allora: non discuto la presenza della Presidentessa Serafina Mascia ma perché al posto di Mulas non si elegge un giovane? Non mi si dica, la puerile scusa ”non ha esperienza”, come può farsela se a occupare i posti che “contano” ci sono sempre gli stessi?

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4 commenti

  1. Beniamino Ghiani

    Mi sembra una polemica sterile. Spendere 10000 euro per eleggere il rappresentante nella consulta, coi tempi che corrono mi pare un insulto. I giovani? Dove sono?

  2. Maurizio Solinas

    Hai ragione è una polemica sterile, soprattutto per quanti sono abituati a digerire il solito foraggio ruminando bovinamente.

  3. da un carrozzone stantio e incolto non possono nascere spunti di innovazione se l’obbiettivo è solo mantenere la ‘cadrega’ sotto le chiappe dei soli noti

  4. La dura legge del gattopardo.cambiare tutto perche nulla cambi

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