PROTEZIONE CIVILE, NASCE IL CENTRO FUNZIONALE SARDO: COLMATA NELL’ISOLA UNA GRAVE LACUNA


Ultima regione ad adeguarsi alla normativa nazionale, la Sardegna attiva il percorso per l’istituzione del centro funzionale decentrato di Protezione civile, che coordinerà l’intero sistema di allerta nell’Isola raccogliendo ed elaborando i dati provenienti dal territorio e mettendoli in rete. Le informazioni verranno quindi interpretate ed utilizzate per costruire ed emanare le allerte di condizioni meteorologiche avverse e gli avvisi di criticità idraulica e idrogeologica in piena autonomia. La Protezione civile, invece, mantiene la competenza per l’emanazione degli avvisi di allerta all’esterno: Prefetture, Comuni, centri regionali, Enel, Anas. Il progetto, presentato dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru, dall’assessore all’Ambiente, Donatella Spano, dal direttore generale della Protezione civile regionale, Graziano Nudda, e dal direttore dell’Arpas, Stefania Manca, prevede tre tappe: entro il 30 settembre verrà adottato il documento tecnico e il manuale operativo, mentre le attività partiranno, con l’affiancamento di Roma, il primo ottobre. Dal primo gennaio 2015 si potrà andare a regime. “L’assenza del centro è stata resa drammaticamente evidente dall’alluvione del novembre scorso – ha spiegato Pigliaru – il tassello di oggi dimostra che stiamo tentando di dare servizi di qualità ai cittadini, ma avendo la capacità di essere flessibile. Auspico che il Consiglio porti al più presto in Aula la riforma della regione perchè – ha aggiunto – l’amministrazione deve rispondere alle esigenze dei cittadini”. L’assessore Spano ha ribadito che “dopo 10 anni dall’emanazione del decreto del presidente del Consiglio dei ministri riusciamo ad avere un progetto organico che è funzionale non solo per il sistema di Protezione civile, ma pone le basi per lo sviluppo del piano speditivo di protezione civile, documento in cui viene descritto come funziona la macchina dell’allerta”. “Prima sopperiva a tutto Roma – ha detto Nudda – con allerta su grande scala ed eventi non localizzabili che hanno comportato anche spese in più”.

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Un commento

  1. mancumari…c’è voluta l’alluvione…gli incendi non bastavano

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