I 107 ANNI DI CONSOLATA MELIS DI PERDASDEFOGU: "SE MI SENTISSI BENE ANDREI ANCORA A ZAPPARE"

Consolata Melis, 107 anni!!!


di Francesca Lai

Il Guinness World Record arriva per la terza volta consecutiva a Perdasdefogu; il prestigioso riconoscimento è stato attribuito ai nove fratelli Melis, che detengono il primato di famiglia più longeva al modo, insieme, infatti, contano ben 837 anni. La più anziana, Consolata, compirà 107 anni ad agosto, la più giovane, Mafalda  ha compiuto 80 anni. Consolata, conosciuta da tutti come zia Consola, è una donna forte e arzilla, legge il giornale e guarda la televisione spesso criticando l’abbigliamento troppo succinto di alcune showgirl.

Abbandona la scuola in seconda elementare e dedica la vita al lavoro nei campi e al commercio, “da sola arrivavo a cavallo fino a Jerzu, per comprare la farina e le uova, il ritorno lo facevo a piedi perché il cavallo era carico di viveri” racconta. A soli 19 anni, dopo un anno di fidanzamento si sposa, e sorride mentre racconta che il giorno dopo le nozze è andata a mietere il grano; siamo nel lontano 1926 e il vestito da sposa lo conserva ancora, fatto a mano, è stato “l’abito della domenica” per tanti anni e anche quello col quale si recava a ballare in piazza. Amava le feste quando era bambina, si presentava ad ogni battesimo e matrimonio, molto devota si recava sempre in chiesa e vorrebbe andarci tuttora, ma si accontenta di guardare la messa in televisione; le chiedo del Papa, “quando lo vedrò ci parlerò” risponde. Una vita lunga e attiva allietata dalla nascita di un figlio ogni due anni, tredici in tutto, sessantotto tra nipoti e pronipoti invece, trisnonna da poco più di un mese del piccolo Francesco Cabras. Un’unica volta nella vita si reca in “continente” a Torino per la nascita di una nipote e solo una volta viene ricoverata all’ospedale per un piccolo intervento. Seduta nella sua poltrona, zia Consola riceve tante visite importanti, hanno varcato la soglia della sua casa centinaia di giornalisti da tutto il mondo, tutti stupiti dalla lucidità e dalla simpatia di “s’aeroplanu” –così veniva chiamata da piccola perché correva da una parte all’altra senza stancarsi mai – . E ancora non si stanca quando le persone del paese le chiedono “is aberbusu” contro il malocchio, chi si rivolge a Consolata sa che per questioni così importanti non si fa negare, qualsiasi sia l’ora del giorno o della notte; superstizione o suggestione dopo uno dei suoi “trattamenti” ci si sente davvero meglio, dicono in molti. Tutti a Perdas fremono per festeggiare la fenomenale famiglia Melis, tanti i giornalisti da ogni parte del globo in lista per incontrarli. L’instancabile nonnina, attende l’arrivo della stampa coreana nel mentre congedandosi dice “ chi m’intendu eni marru ancora puru” ( se mi sentissi bene andrei ancora a zappare), sull’ironia non c’è da nulla da dire, se non che quella zappa l’ha abbandonata solo 10 anni fa.

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