INAUGURATA CON SUCCESSO A PAVIA, PRESSO IL COLLEGIO UNIVERSITARIO “CAIROLI”, LA MOSTRA FOTOGRAFICA “GRAZIA DELEDDA, BIOGRAFIA E ROMANZO”, PROMOSSA DALL’ISRE DI NUORO

Nella foto di Claudio Pastore: da sin.: Gesuino Piga, Clelia Martignoni, Paolo Pulina.


di Paolo Pulina

La mostra fotografica “Grazia Deledda, Biografia e Romanzo”, allestita nella Sala Mostre del Collegio “Fratelli Cairoli” di Pavia per iniziativa  del Circolo culturale sardo “Logudoro” presieduto da Gesuino Piga,  è stata inaugurata venerdì 20 giugno 2014  alle ore 17.00 con una magistrale relazione della prof. Clelia Martignoni,  docente di Letteratura Moderna e Contemporanea nell’Università degli Studi di Pavia.

I cinquanta partecipanti all’incontro di studio erano ben consci di non poter seguire l’incontro sportivo fra le nazionali di calcio di Italia e Costarica che si svolgeva in contemporanea, ma hanno ben volentieri  dedicato due ore del proprio tempo a una “rivisitazione” della biografia e dei romanzi  della grande  scrittrice sarda, l’unica  italiana che ha avuto il riconoscimento del Premio Nobel per la Letteratura. La prof. Martignoni ha illustrato con dovizia di approfondimenti storico-critici la produzione letteraria  della Deledda, caratterizzata da “una scrittura della distanza” (quella che separa il luogo – Roma –    in cui lei elabora i suoi romanzi e i suoi racconti e l’isola di Sardegna al centro di gran parte dei suoi romanzi e racconti). Un’analisi particolare la prof. Martignoni ha riservato al capolavoro della Deledda “Canne al vento”, così come era nei desideri del Direttivo del Circolo “Logudoro”.

Infatti, la mostra di 109 tavole fotografiche “Grazia Deledda, Biografia e Romanzo”, promossa a suo tempo dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico (ISRE) di Nuoro, in collaborazione con l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana e la Biblioteca Nazionale Centrale Vittorio Emanuele II, già allestita a Roma con la collaborazione dell’Associazione dei Sardi di Roma “Il Gremio”, è stata proposta  a Pavia nel contesto della valorizzazione della figura e dell’opera di Grazia Deledda, Premio Nobel per la Letteratura per l’anno 1926, secondo le raccomandazioni della Risoluzione n. 7.01066 del 19 dicembre 2012 approvata unitariamente dalla Commissione Cultura della Camera dei Deputati, che  ha impegnato  il Governo  «ad individuare iniziative per far conoscere su scala nazionale  e per far studiare nelle scuole di tutti gli ordini e di tutti i gradi la figura e la straordinaria opera di Grazia Deledda per il suo importante contributo culturale e a individuare per il 2013 modalità di  celebrazione  dell’autrice sarda e dell’opera “Canne al vento”, di cui ricorre il centenario dalla pubblicazione».

Personalmente ho sottolineato il fatto che la valorizzazione della Deledda da parte del MIBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) si è tradotta nell’importante  seminario nazionale  di Nuoro del 28 e 29 marzo 2014 denominato  GDNS (“Grazia Deledda Nelle Scuole”: si veda http://www.isresardegna.it/index.php?xsl=528&s=252951&v=2&c=4077 ), e che queste due giornate di studi hanno trovato risonanza in particolare a Monza per l’impegno del Circolo “Sardegna” di Monza-Concorezzo-Vimercate, presieduto da Salvatore Carta, che ha giustamente valorizzato  il merito della deputata brianzola on. Elena Centemero nel percorso di elaborazione e di approvazione della citata Risoluzione n. 7.01066 del 19 dicembre 2012 approvata unitariamente dalla Commissione Cultura della Camera dei Deputati.

Ho fatto però anche notare che, nel recente esame di maturità, per quanto riguarda i 

saggi brevi,  nell’ambito artistico-letterario,  l’argomento assegnato è stato  “Il dono”, da sviluppare anche in rapporto al racconto   “Il dono di Natale” di Grazia Deledda,

Anche questo è un segnale che il MIBACT ha voluto dare a favore della causa “Grazia Deledda Nelle Scuole”.

Fino all’altro ieri l’unica tesi – peraltro molto critica nel sottolineare l’ “incultura”

della scrittrice sarda – discussa nell’Università di Pavia su Grazia Deledda era quella, datata 1951, di Giancarlo Buzzi  (nato a Como nel 1929, è poi diventato un noto scrittore nonché dirigente d’azienda), che fu pubblicata dai Fratelli Bocca di Milano nel 1952. 

Nell’incontro di Pavia abbiamo scoperto che recentissimamente si è laureata nell’Ateneo pavese la lodigiana Valentina Zinnà con la tesi  “ ‘Ho scritto anch’io versi’. Analisi metrica e commento delle poesie di Grazia Deledda” (poesie musicate e cantate  dall’artista sardo Mariano Deidda: si veda il CD 2007 intitolato “Rosso Rembrandt. Mariano Deidda canta Grazia Deledda”) di cui  è stata relatrice la prof. Gianfranca Lavezzi.

La neolaureata in “Deleddologia” è stata calorosamente applaudita da tutti i presenti, tra i  quali numerosi  rappresentanti dell’Università (oltre le citate Martignoni e Lavezzi, le proff. Chiara Porqueddu, Luisa Erba; alcuni dottori di ricerca), allievi dei corsi che ho tenuto per l’Università della Terza Età di Pavia ( “Grazia Deledda: i suoi romanzi tradotti in film” nell’ a.a. 2007- 2008; “ ‘Canne al vento’ di Grazia Deledda, a 100 anni dalla pubblicazione” nell’a.a. 2013-2014) e ovviamente dirigenti e soci del Circolo “Logudoro”.

In chiusura è bene ricordare che il “Logudoro”, nella sua più che trentennale attività  (è stato fondato nel 1982),  ha costantemente tenuto viva la memoria sulla Deledda con  relazioni periodiche affidate a prestigiosi specialisti (la compianta prof. Maria Corti, i proff. Angelo Stella, Nicola Tanda, Clelia Martignoni, Neria De Giovanni) e soprattutto con il seminario di studi  “Grazia Deledda  a 80 anni dal Premio Nobel per la Letteratura” (23 giugno 2006) di cui sono stati pubblicati gli atti  (furono relatori: Gesuino Piga, Clelia Martignoni, Giovannapaola Sòriga, Gianluca Bavagnoli, Nicoletta Trotta, Flavio Sòriga, Paolo Pulina, Tonino Mulas).  

La mostra può essere visitata sino a  sabato 28 giugno 2014, tutti i  pomeriggi, dalle 14.30 alle 17.30; il sabato 28 anche mattino, dalle 9.00 alle 12.00.

Nella foto di Claudio Pastore: parte del pubblico alla conferenza della prof. Martignoni su Grazia Deledda.

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