I CANDELIERI AL "GIUGNO PISANO": INIZIATIVA DELL'ASSOCIAZIONE SARDA "GRAZIA DELEDDA"

nella foto di Diego Sechi, da sinistra: Mariella Cortès, Francesco Ledda, Tiziana Etzo e Giovanni Deias


di Tiziana Etzo

La città di Pisa aspetta per gran parte dell’anno il mese di Giugno. A Giugno si festeggia il patrono della città, S. Ranieri, in suo onore l’Arno si illumina, cavalieri e sbandieratori medievali ci riportano indietro nel tempo con il Gioco del Ponte. Le associazioni del territorio propongono la propria offerta culturale, scalpitando per entrare a far parte del calendario del Giugno pisano ma, a dir la verità, poche ci riescono. Chi, invece, da tempo riesce a pensare, pianificare e mettere in piedi eventi di divulgazione culturale che sappiano parlare una lingua condivisa e universale, è certamente l’associazione culturale sarda Grazia Deledda.

L’associazione ha infatti pensato a un incontro, avvenuto il 13 giugno scorso, che potesse veicolare un messaggio di identità culturale plurima, fatta di frammenti comuni e rimandi da una costa all’altra del Tirreno. Per questo i giovani dell’associazione hanno eletto i Candelieri, le famose macchine a spalla, e le celebrazioni ad essi annessi, diventati da poco Patrimonio immateriale dell’Unesco, simboli dei legami culturali esistenti non solo a livello regionale ma anche a livello nazionale.

I Candelieri di Sassari, Ploaghe, Nulvi e Iglesias, con uno sguardo a quelli di Gubbio, sono stati al centro di un dettagliato resoconto storico proposto dal Dott. Francesco Ledda, Storico dell’arte, e delle suggestive immagini raccolte dalla giornalista Mariella Cortes, generosi e impeccabili relatori dell’incontro “Candelieri, patrimonio comune”.

Durante la serata, accolta con grande favore da soci e non, è intervenuta l’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Pisa, Sandra Capuzzi, che non ha mancato di rimarcare la stima che l’amministrazione comunale nutre nei confronti di una realtà che non ha mai cercato di isolarsi dal contesto cittadino secondo logiche autoreferenziali, ma anzi cresce e prospera declinando in modo sempre diverso e dinamico la propria identità culturale.

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Un commento

  1. E bravi in nostri carissimi amici.Complimenti Mariella e Francesco .Un caro saluto da Kägiswil Antonio

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