QUANDO NASCI E CRESCI A NUORO DEVI SOGNARE: VIVERE A MILANO PER COMPRENDERE IL CUORE DELLA SARDEGNA


 
di Massimo Demelas

Quando nasci e cresci a Nuoro devi sognare. Per forza. Quando nasci in un centro piccolo, così granitico, fermo, immobile, ruvido, aspro, non puoi far altro che sognare.

Quando ti mancano tante cose, capisci l’essenza e l’importanza di quello che hai, ma anche di quello che vorresti avere.

Quando sono arrivato qualche anno fa a Milano, rimasi colpito da come tanti milanesi dessero poca importanza a varie manifestazioni che si facevano in città.

Forse troppo assuefatti dai mille servizi e dalle mille possibilità, forse ormai ciechi davanti a tanta ricchezza.

Perché per me che sono assetato di arte e di eventi, poter visitare mostre, esibizioni, concerti è stata una manna dal cielo.

Mi sentivo, e mi sento, come un cane che non molla l’osso. Come un cavallo ai nastri di partenza che scalpita.

In questi anni ho girato in lungo e in largo Milano. Ho cercato di assorbire quello che vedevo. Ho cercato di captare quello che accadeva, di interpretare gli stili. Ho cercato di imparare, per poi provare, nel mio piccolo, a farlo anche io.

Forse le varie esibizioni che ho curato sono il frutto di tutte queste esperienze. Che, ammetto, se fossi rimasto a Nuoro non ne avrei potuto beneficiare. Ma allo stesso tempo, se non fossi nato e cresciuto a Nuoro non avrei potuto capire la differenza tra ciò che è e ciò che non è. Tra ciò che serve, e ciò che è inutile.

Quando ti manca una cosa, la devi inventare. Devi saperla sognare. Quando non hai niente, devi immaginare.

Quando non hai niente, allora si, in quel momento puoi sognare.

Ma se hai già tutto, sarà difficile sognare. Io sono un sognatore. E sono anche testardo. Ci provo.

La testardaggine, un’altra caratteristica del nuorese. Senza di questa non avrei fatto un bel niente.

Devi toccare il fondo per capire come risalire. Devi conoscere l’assenza del mondo per cogliere i significati e la bellezza di quello che noi chiamiamo “mondo”.

Devi essere testardo. Duro a morire. Perché tutti ti chiuderanno la porta in faccia, e allora dovrai spalancarla a calci e pugni.

Molti mi dicono che le mie foto sono scure. Non è vero. Sono più che altro, cupe. Molto cupe.

Perché Nuoro è cupa, nera, agreste, ombrosa. Perché la vera essenza del nuorese è chiusa, blindata, cieca.

Perché Nuoro è semplicemente abbozzata. Nuoro è la presa per il culo fatta con astuzia e ironia. Devi imparare ad interpretare ogni segnale. Quello che ti viene detto devi saperlo filtrare.

Imparare il nuorese, non la lingua, ma bensì il linguaggio simbolico, significa imparare un pizzico di marketing.

Perché l’universo simbolico del nuorese è marketing.

Un marketing veramente strong.

mudoblog.wordpress.com

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Un commento

  1. Gianluca Flore

    La cagata del marketing potevi anche risparmiartela…

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