LA DINAMO SASSARI ENTRA NELLA STORIA DEL BASKET. TRIONFO AL FORUM DI ASSAGO – MILANO: VINTA L'EDIZIONE 2014 DELLA "COPPA ITALIA"


a cura di Massimiliano Perlato

La Dinamo Sassari entra nella storia. Dopo cinque anni di vittorie consecutive per Siena, i biancoblù strappano dalle mani dei toscani la Coppa Italia e portano per la prima volta il trofeo in Sardegna. Dopo aver eliminato nei quarti Milano, la squadra di Meo Sacchetti ha cominciato a credere nell’impresa. E l’impresa, contro Siena, nel prestigioso Forum di Assago, si è materializzata. I sassaresi hanno imposto il loro ritmo fin dal primo quarto della gara, sfruttando la mano calda di Caleb Green e mettendo sulla difensiva la Montepaschi. Il bel gioco Dinamo si è fatto vedere in abbondanza anche nella seconda frazione, chiusa con un vantaggio record di 17 punti (45-28). Solo nel terzo quarto ai sardi sembra prendere il braccino: Siena così si rifà sotto e dal 48-28 per il Banco (massimo vantaggio all’inizio della terza frazione) si arriva al 50-47 per un clamoroso break di 19-2. I 500 tifosi sardi presenti al Forum di Assago vanno nel panico, quelli senesi si esaltano. Lo sforzo fatto da Siena per recuperare si fa però sentire nell’ultimo quarto, quando Sassari riprende coraggio e vola verso la vittoria finale 80 a 73. Grande commozione per tutti i protagonisti dell’impresa. Il coach Sacchetti ha parlato di “una grande vittoria di Sassari ma di tutta la Sardegna”. Fuori di sé dalla gioia il presidente della Dinamo, Stefano Sardara, che ha ringraziato il mister e tutti i giocatori per “lo straordinario risultato”. “Sono davvero felice – ha aggiunto Sardara – Questa è una vittoria che ci ripaga di tanto lavoro”. 

Un po’ di storia della Dinamo Sassari: la società venne fondata il 23 aprile 1960 ad opera di un gruppo di studenti locali, in maggioranza provenienti dal liceo classico cittadino, il celebre Azuni. Risale al 1963 il primo campionato, disputato nella serie B regionale. Tre anni più tardi vi fu la promozione in C nazionale e nel 1981 quella in serie B. Nel 1986 la squadra ottenne la promozione in B1 e nel 1989 fece il suo ingresso in Serie A2. La Dinamo negli anni in Legadue  si assesta sempre in zone di metà classifica, qualificandosi tre volte ai Playoff Promozione, dove venne eliminata due volte alle semifinali (nel 1995 contro perdendo 3-0 contro Rimini della stella emergente Carlton Myers, nel 1998 perdendo 3-1 contro Livorno) e una volta al primo turno (nel 1997, contro Pozzuoli. La stagione 1998-99 si conclude con la retrocessione in Serie B d’Eccellenza ma l’acquisto del titolo sportivo di Forlì permette alla società di partecipare alla Serie A2 1999-2000, campionato che vede la Dinamo chiudere all’ultimo posto e retrocedere in Serie B d’Eccellenza. La prima stagione in Serie B d’Eccellenza, dopo tanti in Serie A2, vede la Dinamo dominare la regular season del girone A, chiusa al primo posto con 20 vittorie e 6 sconfitte. L’accoppiamento nei play-off è con Cefalù, classificatosi ottavo nel girone B. La serie si chiude con un 2-0 in favore dei siciliani e con la sorprendente eliminazione della Dinamo. La stagione successiva vede la Dinamo disputare un ottimo campionato, chiuso al secondo posto del girone A con 18 vittorie e 8 sconfitte. Nei play-off promozione, Sassari elimina al primo turno Argenta (2-1) e, in semifinale, Caserta (2-1) ma perde la finale promozione per mano di Osimo (0-2). La promozione in Legadue viene centrata al termine della stagione 2002-03. Chiusa la regular season del girone A al terzo posto, con un bilancio di 23 vittorie e 9 sconfitte, la Dinamo elimina ai play-off Casale (2-1), Cento (2-1) e infine Trapani (2-1) in una serie finale che, dopo la sconfitta casalinga in gara 1, pareva compromessa. Raggiunta la Legadue, la società sassarese chiude le sue prime quattro stagioni senza mai superare il 10º posto in classifica. Nel frattempo, nel giugno del 2005, il controllo della società passa di mano da Dino Milia a una nuova compagine sociale con Luciano Mele alla presidenza. Nel 2007-08, Sassari chiude al terzo posto ma viene eliminata da Jesi (0-3) al primo turno dei play-off. Nel 2008-09, la Dinamo chiude la regular season al quinto posto. Nei play-off promozione, elimina Jesi (3-2), Scafati (3-0) ma viene sconfitta in finale da Soresina (1-3). Nella stagione 2009-10, dopo aver dominato il girone di andata accumulando un vantaggio di sei punti sulla seconda, un finale disastroso porta la squadra a chiudere al terzo posto, che garantisce comunque la qualificazione ai play-off promozione. Al primo turno della post-season, Sassari supera Pistoia (3-1) e, in semifinale, Casale Monferrato (3-2). In finale contro la Prima Veroli, il 13 giugno 2010, in un PalaSerradimigni esaurito in ogni ordine di posto, la Dinamo ottiene la terza e decisiva vittoria, chiudendo la serie per 3-1 e raggiungendo la Serie A per la prima volta nella sua storia. Proprio in Lega Basket Serie A nella stagione 2010/11 raggiunge la 6ª posizione guadagnando tre posizioni nell’ultima giornata dopo aver battuto Cremona, così qualificandosi ai play-off contro la 3ª classificata Olimpia Milano dalla quale verrà battuta (1-3). La Dinamo Sassari è una delle due squadre che dopo essere stata promossa dalla lega due è arrivata nelle prime otto posizioni, quindi ai play-off. Nella stagione 2010-11 la Dinamo Sassari affronta il suo primo campionato nella massima serie, dovendo fare i conti però con un budget limitato a causa della carenza di sponsor e l’assenza di un partner principale. Inizialmente c’è l’intenzione di vendere il titolo sportivo, ma il presidente Mele torna sui suoi passi e decide di iscrivere comunque la squadra, ricevendo aiuto da alcuni imprenditori e dalla giunta regionale della Sardegna, dal Banco di Sardegna e dalla Ford Italia, proprio mentre venivano avviate le trattative per la vendita del titolo a una squadra di Bologna. A causa del ritardo con cui è annunciata l’iscrizione la Dinamo Sassari perde però il playmaker Jason Rowe e la guardia tiratrice Marcelus Kemp, che hanno già firmato rispettivamente per il Tofas Bursa nel campionato Turco e alla Virtus Bologna. Il roster viene composto confermando il capitano Manuel Vanuzzo, Giacomo Devecchi e il lungo Ji?í Hubálek, accolti molto favorevolmente dal pubblico sassarese. Il resto della squadra vede l’ingresso dell’ex nazionale Alessandro Cittadini e la guardia tiratrice Dimitris Tsaldaris, ex Sutor Montegranaro, il figlio dell’allenatore Brian Sacchetti e Mauro Pinton. Per completare la squadra serviva però l’acquisto di tre giocatori di spessore necessari a competere nel massimo campionato, e la società riesce a ingaggiare a sorpresa i tre ex NBA James White, Othello Hunter e Travis Diener, che andranno a comporre il quintetto base per la maggior parte del campionato. Nel corso del campionato Hubalek si infortuna, e al suo posto viene ingaggiato Vanja Plisni?. Al termine della stagione, la Dinamo si classifica sesta con 30 punti, davanti alle più blasonate Varese, Virtus Bologna e Virtus Roma. Il risultato consente agli esordienti di accedere ai playoff scudetto, unica squadra a riuscirci nel primissimo campionato insieme alla Società Sportiva Basket Napoli nella stagione 2002/2003. A causa della situazione economica non rosea però già a marzo, con il campionato ancora nel vivo, il general manager Pinuccio Mele annuncia la possibilità che a fine stagione la società venga messa in vendita, a causa del mancato introito di una sponsorizzazione promessa. Il campionato regolare si conclude con la Dinamo che sconfigge i campioni della Mens Sana Siena, unica squadra a riuscire nell’impresa insieme a Juve Caserta e Scandone Avellino. James White ottiene la migliore media punti, 21, durante la stagione regolare. Nei playoff la Dinamo si scontra con l’Olimpia Milano, dopo una prima vittoria con un solo punto di scarto la squadra di Dan Peterson prende in mano la serie vincendo 3 partite di fila e accedendo alla semifinale. Il risultato dei sassaresi viene messo in ombra dai problemi di natura finanziaria della società, non più disposta a rischiare di cimentarsi in un’altra stagione senza garanzie da parte di sponsor affidabili, e finito il campionato si avviano le trattative per salvare la squadra e far rimanere Sassari nella massima serie. Dopo vari tentativi andati a vuoto la società viene rilevata dal’imprenditore sassarese Stefano Sardara, che trova un accordo con il Banco di Sardegna che tornerà sponsor principale della Dinamo, iscrivendo la squadra nel campionato 2011-12. Il 15/01/2012 la squadra, ancora allenata da Romeo Sacchetti, grazie alla netta vittoria sulla Pepsi Caserta conquista la prima storica qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia (16-19 febbraio 2012), competizione alla quale accedono le squadre classificate dalla prima all’ottava posizione al termine del girone di andata: la Dinamo partecipa al torneo come ottava e la sede è il pala Olimpico di Torino, dove è eliminata al primo turno dalla Mens Sana Siena. La Dinamo diviene pian piano un esempio non solo sportivo ma soprattutto societario, con un modello ampio e condiviso. Al termine della stagione regolare 20-2012 la Dinamo conquista il 4º posto, segnando un altro risultato storico mai ottenuto, accedendo alla griglia dei playoff contro la Canadian Solar Bologna, che ha concluso il campionato con gli stessi punti dei sassaresi. Elimina la Canadian Solar Bologna ai quarti di finale scudetto e accede alla semifinale scudetto (Parte “alta” del tabellone). La serie con i Campioni d’Italia di Siena è impari e consegna alla Mens Sana la finalissima con Milano. Tuttavia la contemporanea usc
ita di Pesaro nello stesso turno di semifinale, assegna alla Dinamo lo storico terzo posto finale, dietro Siena e Milano per la stagione 2011-12, con lo storico accesso alle Coppe Europee.

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5 commenti

  1. vendo abbigliamento e divise Dinamo a prezzi stracciati chiedere per credere

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