LINGUA BLU: OLTRE 90MILA I CAPI MORTI. IN SARDEGNA SERVE STANZIAMENTO URGENTE PER GLI INDENNIZZI


di Claudia Zuncheddu

Circa un mese fa ho trasmesso agli assessori Cherchi e De Francisci una lettera aperta nella quale chiedevo ai due esponenti della Giunta regionale di prestare la massima attenzione sulle problematiche relative ai criteri, alle tempistiche e alle modalità di erogazione degli indennizzi per gli allevamenti colpiti dall’epidemia di lingua blu. Duole constatare come a quella lettera non sia mai pervenuta risposta. I problemi non si risolvono nascondendo la testa sotto la sabbia: prima o poi questa Giunta una risposta la dovrà dare, se non a me, ai pastori messi in ginocchio dalla disastrosa situazione venutasi a creare nell’Isola. Com’era facilmente prevedibile, i 38.500 capi di bestiame già accertati ad ottobre come morti hanno seguito un trend evolutivo, anche a causa delle avverse condizioni metereologiche, che ha oggi condotto ad una perdita che supera i 90mila decessi. In soli due mesi si sono raddoppiati i capi morti, mentre sono più di 5.000 i focolai attivi secondo i dati dell’Istituto Zooprofilattico dello Stato. Quest’anno la campagna di vaccinazione è partita in ritardo: ci sono aziende che non hanno potuto seguire la profilassi perché i vaccini non erano materialmente disponibili e, quando questi sono arrivati, i capi erano già morti mentre quelli sopravvissuti avevano sviluppato una immunizzazione naturale alla malattia. Con questa interpellanza chiediamo alla Giunta regionale di cambiare le direttive di attuazione della legge 25, che regola gli indennizzi, affinché non vengano escluse tutte quelle aziende che hanno subito danni ma che, per ovvi motivi, non hanno potuto seguire la profilassi. Per garantire la copertura totale delle perdite serve uno stanziamento aggiuntivo di 8 milioni, che riteniamo si potranno trovare anche in sede di Finanziaria.

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Un commento

  1. Ma come cacchio se la prendono questa malattia

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