IN RIFERIMENTO AL VIAGGIO DEL GOVERNATORE CAPPELLACCI IN SUD AMERICA: LE MOTIVAZIONI DEL CONSULTORE DEL BRASILE E PRESIDENTE DEL CIRCOLO SARDO DI RIO DE JANEIRO

 

di Alberto Caschili

Per dovere di chiarezza e per essere assolto dalla collocazione attribuita dal foglio elettronico Tottus In Pari, che mi ha speditamente posizionato sul  “banco degli imputati”, nella mia qualitá di Consultore rappresentante l’emigrazione sarda, in esito a una lettera  di alcuni dei circoli del Brasile che lamentavano di essere stati esclusi dalla visita del Governatore della Regione Sardegna On. Ugo Cappellacci e della sua delegazione, nell’ultima missione in Rio de Janeiro,  vengo a illustrare gli avvenimenti.

Il Presidente e le persone che lo accompagnavano, credo a pieno diritto, non hanno realizzato uma missione per incontrare i circoli sardi del Brasile, e meno che meno la comunitá sarda di Rio de Janeiro. Il consultore che scrive e il circolo sardo “Grazia Deledda” di Rio de Janeiro, non sono mai stati coinvolti formalmente nella iniziativa, ne per iscritto ne verbalmente, ne dalla Presidenza e tanto meno dall’Assessorato al Lavoro.

I contatti per organizzare la “visita istituzionale” sono stati tenuti esclusivamente con il Consolato Generale d’Italia in Rio de Janeiro e con la Camera di Commercio e Industria Italo – Brasiliana di Rio de Janeiro.

Il Console Generale d’Italia Dr. Mario Panaro, per i rapporti di rispetto e stima che lo legano alla comunitá sarda di Rio de Janeiro, ha comunicato, in un incontro da lui stesso sollecitato,  al Presidente del circolo, che scrive, e al vice Presidente, 15 giorni prima, che era prevista la visita e che il Consolato e la Camera giá curavano di tutta la organizzazione.

L’incontro aveva carattere istituzionale e mirava a stipulare un protocolo d’intesa tra la Camera Italo – Brasiliana e la Regione Autonoma della Sardegna avente per finalitá ricercare possibilitá di interscambio economico tra lo stato di Rio de Janeiro (e gli altri stati di coompetenza territoriale di detta Camera e Consolato Generale), gli imprenditori locali e imprenditori sardi interessati al mercato Brasiliano locale.

Vale la pena ricordare che Rio de Janeiro sará palco di grandi eventi per tutto il período 2013-2016. A cominciare con la visita del Santo Padre Papa Francesco, giá la settimana prossima, per la Giornata Mondiale della Gioventú cattolica; con la Coppa del Mondo di Calcio nel 2014 e con le Olimpiadi del 2016, per citare gli eventi di maggior spicco. Contemporaneamente é utile rimarcare che l’economia dello Stato di Rio de Janeiro (piú che di altri Stati brasiliani) é in forte espansione in svariati settori: é lo stato che produce l’80% di estrazione petrolífera di tutto il paese; ha una fortíssima indústria siderúrgica; vari poli petrolchimici in forte sviluppo; telecomunicazioni con forti esigenze espansionistiche; entrata del 70% del turismo in Brasile, sia estero che interno; a causa dei mega eventi programmati sta attraversando uma ristrutturazione urbanística, stradale urbana e extra urbana, viária, di trasporti urbani (costruzione di 3 nuove grandi linee di metrô), di infra estrutura turística (costruzione di decine di nuovi complessi alberghieri) e di ristorazione. Una delle principali esigenze, davanti a questo quadro, per i prossimi anni, é quella di acquisire tecnici specializzati per far fronte alla grande carenza di professionisti nei vari settori. Da ultimo é bene rilevare che in Rio de Janeiro há sede il principale quotidiano e la principale televisione dell’america del sud (Rede Globo Comunicações).

In data 26 giugno u.s., in fine, il circolo sardo di Rio de Janeiro riceveva, via E-mail, invito formale del Consolato Generale d’Italia per partecipare, il giorno 8 di luglio alle ore 10:30, di un incontro di rappresentanti della “comunitá italiana di Rio de Janeiro” e della stampa di língua italiana con il Governatore della Regione Sarda On.le Ugo Cappellacci.

Il Governatore e la sua delegazione furono accolti il giorno 8 di luglio nell’aereoporto Internazionale di Rio de Janeiro, alle ore 05:00 locali,  dal Consolato Generale d’Italia che aveva organizzato la visita e gli incontri.  

Il circolo sardo di Rio partecipó all’incontro in Consolato alle 10:30 rappresentato dal Presidente Alberto Caschili e dal Vice Presidente Giampiero Piras. L’incontro largamente rappresentativo, con la presenza di numerosi rappresentanti dele varie realtá regional, fu altamente positivo. Fu mio dovere presentare una analisi sulla situazione econômica e sociale dello Stato di Rio de Janeiro e del Brasile (eravamo testimoni di un forte movimento popolare spontaneo e apartitico che nei giorni appena trascorsi aveva manifestato dal nord al sud del paese, con le principali concentrazioni di protesta esattamente nella cittá di Rio), e di suggerire alcuni settori di interesse economico prioritário per un possibile interscambio di prodotti e tecnologie sia materiali che umane. Il Governatore della Regione Sardegna, dal suo canto, presentó un quadro extremamente chiaro e realístico delle difficoltá attuali nell’isola, ma anche delle potenzialitá di interesse per uno Stato come quello carioca. 

Unitamente al Console Generale e con l’accordo di disponibilitá generale veniva decisa la realizzazione di una iniziativa di grande spessore organizzativo nel settore turístico per presentare le possibilitá ricettive del comparto turístico della Sardegna al grande pubblico locale (centinaia di migliaia di brasiliani visitano annualmente l’Italia, ma la Sardegna é attualmente disconsiderata in tutti i programmi di tour operator locali).

Alle ore 12:00 la riunione era conclusa e la delegazione sarda andava a incontrare il Presidente della Camera Italo Brasiliana Dr. Pietro Domenico Petraglia e il Direttivo dell’organismo, con rappresentanti istituzionali e economici brasiliani invitati, nella sede della FIRJAN (associazione della confindustria dello Stato di Rio). Qui lo scrivente Consultore era presente, ma non nella sua qualitá di rappresentante dei sardi di Rio, ma bensí quale membro eletto dalle imprese associate nel Direttivo della Camera Italo – Brasiliana.

Nella riunione con la Camera e i rappresentanti economici il Governatore Ugo Cappellacci, oltre a individuare chirurgicamente settori economici che immediatamente possono cointeressare le due realtá, ilustrava anche gli sforzi che si stanno compiendo da parte di gran parte della comunitá politica e sociale sarda per garantire la continuitá territoriale e per fare dell’isola una zona franca capace di rivitalizzare la sua economia attraverso l’inserimento nel cuore commerciale del Mediterraneo. 

L’incontro, di oltre due ore, si concludeva con la firma di un Protocollo di Intesa tra la Regione e la Camera di Rio de Janeiro, estremamente preciso con la individuazione di compartimenti operativi e la immediata attivazione di canali di interscambio. Il documento é a disposizione di quanti siano interessati sia negli uffici sardi della Presidenza della Regione, che nella camera ítalo-brasiliana di Rio. La Camera Italo-Brasiliana ospitó poi, a sue spese,  la delegazione sarda a pranzo nella mensa aziendale della Confindustria.

Il Console Generale d’Italia invitava poi a cena, a sue spese, la delegazione sarda con la presenza, exclusivamente,  dello stesso Console Generale, del direttore dell’Istituto Italiano di Cultura e del Presidente e Vice Presidente del circolo sardo (quali rappresentanti della locale comunitá sarda).

Conclusa la missione, il giorno dopo la delegazione continuava  il suo viaggio in Argentina.

Spero che quanto sopra serva in via definitiva a chiarire il malinteso (quando questo non sia frutto di voluta e malcelata propaganda elettorale con il tentativo di sempre denigrare   leggittimi rappresentanti eletti dal popolo sardo)  e a lasciar chiaro a tutti gli interessati che il Circolo Sardo di Rio e il Consultore per il Brasile (che, per chi lo avesse dimenticato, cosí come altri, prestano la loro opera da decenni a favore della emigrazione sarda in Brasile in forma volontaria e gratuita)  in nessun momento hanno partecipato della organizzazione della missione del Governatore dell’isola a Rio, e non avevano pertanto alcuna possibilitá di chiedere o peggio imporre al Console Generale d’Italia o alla Camera di Commercio IItalo-Brasiliana  di Rio di Janeiro di estendere l’invito a circoli o entitá fuori della circoscrizione consolare (non possiamo decidere in casa altrui). Che i rappresentanti sardi di Rio hanno partecipato alla riunione in Consolato d’Italia, in qualitá di invitati, al pari degli altri rappresentanti della comunitá italiana. Che infine chiunque é libero di assumere inziative e di non essere colpevolizzato per voler tentare di fare qualcosa di positivo.

Questo non ci ha, nel contempo, fornito facili álibi o impedito di compiere tutti gli sforzi possibili per garantire il pieno successo degli incontri e dello svolgimento della missione in terra carioca, proprio perché davanti a noi stava la possibilitá di contribuire in qualche modo positivamente, e speriamo che gli intenti non siano persi nel cammino, non tanto a favore della emigrazione sarda in Brasile quanto per aiutare i nostri correligionali residenti in Sardegna in un momento in cui l’isola e moltissimi tra loro hanno necessitá del contributo di tutti, anche dei loro fratelli lontani, per una ripresa economica capace di dare lavoro e speranza. 

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4 commenti

  1. Finalmente si è fatto vivo, da anni che non manda nessuna email. nessuna informazione delle consulte.
    Dopo la “lamentela” si è svegliato.
    Sappiamo delle notizie leggendo i giornali. Viene la domanda perchè avere Consultore in Brasile?
    Scrive con molta mancanza di rispetto ed educazione:
    Lettera di alcuni circoli del Brasile: Chi ha scritto e firmato la lettera sono stati i tre dei quattro Presidenti dei Circoli Sardi del Brasile.
    Lei è Consultore perchè è stato scelto da “questi alcuni”. Molto strano! È stata organizzata una “visita istituzionale” con il Consolato e la Camera e solo lei ha scritto “missione”, perchè la Regione ha scritto”una tappa”. Non capisco, nella notizia dicono che ci sono trovati con tutti i circoli e Lei dice che il Presidente non voleva trovarci.
    Era un obbligo suo come Consultore avvisare della presenza del Governatore in solo brasiliano.
    Questo sarebbe rappresentarci?

  2. Alberto Caschili

    Smettiamola con i giochi politici. Ormai é chiaro a tutti, anche a chi non conosce la realtá brasiliana, che la presidente del circolo di São Paulo stá bleffando. Per suoi calcoli personali, per sue aspettative, per suoi disegni frustrati. Stá giocando, senza avere strumenti culturali per farlo, con le parole e non con i fatti. Dopo aver ricevuto la mia lettera sa bene come le cose sono andate, ma continua a insistere. Lei non sará in ipotesi nessuna, la prossima consultora del Brasile, perché spetta per diritto di rotazione al circolo di São Caetano !!!
    È ora di smetterla. Quando era consultrice é stata considerata la peggiore rappresentante della storia del Brasile!!!
    Lei ha ricevuto contributi della Regione Sarda per Coordinare i circoli sardi in Brasile e non ha fatto assolutamente nulla. Dove sono finiti i contributi?? Chiederó all’Assessorato al Lavoro di verificare. Io come Consultore non ricevo un euro per il coordinameto, devo pagare di tasca, devo (forse é giusto per i problemi economici dell’isola) antecipare tutto (viaggi e soggiorno per le riunioni in Sardegna, dal Brasile) e ancora non ho ricevuto nessun rimborso delle spese sostenute dopo tre anni!! Será mia cura spiegare queste motivazioni ai circoli di Maringá e São Caetano. per sapere fino a che punto siano stati disinformati e ingannati.
    Sto pubblicamente dichiarando, attraverso questo foglio elettronico, a nome di tutti i sardi di Rio (abbiamo avuto una riunione circa due ore orsono) che non desideriamo piú contatti, di nessun tipo, con la presidente di São Paulo Sra Angela Ricciardi (Que saudade de seu pai…).

  3. Redazione Tottus in Pari

    Ecco un altro esempio di mancata coesione fra sardi nel mondo. Alla fine guarda caso il problema sono sempre le risorse economiche. Quanto farebbe bene la Regione Sardegna a dare un taglio definitivo a tutto questo? Se lo chiedono in molti. Se lo chiedono oramai in troppi mi creda signor Caschili. Che tristezza. Ho evitato anche di pubblicare il suo commento di minacce, di avvocati e di tutto quello che vuole. Semplicemente perchè è tutto molto triste.

  4. Alberto Caschili

    Su questo non posso che concordare cone voi. Realmente davanti alla situazione drammatica di moltissimi giovani in Sardegna verrebbe voglia di dare un taglio netto a queste spese. Per questo sono tra quanti pensano che si dovrebbe instaurare un rapporto nuovo con i sardi nel mondo e realmente cercare di capire quali e quante energie, risorse di vario tipo potrebbero essere canalizzate a favore dell’isola. Chiedo scusa per il tono a volte burbero, ma é triste che chi si impegna a fare, chi da la sua disponibilitá volontariamente, trascurando altre cose piú profique, debba trovarsi coinvolto in polemiche sterili, che non vuole e non ha sicuramente cercato.

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