TURISMO NELL'ISOLA: SOGNO O REALTA'? PRIME VERIFICHE PER IL PROGETTO "ISOLEDISARDEGNA" DEL CIRCOLO "SEBASTIANO SATTA" DI VERONA

nella foto di Marco Pinna, da sinistra: Monsignor Giorgio Benedetti, Aldo Aledda, Giuseppe Melis, Paolo Sanneris


di Salvatore Pau

Dopo il primo seminario tenutosi a Sinnai il 30 novembre 2012 (vedi Tottus in pari 13-12-12, dove si sono tracciate le linee guida sul tema Sviluppo Turistico e Mobilità Sostenibile) nasce la necessità di approfondire e sviluppare un progetto in grado di unire le forze su un obiettivo comune. L’opportunità si presenta il 20 aprile scorso. Grazie alla collaborazione con il Pro loco e il Comune di Arborea abbiamo creato il secondo seminario dal tema “Sardegna turistica: sogno o realtà?”.
Occasione in cui si è’ anche fatta la prima verifica sulla validità del progetto “Isoledisardegna”.

Aldo Aledda introduce i lavori spiegando quanto sono utili i seminari di questo tipo per allargare le idee per percorrere nuove strade costruendo i ponti tra la Sardegna e il Continente attraverso il mondo dell’emigrazione organizzata e non solo.

Il professor Giuseppe Melis, che già nel precedente seminario tenuto a Sinnai aveva rilevato la scarsa capacità della Sardegna di rendersi attrattiva sotto l’aspetto turistico, affronta oggi il trascurato tema della trasformazione delle risorse in prodotti turistici evidenziando lacune e incapacità di segmentare efficacemente i bisogni, in altre parole trovare più facile e comodo il fatto di considerare i turisti come stormi di “portafogli con le gambe da spennare al volo”.
Melis finisce ricordando che se ognuno non fa la propria parte senza lasciare ad altri (enti o istituzioni) il compito di trovare soluzioni, difficilmente l’attuale situazione che vede soffrire turisticamente in modo principale la Sardegna, potrà essere invertita.

Segue l’intervento di Monsignor Giorgio Benedetti che per 17 anni ha presieduto la Pastorale tempo libero, turismo, sport e pellegrinaggi, della Curia Arcivescovile di Verona, da sempre molto attiva nel settore turistico specificatamente nei segmenti culturale e religioso.
Monsignor Benedetti s’inserisce nel tema portando la propria competenza nell’ideazione e costituzione dell’Associazione Chiese Vive che da un decennio sta rendendo fruibili ai turisti per l’intera giornata le principali chiese veronesi. Esperienza che ha creato venti posti di lavoro per giovani che non solo tengono aperte le chiese per l’intera giornata, ma garantiscono grazie al costo di un biglietto di un paio di euro, pulizia, riscaldamento/condizionamento, illuminazione e la necessaria e corretta relazione tra i turisti e le funzioni religiose. Continua ricordando che già nei primi anni del 2000 aveva creduto nella Sardegna come meta d’interesse per il turismo religioso andando a riscoprire perle sconosciute ma trovando anche i limiti di critica fruibilità dei luoghi di culto spesso chiusi o che producevano forti tempi di attesa per la loro visita. L’esperienza di Chiese Vive vuole essere un punto di riferimento per porre quelle condizioni di trasformazione di risorse in prodotti turistici anche per la Sardegna.

L’Assessore del Lavoro della Regione Sardegna Ignazio Mariano Contu, annullando precedenti impegni familiari, ha voluto essere presente al seminario comprendendone l’importanza e lo spessore dei relatori. Dopo aver dato il suo personale saluto e quello del Presidente Cappellacci ai convenuti, ha elogiato l’iniziativa. Traendo, poi, spunto dalla conoscenza enunciata da Monsignor Benedetti, rivolgendosi al Sindaco di Arborea, Pierfrancesco Garau, ha dichiarato che prenderà in considerazione la presentazione di un progetto che coinvolga un gruppo di giovani per seguire le attività di promozione dei circoli sardi e prendendo spunto dall’esperienza di Verona, dare un contributo allo sviluppo della promozione del turismo sardo in quei segmenti trainanti, troppo spesso trascurati, tra questi il turismo religioso. Ha finito ringraziando i Sardi di Verona per l’impegno dimostrato in questo settore tanto importante per l’economia sarda.

I lavori sono proseguiti con l’intervento di Pierluigi Erculiani del direttivo dell’Associazione Sardi di Verona e responsabile del gruppo di lavoro per “isoledisardegna”, che ha rilevato la pericolosa deriva dei vettori sempre più lontani e incapaci di sostenere la promozione della Sardegna che è condizione e frutto della sostenibilità del compatto turistico sardo oltre che della sopravvivenza dei loro bilanci aziendali. Ha poi illustrato la ricerca di mercato svolta su un ampio campione di agenti di viaggio dell’Italia settentrionale, sulle loro percezioni in tema di potenzialità turistica, soddisfazione del cliente, capacità competitiva, mobilità e trasporti, turismo ecosostenibile, strategie commerciali e promozione possibile. La sintesi della ricerca è stato il motore del progetto www.isoledisardegna.it che è stato presentato agli operatori presenti come punto di riferimento, una piattaforma web-promoter che stringa sinergie tra i territori gemellati, trade e il mondo dell’emigrazione. Ricerca molto complessa mai realizzata prima, che documenta la necessità, senza indugio, di dare una svolta radicale alla promozione turistica dell’Isola. Abusando della gentilezza di “Tottus in pari”, sarà pubblicata a breve.

Ultimo ma non meno importante l’intervento di Anna Abis di Sardegna Yacht Services che ha fatto conoscere un altro segmento del turismo pressoché sconosciuto ai più, presentando i servizi offerti a un turismo molto esigente, disposto a frequentare la Sardegna, piuttosto che altri luoghi del mondo, se però si è in grado di offrire servizi qualitativamente adeguati, a dimostrazione che la segmentazione dei mercati se fatta con la necessaria professionalità permette il raggiungimento di significativi risultati.

Gli interventi del pubblico da parte di operatori turistici hanno dato il loro contributo proponendosi con servizi non stereotipi ma capaci di rispondere in modo flessibile alle variegate tipologie di domanda, impegnandosi inoltre a contribuire alla concretizzazione  del progetto www.isoledisardegna.it, inoltre, stimolandoci a continuare il percorso, riprendendo questi seminari dopo la fine della stagione estiva.

Nel finire i lavori, il Sindaco di Arborea, Pierfrancesco Garau, ha ringraziamento calorosamente l’Associazione dei Sardi di Verona promotrice dell’evento. Maurizio Solinas in nome della ”Sebastiano Satta”, a manifestato doverosi e sentiti ringraziamenti, all’Assessore al Turismo e attività produttive Marco Pinna e al presidente la Pro loco Paolo  Sanneris che più di tutti ha voluto Arborea come sede del secondo seminario e s’è complimentato con i loro collaboratori per la perfetta organizzazione logistica, ma questo si sapeva sarebbe stata squisita, avendola goduta altre fortunate volte. Un grazie a Sardinia Corsica Ferries per il tangibile aiuto nel trasporto dei relatori veronesi.

Di spicco, la presenza di Elisa Sodde Presidente dell’Associazione “Un ponte fra Sardegna e Veneto” di Noale (VE) e delle delegazioni dei Comuni di Sinnai, Tratalias e Lanusei, accolte con grande simpatia.

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4 commenti

  1. Massimiliano Perlato

    da evidenziare la sinergia d’intenti tra le associazioni sarde di Verona e Noale

  2. Il seminario di Arborea è stato una vera fucina di idee costruttive e importanti spunti di riflessione che dovranno assolutamente esser messi in pratica il prima possibile se si vuole uscire dalle sabbie mobili dell’assurdo paradosso in cui si trova ormai da lunghissimo tempo la Sardegna: le numerosissime ed incommensurabili risorse naturali, paesaggistiche, enogastronomiche, storiche, artistiche, culturali, ecc, ecc, non vengono sapientemente e correttamente preservate, tutelate, studiate, valorizzate e promosse in modo organico e strutturale, quindi, tanto meno, necessariamente utilizzate come volano economico in grado di far decollare l’economia dell’intera regione.
    Lo studio di Pierluigi Erculiani ha fornito il polso della situazione da parte degli operatori turistici: non si può pensare di confinare l’offerta turistica della Sardegna solo ai tre mesi estivi, proponendo dunque solamente le nostre (pur splendide ed amene) coste. Le potenzialità ci sono tutte, anzi siamo in grado di offrire molto di più di altre zone turistiche super “gettonate”, eppure ci facciamo scappare un’incredibile fetta di mercato che potrebbe promuovere quanto di peculiare offre la nostra Terra in termini di storia, tradizioni e cultura millenarie, dando lavoro a tantissimi sardi, e non solo, perché diventeremmo seriamente attrattivi per tante altre persone che amano o che vogliono scoprire la nostra Isola e le sue strepitose caratteristiche uniche al mondo.
    Per questo, l’idea lanciata dal Circolo di Verona col progetto “isoledisardegna” è più che mai degna di nota e si rivela assolutamente interessante ponendosi in controtendenza rispetto al lassismo o al non coordinamento delle offerte turistiche dei piccoli centri sardi che tanto hanno da offrire al turista curioso e poliedrico. Perché, come ci ha insegnato il prof. Giuseppe Melis, il turista è una persona a cui vendere un servizio o un insieme di servizi, quindi, occorre partire dalle sue motivazioni, da ciò che muove la persona ad intraprendere il viaggio: le sue curiosità; i suoi interessi; la sua ricerca di sicurezza, gratificazione o scoperta; la sua necessità di raccontare delle esperienze o di raggiungere un traguardo; la sua voglia di relax o di trasgressione del ruolo (dalla giacca e cravatta di uno sterile ufficio alla tenuta per visitare una zona archeologica, partecipare alla preparazione del formaggio, del pane carasau o la raccolta delle olive; piuttosto che fare un’arrampicata o visitare un’antica miniera, ecc). In sostanza, occorre partire da un approccio diverso, multifattoriale e multicanale, non si può più pensare di offrire a tutti i turisti lo stesso pacchetto o fare le medesime proposte con le stesse caratteristiche ad un prezzo uguale per tutti. I turisti non sono tutti uguali e la chiave di volta è quella di prepararsi professionalmente alla recettività partendo da un dato evidenziato proprio dal Prof. Melis ad Arborea: <<i turisti vanno alla ricerca di esperienze ed emozioni memorabili>>, è questo che fa tornare il turista e che rende il viaggio uno straordinario ricordo da raccontare a tutti … facendo ancor più pubblicità positiva a tutti gli operatori che si sono prodigati in questo bellissimo ed invidiabile lavoro.
    L’Associazione Culturale “Un ponte fra Sardegna e Veneto” abbraccia e sottoscrive il progetto “isoledisardegna” del Circolo Sebastiano Satta di Verona e darà il suo massimo contributo per promuovere e portare avanti quest’iniziativa insieme alle persone e agli operatori che lo sosterranno.

  3. Un doveroso e sincero ringraziamento va tributato all’Assessore Marco Pinna e a Paolo Sanneris Presidente della Pro Loco di Arborea per la loro splendida e squisita ospitalità … in tutti i sensi, perché dopo il seminario ci hanno gentilmente offerto un prelibato pranzo a base di prodotti locali preparati sapientemente dalle mani delle gentili signore dello staff della Pro Loco che è stato assolutamente delizioso e … memorabile … ritorneremo senz’altro ad Arborea e porteremo con noi gli amici veneti che da quelle parti sono di casa! Inoltre, cogliamo ancora l’occasione per invitarvi qui a Noale per raccontare con la nostra Associazione "Un ponte fra Sardegna e Veneto" la singolare storia della nascita della vs bellissima cittadina, suggellando un altro bel connubio sardo-veneto. A presto. Un abbraccio. Elisa Sodde

  4. come già detto nel mio intervento speriamo che questo convegno come quello di Sinnai siano stati recepiti dai nostri imprenditori e che sia, finalmente, l’inizio di un proficuo “lavorare insieme” per la nostra bella Isola, saluti a tutti!!!

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