IL GOVERNO CANCELLA LA CONTINUITA' TERRITORIALE: LE COMPAGNIE POSSONO ANNULLARE I VOLI QUANDO VOGLIONO. CONFERENZA URGENTE A CAGLIARI ELMAS DEL DEPUTATO SARDO CONTRO L'ULTIMO ASSURDO DECRETO


di Mauro Pili

Un atto di una gravità inaudita, senza precedenti, che lede il diritto alla continuità territoriale e mette la Sardegna nelle mani di veri e propri banditi dell’aria. Il governo Monti con il decreto pubblicato dalla Gazzetta ufficiale mette la parola fine a quel servizio pubblico disciplinato da leggi dello Stato e da norme europee che tutelano le regioni insulari proprio con l’imposizione dell’onere del servizio pubblico. Aver previsto, in modo arbitrario e illegittimo, la cancellazione della frequenza aerea sulle singole tratte mette la Sardegna in ginocchio, senza continuità e senza un vero e proprio servizio di trasporto aereo. E’ un atto da Stato coloniale che si muove al servizio degli affari delle compagnie aeree e nega il sacrosanto diritto alla continuità territoriale. Stiamo parlando di banditi veri e propri. Di gente senza scrupoli al servizio delle compagnie aeree e totalmente indifferenti alle leggi e ai diritti. Permettere alle compagnie aeree di cancellare discrezionalmente, senza preavvisi e senza motivazioni, un volo significa consentire di lasciare a terra i passeggeri senza alcun tipo di preavviso. Quel che è più grave è la totale spregiudicatezza del governo che anziché tutelare un diritto della Sardegna sposa in pieno, sino a farle proprie le richieste delle compagnie aeree. E’ come se le ferrovie dello Stato decidessero di cancellare il Freccia Rossa se non c’è a bordo un numero sufficiente di passeggeri. Questa è vera e propria follia. La modifica al decreto 5 agosto 2008, sull’imposizione di oneri di servizio pubblico sulle rotte Alghero-Roma Fiumicino e viceversa,Alghero-Milano Linate e viceversa, Cagliari-Roma Fiumicino e viceversa, Cagliari-Milano Linate e viceversa, Olbia-Roma Fiumicino e viceversa, Olbia-Milano Linate e viceversa prevede infatti in luogo delle parole «ad esercitare il traffico con aeromobili di capienza inferiore senza, diminuire il numero delle frequenze»la modifica con “ad esercitare il traffico con aeromobili di capienza inferiore, diminuendo, ove necessario, anche il numero di frequenze” . La diminuzione del numero delle frequenze è un atto illegale e illegittimo perché si tratta dell’interruzione di un pubblico servizio e il Ministero con questo decreto si mette fuori legge. Per questo motivo denuncerò il Ministero per interruzione di pubblico servizio.  Il Ministero ha stabilito con questo decreto che se a bordo non salgono almeno 90 passeggeri tutti gli altri restano a terra. Roba da pirati dell’aria. Siamo alla cancellazione dei più elementari diritti del passeggero e del codice della navigazione. Si cancella il diritto costituzionale alla mobilità e alla parità di trattamento tra cittadini italiani ed europei. Nessuna clausola di servizio pubblico può prevedere una siffatta malvagità giuridica. Mi recherò in Procura per denunciare il Ministro Passera e i membri del governo che avessero avvallato direttamente o indirettamente questa interruzione di un servizio pubblico.

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11 commenti

  1. Adelasia Divona (Tottus in Pari)

    Nel paese di pulcinella può accadere anche questo: che un popolo, quello Sardo, possa essere trattato come una colonia di cui il governo centrale poco si cura. Da Sarda, da Emigrata, da cittadina italiana io mi indigno. Mi indigno perché la… mia sardità e le mie radici vengono recise da uno stato centrale in cui non mi riconosco più perché calpesta la storia di una regione e di un Popolo che ha dato tanto in termini di sangue, intelligenze e braccia per lo sviluppo del sistema paese. Ancor di più mi indigna il silenzio dell’amministrazione regionale in carica, incapace di difendere il diritto alla mobilità dei Sardi, e che ora avrà poco di che imbrodarsi per avere ottenuto la continuità territoriale per i soli residenti, dimenticando che altrettanti figli e figlie di Sardegna vivono oltremare. Cari Italiani, questo provvedimento scellerato colpisce anche voi: voi che per lavoro venite nell’Isola, voi che vendete a noi le vostre merci, voi che siete così fortunati da potervi godere le nostre bellezze, voi che potreste rimanere bloccati nel limbo insulare perché una compagnia sanguisuga che dovrebbe garantire un onere di servizio pubblico decide che non è conveniente riportarvi al di là del Tirreno. A voi, ma soprattutto ai Sardi dico: risvegliate le coscienze addormentate perché ognuno è artefice del proprio destino.

  2. Massimo Di Bartolo

    ma è possibile che noi sardi siamo lo zimbello dell italia? ma dico io non c è nessuno che ci tuteli al governo?io sono emigrato e mi ricordo che quasi tutte le compagnie avevano la continuità territoriale ora è difficile trovarne una che la applichi.meglio fare come san marino e essere autonomi

  3. Simona Testa (Cagliari)

    …stò aspettando che qlcuno mi chieda il voto

  4. Gianni Fadda (Limbiate)

    sui tagli della continuità territoriale …come ci sono capitato io …crede che migliaia di persone ..abbiano sentito ,dirsi…mi dispiace per quella tratta..nn ci sono sconti. e allora?

  5. Sempre meglio. Come si fa poi ad andare contro a chi parla di indipendentismo

  6. Anna Mallai (Cabras)

    Ma come può il governo italiano decidere di discriminare , ancora una volta e così spudoratamente una sua regione ?? ?…speriamo ancora per poco, allora)!!! Però continuo a chiedermi: gli altri politici…dove sono? Se ne infischiano veramente?? Pare proprio di sì!!!

  7. com’è attualmente strutturata la continuità territoria ? Il bonus viene dato alle compagnie ? Perché non darlo ai cittadini che scelgono liberamente la compagnia, premiando quelle che fanno il servizio migliore. Mi pare che in Corsica facciano in questo modo.

  8. Luciano La Mantia (Carbonia)

    Liberiamoci finche’ siamo in tempo, cosa devono farci ancora per capire che gli italiani ci trattano come una razza inferiore. Tiriamo fuori tutto l’orgoglio che abbiamo e camminiamo con le nostre gambe. Forza MERIS, merisi in domu nostra.

  9. Lorenzo Masala

    Non sò perchè ma qui c’ è puzza di Sardegna in vendita! Si n di funti sbattendi is calloisi de nosu! E nosu seusu pru calloisi, ca sigheusu a du su lassai governai po si da fai ponni in..gui!!! Toccada a si schidai!!!! Sardigna Natzione!

  10. Gianni Casu (Carnate)

    Credo ora più che mai chei il mondo dell’Emigrazione organizzata deve mobilitarsi, deve fare delle manifestazioni contro questo ultimo atto di isolamento. Dobbiamo a mio avviso coinvolgere tutto il popolo sardo residente in Sardegna e fuori in una prottesta: Invitare i sardi e gli amici della Sardegna a dichiarare che non parteciperemo alle prossime votazioni se non viene ritirato il decreto in questione.

  11. Virgilio Mazzei

    Non dobbiamo più meravigliarcie di niente. Abbiamo sperimentato in passato, di fronte ad altre beffe e soprusi, che le nostre manifestazioni di protesta (poco peso), non hanno avuto grandi risultati. Di fronte a questa ulteriore mancanza di rispetto per non chiamarla in altro modo) per i saradi che vivono in Sardegna e fuori, la via migliore – per me -rimane la Magistratura ordinaria,come annunciato dall’On. Pili. Bisognerebbe organizzarsi in modo da poter inoltrare denuncia per "interruzione di pubblico servizio", non solo da parte della Regione, che speriamo lo faccia, ma anche da ogni singolo circolo in modo da caricare di esposti gli uffici giudiziari di ogni tribunale dove ha sede il circolo. E in contemporanea investire del caso il TAR delle rispettive regioni. Siamo maturi per capire che nonostante tutte le carenze degli uffici giudiziari dobiamo rimanere nell’ambito del Diritto, attraverso il quale si deve tentare di risolvere i problemi. La piazza o il ""ricevimento"" da parte di quel presidente o assessore, e tanto meno dai dirigenti delle società di trasporto, serve solo a creare illusioni, che poi diventano DELUSIONI. Però sarebbe ora che anche i sardi di Sardegna facessero la loro parte, e non aspettare che siano gli altri metterci la faccia.

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