DAL COMITATO PER LA CONTINUITA' TERRITORIALE DELLA SARDEGNA: UNA STAGIONE 2013 CHE SI PREANNUNCIA ANCORA PIU' DISASTROSA


da Fabrizio Steri, Presidente del Comitato

Con la stagione delle prenotazioni ormai avviata, sentiamo il dovere  di lanciare l’ultimo, disperato grido d’allarme a fronte di quella che si preannuncia come una stagione turistica ancor più disastrosa, se possibile, di quelle degli ultimi due anni.  Tutti gli indicatori, a oggi, confermano che, quella del 2013, sarà un’annata ancora peggiore con il rischio concreto che la cosa si traduca in un tracollo economico per la nostra terra senza precedenti. In queste condizioni migliaia di strutture rischiano la chiusura, con la perdita contestuale di migliaia di posti di lavoro.

E’ da mesi che ci preoccupiamo che le istituzioni non percepiscano, quanto noi che siamo sul campo, la gravità di ciò che sta avvenendo.

Di fronte a questa gravità riteniamo intollerabile l’immobilismo e la totale assenza delle istituzioni, in primo luogo della Regione.

Da mesi è stata approvata la legge che ha istituito la Flotta Sarda S.p.A.

Abbiamo assistito increduli allo smantellamento del progetto flotta sarda Saremar, aspettando che si concretizzasse quello della Flotta Sarda S.p.A., presentata come la soluzione a tutti i mali, quella che avrebbe risolto definitivamente l’isolamento della Sardegna dal resto del mondo, ma dal giorno della sua approvazione in consiglio regionale, la Flotta Sarda è finita nel dimenticatoio e non si è più avuta alcuna notizia. Riteniamo che l’assessore regionale ai Trasporti abbia il dovere di dare notizie sul progetto, e che i sardi debbano sapere se è ancora in piedi o se dobbiamo rassegnarci al fatto che era solo un progetto scritto nel libro dei sogni a cui non seguirà sviluppo alcuno.

Denunciamo da tempo, e oggi lo facciamo con ancora maggior vigore, l’intollerabilità che di fronte al rischio di un tracollo epocale dell’economia turistica nella nostra Regione, i nostri rappresentanti istituzionali non abbiano mai inteso aprire un tavolo di confronto con il Ministero e con gli armatori per verificare la possibilità di riprendere un dialogo che scongiuri questo tracollo. Continuiamo ad assistere ad una Regione che non si preoccupa, anzi rifiuta il dialogo con gli armatori e costringe gli operatori, singoli o consorziati, a trattare direttamente con le compagnie navali per salvare il salvabile dopo che l’immagine della Sardegna come destinazione turistica è stata distrutta nell’arco di due sole stagioni. Taluni dialogano con gli armatori, altri si organizzano e fanno fronte comune per noleggiare privatamente navi e portare i clienti nelle proprie strutture.

Ne viene fuori l’immagine di una terra allo sbando, senza una guida, dove gli operatori sono lasciati soli a trattare con gli armatori ciò che è possibile per le proprie strutture, ma i cittadini semplici, gli emigrati soprattutto, continuano ad essere abbandonati a se stessi, a non veder tutelato alcun loro diritto, a dover spendere cifre folli per tornare nella loro terra, spesso a dovervi rinunciare perché impossibilitati dai costi.

Riteniamo intollerabile questa situazione di immobilismo totale mentre il tempo passa, la stagione delle prenotazioni è avviata, i primi dati, impietosi, indicano che sarà una stagione ancora più disastrosa dove il rischio di un tracollo senza precedenti diviene sempre più concreto.

Pretendiamo risposte oneste e serie in tempi celeri, sapere se la Flotta Sarda sarà istituita o meno, e se, come abbiamo paura, non se ne farà niente l’apertura immediata di un tavolo di confronto fra Regione, Ministero, Compagnie navali per trovare le soluzioni che la Sardegna attende con ansia, che non possono essere rinviate, perché il 2013 davvero rischia di essere, per migliaia di aziende, l’anno del de profundis.

Questo silenzio e questo immobilismo è intollerabile da parte di chi è lautamente pagato per rappresentare istanze così vitali per l’economia di un intero popolo. 

 

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5 commenti

  1. Purtroppo la giunta regionale se ne frega dei sardi, meno male che è agli sgoccioli. Mai stati capici di far applicare tariffe basse, gli incassi verrebbero compensati poi da un alto numero di arrivi. A seguire ci sono gli imprenditori i, non tutti per fortuna che trattano i turisti come polli da spennare, invece di andare loro incontro 🙁

  2. Giancarlo Ripa

    Senza parole

  3. Roberto Daga (Brescia)

    ben ci sta,, perchè, ancora cosa devono farci, per capire , siamo dei pecoroni di popolo , ognuno arriva e fa di noi ciò che vuole , e noi , pecoroni , dobbiamo ribellarci perchè diversamente ci fanno fare la fine dei topi.

  4. Comitato Spiagge Sarde

    amministrazione regionale vergogna!

  5. Chicco Canu (Rende)

    Quando finiremo di essere trattati come l’ultima delle colonie grazie anche a degli sporchi traditori ?

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