INTERVISTA ALLO SCRITTORE DI BONORVA GIOVANNI DERIU, L'AUTORE DI TANTE PUBBLICAZIONI STORICHE SUL MEILOGU


di Gian Piero Pinna

Giovanni Deriu, al seguito del padre Vittorio di Bonorva e della madre Giovanna Bissiri di Semestene, durante la permanenza in Belgio, conclude il ciclo completo di studi elementari-medi-superiori, col conseguimento del Diplôme d’aptitude à accéder à l’enseignement supérieur  nel 1968, presso il Jury Central di Bruxelles. Dopo il Diploma d’idoneità per accedere all’insegnamento universitario, svolge alcuni lavori saltuari come animatore in un circolo di giovani, l’Aglow Club di Tertre (Hainaut), dal 1° ottobre 1969 al 16 novembre 1970, poi fa l’impiegato qualificato presso A.C.E.C. di Charleroi (Hainaut), dal 17 novembre 1970 al 15 ottobre 1971. Si dimette dall’impiego e frequenta l’Università di Sassari, dove nel 1975 si laurea in Lingue e Letterature straniere, quindi, consegue anche quella in Materie Letterarie nel 1985 e Pedagogia nel 1990, ma da 1979 è anche diplomato in Vigilanza Scolastica. Dal 14 novembre 1975 al 31 agosto 2007, ha insegnato Lingua e Letteratura francese: abilitato in quella disciplina, nel 1983 è stato ordinario nei Licei dal 1983 al 2007, oltre a essere docente a contratto presso la sassarese sezione I.S.E.F. della “Cattolica” di Milano dal 1982 al 1985,  contemporaneamente alla docenza nei Licei, diventa anche collaboratore scientifico presso la cattedra di Lingua e Letteratura francese del Magistero di Sassari, incarico che ricopre dal 1975 al 1978. Il 31 agosto del 2007, conclude la sua parentesi scolastica e ora si dedica a tempo pieno a quella non meno importante e impegnativa di scrittore di testi di storia del Meilogu.

Come è iniziata la tua carriera di storico medioevalista del Meilogu? La mia carriera di storico, stimolata dai precedenti insegnamenti del compianto Francesco Alziator, è iniziata sviluppando gli argomenti delle mie tesi concernenti gli “Insediamenti medievali scomparsi nel Meilogu” (Materie Letterarie, 1985: Curatorie di Ardara-Oppia, Meilogu, Cabuabbas, Campulongu, Nurcara-Monteleone e Costa de Addes) e “L’insediamento umano medioevale nella Curatoria di “Costa de Addes”: fonti scritte e tradizioni orali” (Pedagogia, 1990).

Quali altri lavori hai pubblicato, per quanto riguarda il Meilogu nel Medioevo? Ho pubblicato diversi saggi e articoli storici inerenti la rete insediativa basso medioevale nella Sardegna nord-occidentale, come lo “Studio sui centri storici medioevali del Meilogu” (Bonorva, V.a Comunità Montana, 1991) e anche “L’insediamento umano medioevale nella Curatoria di “Costa de Addes” (Sassari, Magnum, 2000); “Il Colle del Diavolo di Gavino Cossu tra finzione e realtà” (Libro Sardo, 2008); “Insediamentu medievale e paristòria de su re de Rebeccu” (LogoSardigna, 2008);Paristòria de Semestene. Sa tzitade de Truddas e sos caddos birdes” (LogoSardigna, 2009); “Sedini e Speluncas nel Seicento all’epoca della rivalità tra gli Anchita e i Brundanu” (Cargeghe, Documenta, 2012: saggio che riguarda più esattamente due centri dell’Anglona); “L’insediamento umano medioevale nella curatoria di Costa de Addes” (Cagliari, Logus Mondi Interattivi, 2012, eBook: sintesi aggiornata di precedenti lavori sull’argomento); “L’assetto territoriale dell’odierno Meilogu dal Basso Medioevo ai nostri giorni (secoli XI-XXI)” (Cagliari, Logus Mondi Interattivi, 2012, eBook: con alcuni aggiornamenti rispetto all’omonima edizione cartacea del 2011, pubblicata in collaborazione con Salvatore Chessa). Occorre precisare, per non disorientare il lettore, che l’odierno Meilogu è composto dagli attuali 15 comuni di Banari, Siligo, Bonnanaro, Torralba, Borutta, Bessude, Thiesi, Cheremule, Giave, Cossoine, Bonorva, Semestene, Pozzomaggiore, Padria e Mara, mentre l’originaria curatoria omonima di Meilogu comprendeva, all’incirca, i soli 5 comuni contemporanei di Banari, Siligo, Bonnanaro, Torralba e Borutta.

Ci vuoi parlare dei lavori che hai fatto con Salvatore Chessa? Certamente, congiuntamente a Salvatore Chessa, ho già dato alle stampe quattro volumi: “Semestene ed il suo territorio dal Basso Medioevo agli inizi dell’Epoca Contemporanea” (Sassari, Edes, 2003); “La Chiesa di Santa Croce di Semestene. Fonti scritte e testimonianze orali” (Cargeghe, Documenta, 2007); “Ricerche su Giave” (Cargeghe, Documenta, 2008);  “Meilogu”, Tomo I: “L’assetto territoriale dell’odierno Meilogu dal Basso Medioevo ai nostri giorni con particolare riferimento alle Curatorie di Meilogu e Costa de Addes” (Cargeghe, Documenta, 2011); così come l’articolo: Sas biddas medievales in sa curadoria de Costa de Addes. Comunes de Bonolva e Semestene (LogoSardigna, 2012).

Quali saranno i tuoi prossimi impegni? Ho in corso di rielaborazione per la stampa, a partire dalla tesi del 1985, il volume su  “L’insediamento umano medioevale nell’incontrada di Cabuabbas. Le Curatorie di Cabuabbas, Campulongu e Nurcara-Monteleone”, ma sto preparando anche il tomo II della trilogia dedicata all’odierno Meilogu in cartaceo per la Documenta, che amplia quello elettronico (eBook) di Logus, vale a dire il tomo che concerne la Curatoria di Costa de Addes. Il tomo I riguardava la parte generale, mentre il tomo III  approfondirà l’insediamento umano medioevale della Curatoria originaria di Meilogu.

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2 commenti

  1. Tutto molt interessante.Grazie.
    Dove posso trovare documenti che riguardano l agro di Mara in tempo mediavale … Grazie

  2. Giovanni Deriu

    Archivi Storici Diocesani di Alghero e Bosa, Archivi di Stato di Cagliari e Sassari, Fonti e letteratura storica attinenti alle opere menzionate nell’odierno articolo (consultabili in varie biblioteche isolane).

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