IL 4 MAGGIO A CAGLIARI CON L'ASSOCIAZIONE FED'S, "LE DONNE NELLA RIVOLUZIONE SARDA 1793 – 1796"


riferisce Ornella Demuru

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6 commenti

  1. Adelasia Divona

    Quantomeno singolare che ci siano esclusivamente uomini a parlare di donne. Davvero non c’era una studiosa da invitare in grado di parlare dell’argomento???

  2. Ornella Demuru

    No purtroppo, non abbiamo trovato studiose dell’epoca.
    Abbiamo constatato che le studiose sarde sono orientate maggiormente verso epoche come l’età nuragica, la classica, e il Medioevo. La storia moderna è ancora appannaggio di studiosi maschi. Se qualcuno ne avesse conoscenza ce lo faccia sapere mi raccomando, sarebbe un piacere per noi.

  3. ADELASIA,MA NON è MEGLIO CHE PARLINO GLI UOMINI X NOI.

  4. Adelasia Divona

    Assolutamente no, non è meglio che parlino gli uomini per noi perchè sarebbe una visione parziale. Gli uomini non potranno mai dire ciò che solo le donne sanno di sé stesse. Non essendo una storica, prendo atto tristemente dell’assenza di studiose di quel periodo della storia sarda

  5. Ornella Demuru

    Sono d’accordo con te Adelasia, ma in questo momento è tutta la ricerca ad essere in crisi, non è stato facile trovare neanche relatori di qualsiasi “genere” competenti su questo argomento. Anzi a dirla tutta è il primo appuntamento con questo tema che sia mai stato fatto in Sardegna. Sul Medioevo esistono studi, così come sull’età romana, ma ripeto non sull’età moderna e rivoluzionaria sarda. Prendiamocela anche con noi stesse, e sul perchè non ci mettiamo a studiare la nostra storia di donne. In questo caso l’associazione ha messo in primo piano un tema che nessuno ha mai affrontato, non possiamo “inventarci” anche le studiose…auspico per noi tutte e non solo per Fed’S che queste siano occasioni di stimolo perchè le donne sarde si mettano a studiare la loro storia. Da altre parti lo fanno e lo hanno fatto, qui siamo ancora all’età della pietra…sic

  6. Adelasia Divona

    Mi rendo conto delle difficoltà, aggravate dal fatto che sono tante quelle che se ne vanno per mancanza di una prospettiva, con il risultato che l’Isola continua a perdere in risorse umane e patrimonio materiale e immateriale, e dimentica pezzi della sua storia. Buona Die a tutte

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