DIRETTIVO NAZIONALE DELLA F.A.S.I. A MILANO: BUONA LA PRIMA PER LA PRESIDENTE SERAFINA MASCIA

nella foto da sinistra: Massimo Cossu, Serafina Mascia, Tonino Mulas, Maria Marceddu


di Massimiliano Perlato

 

Buona la prima sullo scranno della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia per Serafina Mascia, da ottobre Presidente, nel Direttivo Nazionale che ha convogliato a Milano i rappresentanti degli oltre settanta circoli degli emigrati sparsi lungo la Penisola. Un’eredità ponderosa quella raccolta dalla Mascia che ha ghermito il testimone di nove anni di Governo Mulas fatto di risultati ed impegni di prim’ordine nella sua amministrazione. E le originarie parole della Mascia sono proprio rivolte all’ex Presidente, da oggi con la carica di Onorario. Espressioni d’elogio e competente gratitudine a tutti coloro che stanno facendo sì che la struttura FASI sia molto compatta ed equilibrata. Da lì, alla disanima dell’ultimo Congresso che proprio ad ottobre l’ha lanciata al proscenio in quel di Abano Terme, il passo è breve. Un Congresso – sottolinea Serafina Mascia – che ha dato al mondo dell’emigrazione sarda organizzata, ampia visibilità anche per l’impegno profuso dai quotidiani regionali di prima tiratura nel seguirne in diretta le vicende. La partecipazione poi, dell’Assessore al Lavoro Liori di fresca carica post estiva, ha dato certamente lustro a valenza politica al grande appuntamento. Le note dolenti nel Direttivo Nazionale FASI antecedenti alla legittimo encomio del Bilancio Consuntivo 2011 a Bilancio Preventivo 2012, sono come da qualche lustro a questa parte, congiunte al taglio delle risorse regionali orientate al mondo dell’emigrazione sarda. In tempo di crisi globale, non ci si può certo far meraviglia. Ma alle 800 mila euro di risorse in meno dello scorso anno, con un’azione FASI negli ambienti politici sardi bipartisan, si è riusciti a limitare i tagli previsti per questo 2012 al 50% della cifra iniziale prevista nell’ordine dei 600 mila euro.  Un altro duro colpo alle casse dei circoli sardi poteva palesarsi per molte realtà associazionistiche quasi letale, portando all’annullamento di quasi tutta l’attività culturale e all’incapacità di sostenere le spese per il funzionamento. Indubbiamente, in Giunta regionale il peso politico dell’emigrazione sarda con le sue questioni affrontate e le battaglie sopportate in questi ultimi anni, hanno lasciano il segno. Facciamo rete è l’input della Presidenza FASI: è l’unico tragitto da prefiggersi per mantenere viva l’attenzione su tutte le attività e le azioni sociali che i circoli conducono.  E per far si che questo avvenga, diventa indispensabile, oltre a far crescere il numero dei tesserati, la capacità di comunicare. Obiettivo prossimo è la formulazione di un nuovo sito FASI che possa contenere l’excursus storico di ogni circolo. Si è appena concluso un anno impegnativo – evidenzia la Mascia – con progetti notevoli e su fronti  diversi, quali il rilancio delle nuove generazioni all’interno della FASI con differenti impulsi culminati con l’elezione del nuovo coordinamento al Congresso, l’impegno nel mondo dei trasporti con la manifestazione di Roma per una nuova continuità territoriale, alla mostra “Fratelli d’Italia” che nell’anniversario del 150° dell’Unità nazionale, ha toccato i cinque continenti. E i presupposti per questo 2012 sono altresì sostanziosi in un momento in cui diversi funzionari regionali preposti al dialogo con i circoli sono stati sostituiti e l’assessore Liori ha garantito maggiore presenza e partecipazione alle iniziative culturali più significative nelle sedi dei circoli. A riguardo, buona parte delle risorse regionali saranno predisposte proprio per i Progetti Regionali che si presenteranno anche a bando. Diversi Progetti 2011 sono stati approvati e verranno portati avanti dalla FASI perfino in un coinvolgimento con le Federazioni all’estero. In particolare, per la ripresa delle associazioni sarde in Francia, un prospetto implicherà l’Italia con la Federazione francese guidata da Francesco Laconi in una serie articolata d’iniziative considerevoli da dipanare oltralpe ed in specifico criterio altresì a Parigi per dar nuova linfa allo storico circolo della capitale francese, ultimamente dismesso. Ulteriori Progetti approvati rimireranno la promozione della Sardegna attraverso la sensibilizzazione della tematica sempre molto calda dei trasporti da e per l’isola; la conoscenza e la divulgazione del canto a tenore con il coinvolgimento delle Circoscrizioni nella organizzazione di concerti, conferenze e convegni; il dialogo con l’ISRE di Nuoro per la valorizzazione della figura di Grazia Deledda e un concorso nazionale indirizzato ai giovani dei figli degli emigrati sulla cultura sarda che porterà ad un tour storico-archeologico per 25 giovani partecipanti. Insomma, ancora un anno in cui la FASI sarà vigente dove ci sarà l’occasione di sviluppare eccezionalmente il ruolo della Sardegna in tutte le sue positive sfaccettature: e lo farà anche implicando i giovani e le donne che condurranno proposte mirate nell’ottimizzazione dei progetti prospettati.  In conclusione, diviene solenne il passaggio di consegne da Filippo Soggiu a Tonino Mulas nella coordinazione del settore trasporti. Soggiu, Presidente Emerito FASI, lascia dopo 30 anni di grande impegno che ha permesso all’emigrazione sarda di accaparrarsi sorprendenti riconoscimenti da parte dei vettori del trasporto, come la Corsia Preferenziale della Tirrenia, con un pacchetto di posti riservati ogni anno ai soci dei circoli e alle varie convenzioni private con i vettori del trasporto aereo.  Ragguagliati i risultati lusinghieri ottenuti nel 2011 dal Centro Servizi FASI – Eurotarget Viaggi dove il fatturato nella bigliettazione è cresciuto del 40%.

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40 commenti

  1. Massimiliano Perlato (responsabile Tottus in Pari)

    Volevo esprimere il mio pensiero, senza entrare in inutili polemiche, per quanto asserito dalla Presidenza FASI in occasione del Direttivo Nazionale che si è svolto a Milano il 18 marzo.
    In riferimento alla problematica della tematica sull’informazione, mi permetto di prendere le distanze dall’invito fatto ai Presidenti dei 70 circoli sardi presenti di mandare i loro comunicati sulle attività svolte o da svolgere all’Unione Sarda ed in particolare alla referente che si occupa della pagina online “I sardi nel mondo”.
    Non voglio esprimere giudizi sulla qualità della pagina online dedicata agli emigrati sardi (ognuno ha la possibilità di giudicare da solo), ma contesto questo continuo prostrarsi dei dirigenti FASI di fronte all’onnipotenza del quotidiano e alla presunta visibilità che questo potrebbe dare, pur ricevendo in cambio in tutti questi anni da chi la gestisce, scarsa professionalità e grande disprezzo nei confronti di coloro che si prodigano quotidianamente per portare avanti le attività culturali nei circoli.
    Occupandomi a mia volta da ben 15 anni dell’informazione che riguarda l’emigrazione sarda con Tottus in Pari, mi sono sentito in dovere di esprimere questi giudizi perché sono consapevole di cosa voglia dire invece, cercare di garantire un prodotto continuo come quello offerto da Tottus in Pari, magari non Professionale come quello dell’Unione Sarda ONLINE (importante sottolineare ONLINE), ma comunque fatto di grande passione e amore per l’attività pubblicistica.
    La FASI ancora una volta dimentica che ci sono tante piccole realtà locali e diocesane in Sardegna, che da anni e con costanza, si occupa di emigrazione sarda.
    Sentendomi colpito nel profondo da questa tematica, se necessario, sono pronto sin da oggi a chiudere TOTTUS IN PARI dopo 15 anni.

  2. Massimo Lavena (Ladispoli)

    ed invece, caro massimiliano, saremo Noi che da anni seguiamo e leggiamo e usiamo e condividamo su Tottus In Pari a dare la risposta migliore e più idonea a questa ennesima manifestazione di distanza dalla realtà. Non fermarti, non fermiamoci. Tutta la mia collaborazione da subito!

  3. Angelo Curreli (Trieste)

    NO!! Massimiliano tu non devi essere pronto a chiudere, ma devi essere disponibile a continuare, in quanto hai fatto e sono sicuro continuerai a fare e dare, al mondo “dell’emigrazione” un grandissimo contributo culturale. Secondo me dovresti strutturarti, forse anche con l’aiuto della FASI… di una rivista cartacea da inviare ai nostri circoli.

  4. Adelasia Divona (Udine)

    Max, non ti curar di loro…ma guarda e passa

  5. Massimo Lavena (Ladispoli)

    la carta costa, il web è immediato. la forza e l’immediatezza di TiP è proprio la possibilità di relazionarsi senza facciate. almeno così la vedo io.

  6. Susanna Musanti

    Totalmente concorde con te. Per quanto riguarda il gesto di “spingere” l’Unione Sarda rispetto a La Nuova Sardegna secondo quotidiano della Sardegna (lasciamo da parte il free press che lascia il tempo che trova), ma primo nel nord, che ha …sempre dato spazio alle notizie riguardanti le iniziative di Cori, cantanti e gruppi Folk in giro per il Mondo ospiti dei vari Circoli Sardi. Potrei farti il paragone (gesto che non mi sembra anche poco leale, ma in questo caso opportuno) tra l’articolo proposto dall’Unione e quello della Nuova Sardegna sul Coro Ortobene di Nuoro a New York…..secondo punto ormai la notizia viaggia sul web, la carta stampata ha il suo “giro” ma è internet il vero mezzo di informazione soprattutto per chi vive fuori dalla Sardegna, quindi non mi sembra giusto “accantonare” mezzi come Tottus in pari. Con Affetto!

  7. Mai. Non chiudere. Tottus In pari è una finestra importante, e non solo per i sardi nel mondo. E la tua costanza, il tuo impegno e la tua professionalità non sono paragonabili a nulla. Tottus Impari è un punto di riferimento, e non solo per gli emigrati. E’ la nostra informazione, quella che ci restituisce una parte di identità che comu que ci viene tolta dall’informazione in generale. Resisti!

  8. Massimo Lavena (Ladispoli)

    e ci sono i settimanali diocesani che sono una vetrina di contatto importantissima con le realtà locali all’estero ed in Continente. e c’è Sardegna Quotidiano che è piccolo ma serve! e allora? no, certe cose si pagano, e l’assoluta sudditanza comunicativa a L’unione è retaggio di logiche passate e lontane dalla realtà.

  9. Elio Turis (Firenze)

    Caro Massimiliano…io continuo a fare quello che sino ad oggi ho fatto…..e ti invito a fare altrettanto….Comunque, io ci sono.

  10. Angelo Curreli (Trieste)

    Chiedi alla FASI di essere finanziato per lo splendido lavoro che fai.

  11. Massimo Lavena (Ladispoli)

    Credo che la questione sia da inserire nella non univoca manifestazione dei contenuti di Tottus in Pari: c’è spazio per tutti, anche per chi non è emigrante, per le esperienze di chi ha proposte, voglia di fare e parlare, non c’è solo il parlarsi addosso e , troppo spesso, piangersi addosso, ma c’è anch ela volontà di presentare la Sardegna ai sardi di fuori e la Sardegna che è fuori ai Sardi di dentro. non è cosa da poco….

  12. concordo. Hai tutto il mio sostegno Massimiliano. E dove posso, la mia collaborazione.

  13. Robertina Porceddu (La Spezia)

    NON MOLLARE…. I SARDI VERI SONO CON TE !!!!

  14. Massimo Lavena (Ladispoli)

    non penso ci si debba limitare alla sardità, se è vero che TiP è uno strumento utile proprio per il confronto. ecco perché fasi o non fasi, ciò che conta è che ci siano centu concas e centuberrittas che ci mettono la faccia con i loro scritti, le loro foto, i loro racconti. e, evangelicamente parlando, a volte la polvere va realmente scossa dai calzari.

  15. Maria Papalia (Vimodrone)

    Non ci provare Massimiliano Perlato, gli “intelligenti” sono al tuo fianco!

  16. Massimiliano Perlato

    Sono anni che ci battiamo per ottenere il giusto spazio nei quotidiani regionali sardi senza ottenere granchè semplicemente perché scrivendo dell’altra Sardegna non si vendono giornali e tanto meno si fanno abbonamenti. Il dialogo con l’Unione Sarda e la referente per l’emigrazione (non fatemi fare il nome) è stato negativo: siamo stati bistrattati, spesso insultati e presi in giro. Trattati con fastidio e presunzione.
    L’ultimo episodio riguarda proprio il caso del circolo di Vimodrone, che è stato trattato con supponenza e prepotenza. Eppure i vertici FASI invece di dire BASTA a tutto questo, continuano a dare credito a questa gente che con il giornalismo non c’entra nulla. Il mio è stato uno sfogo… e ringrazio tutti per l’affetto e il sostegno.

  17. Pino Todde (Peschiera Borromeo)

    No! Massimiliano, non chiudere. “Nos sardos emigraos e fintzas is atteros seus impare a tie” Sappi, che da quando ho conosciuto Tottus in Pari, ho appreso tante di quelle cose che trattano la nostra terra, ma tante altre ancora, sono quelle che devo imparare…quindi vai avanti e come ciricordava qualcuno “non ti fermar , ma guarda e passa”. Grazie Massimiliano.

  18. Un Ponte tra Sardegna e Veneto

    Noi siamo gli ultimi arrivati (non siamo affiliati alla Fasi) e, per quel che può servire, possiamo dire che faremo la nostra parte, così come faceva quel pettirosso con una goccia d’acqua nel becco, dirigendosi verso la foresta in fiamme. Massimiliano Perlato siamo con te. Chiudere Tottus in pari non avrebbe senso … sarebbe come dagli la vittoria a tavolino. Non mollare!

  19. uno sfogo leggittimo

  20. Maria Papalia (Vimodrone)

    Continua pure a sfogarti…e continua a fare questo tuo prezioso lavoro per tutti noi, grazie

  21. Giusy Porru (Parigi)

    Max che dici? Ma io aspetto che chiuda L’unione che è diventato illigilbile, ma quale professionale è da alcuni anni senza nessuna etica e rispetto per i lettori…hanno bisogno di noi per “risollevare” il giornale, spero che si sia capito, e che lo abbiano capito anche alla FASI. Non devi sentirti leso, fatti una risata sopra e avanti tutta TOTTUS in Pari 🙂

  22. Massimo Cossu (Alessandria)

    Comprendo pienamente ciò che vuoi esprimere e da componente dell’Esecutivo Nazionale ti posso dire che nessuno critica o sminuisce il Tuo lavoro che porti avanti con fatica e impegno; anzi, mi è parso di capire l’interesse a promuovere e divulgare il Tuo lavoro anche con l’ausilio di altre testate che,sotto gli occhi di tutti coloro che vi scrivono e leggono, possono meglio conoscere il lavoro della Federazione e dei Circoli da essa riconosciuti. Quindi non perderti d’animo ma sentiti parte attiva di questo grande progetto che rappresenti a pieno titolo e che nutre la stima di tanti. Con stima,

  23. Circolo "La Quercia" (Vimodrone)

    Come diceva una famosa canzone” grazie di esistere”, dovv’era quel giornale fino adesso, da quanto tempo non si occupava dei problemi dell’emigrazione, e poi sono certo che delle attività’ dei “circoletti” non sappiano cosa farsene si sentono tanto superiori. Vai Max non ti fermare proprio ora abbiamo bisogno di te per divulgare le nostre iniziative, noi ci saremo sempre.

  24. Beniamino Ghiani (Peschiera Borromeo)

    Max. Non puoi chiudere TIP, è diventato il nostro punto di riferimento per l’emigrazione. Non sapevo nemeno che L’Unione Sarda si occupasse di noi. Le nostre iniziative le continuiamo a mandare dove le abbiamo sempre mandate. E continuamo a leggere TIP con interesse.

  25. Istevene Pira

    caro papà max tu non chiudi niente a costo di andare e legarmi con una catena davanti al cancello della redazione ;-)…a parte questo non puoi e non devi anni di sacrifici buttarli per una minima cosa. forse si è ritenuto dare importanza al nome che al cognome ma vedrai che al momento buono avrai le tue soddisfazioni. dai max noi siamo con te forza.

  26. Valentina Lisci (Sanluri)

    Max Tottus In Pari merita una lunga e gloriosa vita! e ricordati che qualunque cosa ti serve io e l’Isola delle Janas siamo con te!!! un abbraccio! Avanti tutta!

  27. Stefano Tuveri

    Massimiliano, noi non ci conosciamo di persona, ma il tuo lavoro è una presenza quotidiana nelle mie letture via web. E questo accade anche sui monitor di tanti altri Sardi altrettanto sconosciuti. Ricordatene, quando qualche esigua minoranza di personaggi, che magari ostentano la loro pseudo-autorità, non sa dar valore al tuo lavoro. La realtà è che tu porti avanti un’informazione libera e di qualità, ben lontana dall’attività marchettara che svolgono certi giornaletti foraggiati coi soldi pubblici. Quella è tutta roba coniugata al passato, ignoriamola, noi che abbiamo la capacità e la pazienza per costruire il futuro. Grazie di cuore per tutto ciò che fai… perchè lo fai col cuore!

  28. Giovanni Deias (Pisa)

    Caro Massimiliano, continua con il tuo lavoro in Tottus in pari. é la nostra vera voce e bisogna far di tutto affinchè arrivi sempre e puntuale sui ns pc. una voce libera e democratica che da il giusto spazio a tutti. un caloroso abbraccio Gianni

  29. Tiziana Serra (Atzara)

    Avanti Max … qualcuno incassa soldi dalle notizie… diversamente noi si incassa sosddisfazione 🙂

  30. Piero Ledda (Parabiago)

    Continua con il tuo lavoro di informazione Max !!! Caro Massimiliano HO IL PIACERE DI INFORMARTI CHE IL CIRCOLO SU NURAGHE DI PARABIAGO A NOME DEL PRESIDENTE M. F. Pitzalis ESSENDO SODDISFATTA DEL TUO LAVORO TI AUGURA DI ANDARE AVANTI COSI’

  31. Tonella Bianchi (Lugano)

    Speriamo di no ! purtroppo è sempre colpa di questa politica stupida ” per non dire altro. dobbiamo metterci in testa che di noi emigrati non interessa a nessuno ( solo quando hanno bisogno di voti)

  32. Efisio Ghiani (Alessandria)

    Chi farebbe mai il Tuo prezioso, professionale e perche’ no amorevole lavoro di informazione. Chi darebbe voce, così come fai Tu, a tutta la nostra comunità sarda? Massimiliano, continua così e come hai detto, senza entrare in inutili polemiche, ad occuparTi a lungo dell’informazione che riguarda l’emigrazione sarda. Grazie

  33. Carlo Casula (Vimodrone)

    Come ho scritto qualche giorno fà sulla bacheca di facebook a Gianluca Medas, anche a te scrivo: non mollare mai, non mollare mai, non mollare mai!!!!!!!! fregatene dell’Ugnone, vai avanti e noi staremo sempre al tuo fianco.

  34. Paolo Essenziale (Milano)

    bravo max siamo in tanti a pensarla nello stesso modo e credo pronti a sostenerti.

  35. Valentina Usala (Tortona)

    tira dritto per la tua strada. i potenti vogliono fare i potenti, ma i più sono con te e tu sei un tutt’uno con loro: tottus in pari!

  36. Tonino Mulas (Presidente Onorario della F.A.S.I.)

    Non sono d’accordo. Ciò che conta sono i risultati. In questo caso per la FASI. Se fossi stato responsabile della comunicazione di un partito politico o di un’azienda non diresti così. Fra l’altro i giornalisti passano, i giornali restano. Ti assicuro che capricci e attacchi in questi anni ne ho visti tanti. Ho fatto l’ufficio stampa del festival nazionale dell’Unità: nel 1986 quando è venuto per la prima volta Gorbaciov in Italia, ho guidato 120 giornalisti accreditati. Ho seguito la crisi P2 al Corriere della Sera. Ho preparato il primo incontro di Occhetto con Formenton, amministratore della Mondadori. Ho portato 100 fra giornalisti e pubblcisti a Roma per la grande convention dell’informazione.
    Insomma, ne ho visto di tutti i colori. Mai snobbare uno strumento di comunicazione di massa.

  37. Massimiliano Perlato

    Allora lunga vita alla pagina de “i sardi nel mondo” dell’Unione Sarda online. EVVIVA!
    Immensa gratitudine a colei / coloro che gestiscono quello spazio con continuità e soprattutto
    con coerenza e apertura nei confronti di TUTTI coloro che mandano i loro contributi.

    che tristezza …

  38. Maria Olianas (Bologna)

    Caro Max,
    spesso mi lamento delle cose che non vanno bene e spesso ne ho parlato a lungo con te , fra le tante cose abominevoli che subiscono gli emigrati Tu mi vuoi chiudere proprio questa PERLA di giornale che con immenso piacere leggo tutte le mattine anche sul posto di lavoro durante la pausa e che riesce a darmi la carica per andare avanti lontana dalla mia terra? No Max questo non devi farlo, vai avanti guidato dalla tua serieta’ e coerenza che hai sempre dimostrato.
    TOTTUS In PARI… NON SI TOCCA… io sono con te.

  39. Pierangela Abis (Milano)

    Ciao Massimiliano, credo che il discorsocon l’Unione Sardo abbia a che fare solo ed eslusivamente con la visibilità. Come sai in Sardegna non sanno un bel niente di noi o meglio pochi e qualificati ci conoscono e gli altri hanno un grande ed ingiustificato pregiudizio. Quindi a maggior ragione penso inviare le attività dei circoli alll’Unione sarda …Online…(che io non conosco premetto) non è l’alternativa a Tottus in Paris che da anni ci segue, ci conosce e parla di noi in maniera qualificata e professionale e che deve continuare ad andare avanti senza neanche porsi il problema di altri giornali perchè in quanto ad informazione con contenuti importanti e ben precisi credo che non abbia concorrenti.

  40. Roberto Carboni (Bergamo)

    condivido in pieno le considerazione di Massimiliano relative all’Unione Sarda: l’edizione online gratuita. quindi disponibile alla maggior parte dei sardi non residenti in Sardegna, propone molto poco sulla Sardegna ed in versione non redazionale, senza foto. Sono una ‘manica’ di arroganti

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