L'AMORE CONQUISTA IL PUBBLICO DI "CANTI DALL'ORTOBENE" A NUORO: ANCORA UN SUCCESSO PER IL CORO ORTOBENE E I SUOI OSPITI


di Susanna Musanti

Le aspettative hanno trovato conferma in una serata sold out al Teatro Eliseo di Nuoro, dove il 10 Marzo si è svolta la Rassegna Canti dall’Ortobene, giunta alla IV edizione. L’appuntamento con la coralità organizzato dall’Associazione Culturale Gruppo Folk Ortobene e puntigliosamente curato da Alessandro Catte, Direttore Artistico del coro Ortobene, ha registrato il tutto esaurito, con un pubblico attento, proveniente da ogni parte della Sardegna, come ha sottolineato Alessandro Catte nei saluti a fine serata.

Il quarto appuntamento, segue in ordine di tempo quella del 2009, quando sul palco dell’Eliseo si esibirono gli otto cori di scuola Nuorese (Coro di Nuoro, Coro Barbagia, Coro Amici del Folklore, Coro Canarjos, Coro Grazia Deledda, Coro Nugoresu, Coro Nugoro Amada e naturalmente i padroni di casa del Coro Ortobene), con il tema Storia della coralità di ispirazione popolare di scuola Nuorese, l’incontro con I Crodaioli di Bepi de Marzi nel 2010 ed infine l’ultima nel 2011, dedicata al poeta nuorese Ziu Franzischinu Satta nel decennale della sua scomparsa, con la partecipazione del coro Femminile Ilune di Dorgali e del cantante nuorese Piero Marras.
Il tema scelto per quest’anno è stato ”l’Amore nei canti della nostra terra” il sentimento d’amore nelle varie forme che lo caratterizzano, ovvero da quello per la propria donna a quello per la terra madre, passando per la musica ed il canto corale.

 

Il Coro Ortobene, il Coro di Nuoro e il Coro Montesantu di Baunei hanno espresso in canto e musica il tema, mentre le introduzioni sono state curate dallo scrittore nuorese Marcello Fois. …ca t’amo forte t’amo t’amo t’amo è stato il tema affrontato da un febbricitante Fois, che non ha voluto mancare alla serata “Solo nelle cose che si amano, riesci a coglierne i difetti” ha sottolineato “la parola amore si spreca e adesso dura di meno”.

Pro te eseguita dal Coro Ortobene diretto dal M° Alessandro Catte, Serenada proposta dal coro Montesantu diretto dal M° Giampriamo Incollu e Adios a Nugoro del Coro di Nuoro diretto dal M° Gin Paolo Mele Corriga hanno chiuso musicalmente la prima sfumatura del tema dell’amore.

 

…ti leo in coa e canto a duru duru è stato affidato all’analisi dell’antropologo Bachisio Bandinu. “Duru duru, il senso è tutto nel suono della parola. Una musicalità nell’ascolto dei suoni infantili”. Bandinu pone l’accento sull’amore per il bambino e propone il quesito “c’è qualcosa di più sacro della nascita?”. Quel canto che accompagna la vita infantile, quel senso di protezione che il neonato coglie nelle braccia della sua mamma, con la quale instaura un rapporto fin dalla sua gestazione. “Il bambino ha bisogno del canto per essere difeso”, ma ricorda anche che “non c’è festa senza sacrificio” e che quel “duru duru e anninnia deve tornare in ospedale, cantato dalle infermiere, fin dalle prime ore dalla nascita”.

A duruseddu del Coro Ortobene, A duru duru sa pippia del Coro Montesantu e Ninna nanna de Antoni Istene a chiusura di questo spaccato del tema dell’amore per un figlio.

 

…Maria, mama ‘e Deus….mama de su chelu e se sa terra… è stato argomentato dal sacerdote e giornalista Francesco Mariani: l’amore per la Madonna e l’amore per la natura”. Don Mariani ha preso spunto da un dato statistico “in Sardegna ci sono 350 Chiese dedicate alla Madonna, ecco perché la Madonna è la mamma dei Sardi”, per poi analizzare come la parola amore pur essendo un unico sentimento, può essere espresso in modo differente per la fidanzata, per la moglie e per la mamma. “per ogni mamma tutti i figli sono innocenti”.

Est una notte ‘e luna del Coro Ortobene, Montesantu del Coro Montesantu e Ave Maria del Coro di Nuoro hanno chiuso il tema, tra sentimento e religione.

 

….e canto ustinau sos benes chi in coro hapo semper bramau è stato il tema affrontato dai direttori dei tre cori, Alessandro Catte, Gian Paolo Mele Corriga e Giampriamo Incollu, l’amore per il canto corale, seguito dalle rispettive esibizioni: Sa Nugoresa del Coro Ortobene, Ballu ‘e schina del Coro Montesantu, mentre Gian Paolo Mele ha proposto un fuori programma, sostituendo Su Castanzeri con un brano inedito dedicato a Nuoro….Torramus a Nugoro, bidda mea canta il Coro di Nuoro.

 

Come da tradizione l’assegnazione del Premio Ortobene rimane un mistero fino all’ultimo momento. Fin dalle prime parole della motivazione lette sul palco da Alessandro Catte, interrotto più volte dagli applausi, il pubblico ha capito che il riconoscimento è stato attribuito ad un emozionato M° Gian Paolo Mele Corriga.  

Il trofeo di quest’anno, come i precedenti è stato un’ opera dell’artista nuorese Pietro Costa, che ha realizzato anche i dipinti, con i quali sono stati omaggiati i vari ospiti.

 

La serata si è chiusa con i tre cori uniti sul palco, per cantare assieme Adios Nugoro Amada. L’appuntamento con Canti dall’Ortobene è per la prossima edizione, con lo stesso calore che l’ha contraddistinta in queste quattro edizione, lo stesso apprezzamento del pubblico e la stessa professionalità e scrupolosità dell’organizzazione.

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2 commenti

  1. Susanna Musanti

    Grazie infinite, un abbraccio spero che il ricordo di Alessandro Catte e il Coro Ortobene e naturalmente mio ti sia arrivato….

  2. Gian Paolo Mele Corriga

    Il canto corale è, di una collettività , l’espressione che con più compiutezza sostanzia il modo di porgere all’ascoltatore i segni dei beni di radice, i colori vivi di un etnìa. Noi Sardi siamo fieri della nostra tradizione,sempre viva perchè ogni generazione ha contribuito a rimpolpare ,a dare nuova linfa a cose più antiche,in una evolutiva dinamica comunque rispettosa de : SOS SINZOS… le orme che troviamo sempre nitide nelle nostre ANDALAS ,le strade del tempo. ma… a bellu kin sos jocos, cauti! sperimentare è bene ma ,il profumo delle cose passate deve sempre essere presente ,…insomma per giocarla chiara…essere conoscitori e titolati del vasto mare della musica, nelle sue varie sfacetature non vuol dire poter comunque cimentarsi nel campo della tradizione popolare ,se non si ha conoscenza , rispetto per usi tradizioni, dei propri beni di radice. Amen Gian Paolo Mele Corriga Nuoro Vicolo Giuseppe Giusti 5 tel 3208628334 –

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