INIZIATIVA AL CIRCOLO "GIUSEPPE DESSI'" DI VERCELLI CON LA PRESENTAZIONE DEL ROMANZO POPOLARE SARDO-PIEMONTESE "PETALIE"

da sinistra: Maria Antonietta Macciocu, Dino Musa, Donatella Moreschi


di Dino Musa

Il 3 marzo 2012, nell’ambito delle iniziative per la Festa della donna, il Circolo Culturale Sardo “Giuseppe Dessì”, in collaborazione con la Pro Loco di Costantana (Vc), ha organizzato la presentazione  del libro “Petalie. Romanzo Popolare sardo-piemontese”. L’incontro si è svolto presso il cinema parrocchiale di Costanzana, alla presenza delle autrici Maria Antonietta Macciocu e Donatella Moreschi, del coordinatore della Pro Loco Sandro Buffardi, delle giornaliste Mariella Massa della testata “La Sesia” e Chiara Bellardone di “Notizia Oggi”, nonché del Presidente del Circolo dei Sardi di Vercelli Dino Musa. Ha aperto l’incontro Dino Musa, dando la notizia appena arrivata da Al Jazeera della liberazione di Rossella Urru: certezza non ancora, in questo momento, confermata, ma comunque in grado di strappare ai presenti un lungo e commosso applauso. Musa ha poi ricordato il lungo sodalizio con Costantana che dura da parecchi anni, fin dal raduno nazionale dei bersaglieri a Vercelli e l’importanza di presentare un libro come “Petalie” che accomuna la Sardegna e il Piemonte, attraverso la storia privata di sarde e piemontesi che non può prescindere dalla grande storia collettiva. Elemento che le autrici hanno poi messo in evidenza, sottolineando come il libro serva anche a sfatare il luogo comune di una Sardegna sempre fuori dalla Storia: bastano gli esempi delle morti di Buggerru, che nel 1904 provocarono il primo sciopero generale nazionale e soprattutto la Resistenza, che già il 12 settembre 1943 vide La Maddalena opporsi ai tedeschi che ne volevano fare quartier generale per uno sbarco in Corsica, nonché il grande ruolo svolto dai sardi a Roma durante l’occupazione tedesca (Siglienti,Berlinguer,Lussu,via Rasella, morti delle Ardeatine). Molti gli interventi per chiedere come sia stato possibile scrivere a quattro mani, in che modo si saldasse il rapporto tra le varie generazioni di donne, quali fossero le fonti per la descrizione delle sezioni di partito negli anni 50’. Le autrici hanno letto dei passi che riguardano l’evoluzione della morale e del costume femminile fino ai giorni nostri.

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