IL PROGETTO F.A.S.I. "PROFUMI E SAPORI DEI VINI DI SARDEGNA": SERATA ENOGASTRONOMICA AL CIRCOLO A.M.I.S. DI CINISELLO BALSAMO

la serata di degustazione dei vini sardi a Cinisello Balsamo nell'hinterland milanese


di Massimiliano Perlato

Un viaggio inconsueto attraverso la tipicità dei vigneti in Sardegna nell’ultimo appuntamento culturale 2011 del circolo degli emigrati sardi “A.M.I.S. – Emilio Lussu” a Cinisello Balsamo, quando la sera del 30 dicembre  si è svolta la manifestazione di promozione enogastronomica dell’isola. L’appuntamento rientra nell’ambito del Progetto della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia “Profumi e sapori dei vini di Sardegna” che nel 2011 ha avuto il privilegio di portare in Continente in svariate realtà locali, le propositive presentazioni dell’enologia isolana. La serata nel salone del sodalizio di Cinisello Balsamo, è stata introdotta dal vice Presidente della F.A.S.I. Antonello Argiolas e dal Presidente del circolo A.M.I.S. Carla Cividini. Le degustazioni e la decantazione dei prodotti erano a cura del dottor Bruno Ferrari dell’Associazione Italiana Sommelier. Ferrari ha trattenuto i numerosi partecipanti incensando la storia dei vini in Sardegna che vanta una tradizione vitivinicola millenaria di grande pregio, percorrendo le tecniche di produzione e le caratteristiche dei terreni dove questi vini sono nati.

Ferrari ha approfondito l’aspetto numerico che hanno portato la produzione dell’isola in questi ultimi decenni ad una crescita costante, seppur in quantità limitata rispetto alla produzione nazionale. E questo – aggiunge il Sommelier – è il motivo per cui i vini di Sardegna sono di qualità.

In Sardegna si procreano all’anno circa 582mila ettolitri di vini, di cui ben 161mila sono D.O.P.  Nell’isola si hanno due vini D.O.C.G. (il Vermentino di Gallura bianco e il Vermentino di Gallura Superiore bianco prodotti entrambi nelle province di Sassari e Nuoro) e ben 19 vini a Denominazione di Origine Controllata che interessano le varie zone dell’isola. La produzione dei vini in Sardegna divisa in zone: si ha il Vermentino nella zona di Sassari, il Cannonau nell’entroterra nuorese, il Carignano nel Sulcis Iglesiente che copre la zona sud dell’isola e la Vernaccia nell’oristanese. Sono ben 31.800 gli ettari di campagna dedicati alle vite. Nel corso della serata al circolo A.M.I.S. sono state assaggiate proprio le principali espressioni vinicole dell’isola, che Ferrari ha sapientemente governato, con armoniose movenze da direttore d’orchestra, illustrando le peculiarità di ogni vino: dall’esame visivo (composto dalla limpidezza, dal colore alla consistenza del prodotto), alla capacità di comprendere se lo stesso perviene all’equilibrio fra due parametri fondamentali (ovvero la morbidezza e la durezza) che fà si che un vino sia di qualità. I vini proposti ai commensali sono stati il Vermentino, nella fattispecie il “Fontanaliras” della Cantina di Monti, dove i terreni di produzione della vite hanno la caratteristica unica di presentarsi calcarei dolomitici arricchiti di ferro. Un vino di color giallo paglierino con riflessi verdolini, dal profumo specifico intenso e gradevole che si presenta al palato secco, sapido, fresco, acidulo con un leggero retrogusto amarognolo. Poi è stata la volta del Cannonau di Jerzu. Le coltivazioni di questo vino vanno dalle zone costiere all’entroterra nuorese sino all’Ogliastra. E’ il vino per eccellenza più conosciuto della Sardegna. Il Sommelier Ferrari ne ha menzionato le origini (si dice che giunga dalla Spagna) sino a farlo divenire il vino più antico del Mediterraneo. Il vino della zona sud della Sardegna degustato nell’hinterland milanese è stato il Carigliano del Sulcis “Rocca Rubbia” della Cantina di Santadi. Un vino da pasto che è attualmente inserito nelle carte dei vini dei più famosi ristoranti di Tokyo, New York e Sidney. Nasce nelle zone collinari del cagliaritano ed ha i requisiti di esser color rubino, dall’odore gradevolmente intenso e dal sapore asciutto, sapido e armonico. Conclusione con l’accompagnamento dei dolci tipici sardi offerti dal circolo A.M.I.S. ai partecipanti con la Vernaccia di Oristano della Cantina Sociale Rimedio. E’ un vino da dolce dalla produzione limitata ma dalla grandissima tradizione e dal pregio inestimabile. Le caratteristiche elencate da Bruno Ferrari propongono un vino dal color dorato ambrato, dal profumo delicato alcolico con sfumature di fior di mandorlo e dal sapore fine, sottile, caldo con un leggero retrogusto dolciastro.

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4 commenti

  1. Alexandra Porcu (Berlino)

    Ciao Massimo, ecco un piccolo contributo. ho visto la tua intervista televisiva su tottus in pari di sardegna nel mondo… e mi ha motivato di mandarti questo… magari potresti guardare se ci sono degli errori teutonici 😉
    un felice anno nuovo e un caloroso saluto da berlino

  2. Carlo Casula (Vimodrone)

    Una bellissima serata, anche se per l’ennesima volta la carenza di qualche giovane e di qualche presidente l’ha fatta da protagonista. Forza Paris!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  3. Gianpiero Fenu (Vimodrone)

    Complimenti ottima manifestazione sicuramente da riproporre in futuro.

  4. Dino Musa (Vercelli)

    Carissimo Massimiliano,
    se non disturbo, e se me le puoi dare, avrei da chiederti alcune cose riguardo la serata di degustazioni vini
    organizzata dal vostro circolo.
    Stiamo mettendo a punto un master of food-Vino I° livello con la condotta slow food di vercelli e a fine di
    predetto master è previsto, prima della visita in una cantina in Piemonte, una presentazione-degustazione
    di vini sardi. Se i costi sono sostenibili, mi piacerebbe coinvolgere il sommelier Bruno Ferrari; mi potresti
    dare delucidazioni in merito a quanto da lui presentato nella serata,come posso contattarlo, ecc,ecc?
    Ti ringrazio per quello che puoi fare.

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