SOLIDARIETA' PER KATIA DEFRAIA: GIORNATA DEDICATA A LEI AL CIRCOLO "SU NURAGHE" DI ALESSANDRIA

Katia Defraia


di Massimo Cossu

Si è svolta domenica 18 dicembre la giornata di solidarietà per Katia. Un gruppo di giovani donne e di uomini generosi hanno voluto organizzare, condividere, ricevere e donare un pò di umanità e ad aiutare a capire quanto sia difficile alle volte, sentirsi parte attiva all’interno di una struttura come i nostri circoli. Alessandria, come altre strutture, gode della generosità di uomini e di donne che in silenzio, senza chiedere nulla a nessuno, si distinguono per affetto e devozione ai bisogni di chi cerca aiuto. Ed è cosa difficile aiutare gli altri anche se pensiamo che nessuno ha bisogno del nostro sostegno, delle nostre parole, della nostra spalla. Perchè aiutare gli altri, in fondo, altro non è altro che dare una parte migliore di noi a chi ne ha bisogno e la cerca; scruta attraverso quella manifestazione di affetto e di attenzione, di non ricordare malintesi o malumori atti a perdere solo tempo.  E l’attività dei circoli dev’essere anche questa: coadiuvare le risorse unendo sinergie positive e metterle a disposizione di altri, sia soci, amici e chi, come la giovane Katia, cerca anche solo un sorriso, una parola, un gesto di attenzione. Si deve pensare oltre che a se stessi come parte attiva, anche agli altri che magari hanno contribuito e che sono lì, presenti a raccontarci la vita con i loro occhi. Si deve lavorare oltre che al presente delle nostre strutture, anche al futuro e ai nuovi figli che le governeranno. Collegata dalla Sardegna via Skipe, nello schermo piatto calato dall’alto in sala, Katia è riuscita a donarci quella presenza, se pur virtuale ma tanto presente, che l’emozione che plasma i sentimenti tanto attesi. Nel silenzio della sua immagine, Katia, ha solo accennato qualche parola, quasi a volerci dire: “ci sono, sono qua anche io con voi…” e mentre le oranizzatrici della giornata di solidarietà hanno riportato il saluto e la solidarietà di tutti i presenti. Katia è lì, con noi, attenta e generosa nel suo sguardo morbido; ascolta i nostri silenzi e le parole del Presidente, Efisio Ghiani, che a nome di tutti, controllando la propria emozione, riporta un messaggio chiaro e sincero: “Katia, questa è una giornata per Te, per noi tutti e nel segno della generosità”. Nessuno parla, tutti rimangono timidi a guardarsi negli occhi e a cercare qualche parola che possa essere di stacco per riempire quel silenzio istantaneo che davvero non ci si aspettava. Quel silenzio che ha un altro e alto nome: emozione. E chi ha parole davanti alle emozioni? E quali sono? Parole ed emozioni si fermano alla fine in una bellissima poesia scritta in sardo da un nostro socio, Chicco Pinna, a simboleggiare la cruda realtà artistica che ogni uomo e ogni donna deve affrontare nella vita. La lotta per il “presente” segna una speranza Viva per il domani. Dice:

 

Nois po su pane,
Tue po sa Vida,
in su disterru chircaus
sas isperas de… su crasa.
 
Noi per il pane,
Tu per la Vita,
nel migrare cerchiamo
le speranze… del domani.

 

E la speranza, come diceva un grande santo, Sant’Agostino, ha due particolarità: una è lo sdegno per le cose che non vanno, e l’altra il coraggio per poterle cambiare. Mi auguro cara Katia, di cuore che almeno in parte siamo riusciti ad incoraggiare la tua speranza e confido, nella generosità dei lettori degli altri circoli Nazionali, a contribuire e ad abbattere lo sdegno dell’egoismo.

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2 commenti

  1. Maurizio Solinas (Verona)

    Cari amici,
    oggi al levare dei calici mi sono ricordato di tutti voi, in ogni bollicina ho visto un viso sorridente e così ho potuto augurarvi che l’anno a venire sia per ognuno di voi sereno e ricco d’ogni bene.
    Ricordando con rispetto chi in Sardegna ha un Natale meno allegro ho mandato questa letterina, un po’ ironica e pungente, a Babbo Cappellacci, per rendergli memoria dei suoi doveri.
    Caro “Babbo Cappellacci”,
    per Natale, ma mi basterebbe anche per la Befana, vorrei che tu mi portassi una “continuità territoriale” dignitosa, un prezzo del latte equo per i pastori, salvassi le aziende di Porto Vesme e dintorni, e perché no, anche qualche posto di lavoro per i disoccupati. Mi rendo conto che sono regali grossi, ma vedi di fare uno sforzo, se proprio non ce la fai chiedi una mano all’onnipotente San Silvio da Villa Certosa che con i suoi amici russi si era proposto, in campagna elettorale, di dare un aiuto. Sicuro che mi porterai questi doni ti abbraccio.
    Al di là delle battute, con un sentimento sincero Auguro anche a te un Buon Natale ed un Felice Nuovo Anno.

  2. Maria Olianas (Bologna)

    Caro Babbo Cappellacci, mi associo alle richieste di Maurizio chiedendo anche io un piccolo pensierino , visto che in agosto non mi sono potuta recare nel mio paesello Esterzili perche’ quando sono andata in agenzia per fare il biglietto lo stipendio di un mese non bastava a coprire la cifra richiesta chiedo a Lei che il biglietto per agosto 2012 mi venga recapitato a casa da parte della regione senza che io debba fare figure miserabili davanti agli impiegati dell’agenzia.
    Confidando nel suo buon cuore giungano a Lei e tutti i sardi i miei piu’ sinceri auguri di Buon Anno

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