LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO "IL VIAGGIO DELL'EMIGRANTE" DI PINUCCIO ENA AL CIRCOLO A.M.I.S. DI CINISELLO BALSAMO

l'autore del libro Pinuccio Ena è originario di Benetutti

l'autore del libro Pinuccio Ena è originario di Benetutti


di Massimiliano Perlato

Confronto davvero particolare, creatosi spontaneamente, al circolo AMIS di Cinisello Balsamo. L’occasione è stata la presentazione dell’ultimo libro di Pinuccio Ena, classe 1952 originario di Benetutti. Con il suo volume “Il viaggio dell’emigrante” ha voluto rastrellare le testimonianze di tantissimi emigrati quando ancora viveva in Sardegna, ad Olbia. Ena, che ora vive a Milano ed è operaio metalmeccanico in un paese della Brianza, è anche socio del sodalizio dell’hinterland milanese guidato da Carla Cividini. La storia raccontata nel breve romanzo, sono le vicissitudini dello zio “Mimmiu”, scomparso di recente, che partito da Benetutti, ha girato mezza Europa prima di approdare a Parma. E sulle sue testimonianze fondamentalmente Ena ha composto il racconto: l’esperienza in miniera in Germania, l’arrivo in continente, le sue poesie che raccontavano la nostalgia della Sardegna, la dura realtà dei sardi degli anni sessanta che nei paesi dell’entroterra facevano i contadini e i pastori. Ena, che è un emigrato atipico, essendo in Lombardia per ragioni di cuore, menziona non senza un pizzico di emozione, del periodo in cui era militare a Piacenza nel 1962 ed era spesso ospite dello zio nel parmense. “Resta con noi, qui c’è il lavoro” osava ripetergli Mimmiu. Ma per Pinuccio il richiamo della Sardegna era troppo forte. Complice anche la discriminazione psicologica subita nel periodo di leva – “era il periodo dei sequestri di persona in Sardegna e i sardi venivano additati tutti a sequestratori” – racconta con amarezza. Forse anche quel timore e quel senso di nausea razzistica aveva fatto si che l’ipotesi di trattenersi a Parma tramontasse. “Il viaggio dell’emigrante” scritto in italiano e in logudorese, racconta tuttociò: della forte emigrazione, dello spopolamento dei paesi e dalle ingiustizie che si subivano in quegli anni per trovare lavoro se non si era o raccomandati o appoggiati ad un partito politico. E’ la seconda opera letteraria di Ena, che già nel 2007 ha pubblicato il racconto breve “Brusiaroccos” sempre con la doppia interpretazione italiano – logudorese. Bellissima l’intuizione della Presidente Carla Cividini di far interagire gli intervenuti alla presentazione del libro per esporre la loro storia di emigrato. Così, dopo l’imbarazzo iniziale dei soci, ad uno ad uno, buona parte della platea sopraggiungeva al microfono per raccontare la propria storia, i propri sacrifici, la propria sofferenza interiore provata negli anni del distacco dalla terra natale. E si è creato un clima d’intensa complicità, un totale coinvolgimento, nel vedere persone anche di una certa età raccontare lo specifico tragitto esistenziale, vissuto 40 -50 anni fa, con una trasparenza e una concezione razionale degli avvenimenti, ancor viva nelle loro menti e nei loro occhi umidi di commozione.

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Un commento

  1. marina cocco (Benetutti, 16/09/1952)

    Salve Pinuccio, ho trovato per caso, cercando notizie storiche su Benetutti, questo articolo dove si commentava la presentazione di un tuo libro libro, complimenti.
    Non hai dimenticato la Sardegna, nonostante ormai ti si possa considerare più Milanese che Benetuttese .
    Mi ha incuriosito la classe 1952, poichè anch’io sono originaria di questo paese e sono nata nello stesso anno e come te sono andata via, sempre in Sardegna, però io a contrario di te ho la possibilità di ritronarci una volta ogni tanto.
    Ho una curiosità, non mi ricordo il tuo viso da piccolo, mi farebbe piacere se avessi la possbilità di inviarmi una foto delle scuole elementari, per sapere se siamo stati compagni di classe (preciso che sono rimasta a Benetutti fino al quarta elementare). la Mia mail: marinacocco@hotmail.it

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