TOTU PAGA TABEDDU!!! QUANDO I CONTI (DELLO STATO) NON TORNANO


di Ignazio Basile

Nelle montagne della Barbagia, in Sardegna,  si era dato alla macchia  un latitante di nome Tabeddu. Nei Paesi circostanti, quando qualcuno aveva dei conti di sangue da regolare, commetteva il crimine e poi spargeva la voce che era stato opera di Tabeddu. La Vox Populi, che non sbaglia mai, prese a commentare “Totu paga Tabeddu” (cioè, in senso ironico “Certo, è sempre  colpa di Tabeddu”). Sarà che sono avvocato per carattere e per mestiere; sarà perchè sono Sardo; sarà pure perché a pensar male si fa peccato, ma si azzecca, diceva qualcuno nella Prima Repubblica; sarà quel che sarà ma ogni volta che mi indicano un colpevole io guardo sempre da un’altra parte per vedere se riesco a scorgere il vero colpevole (nel 90% dei casi il vero colpevole si cela dietro un innocente). Da poco il Governo (bontà sua; ma è sempre meglio tardi che mai) ha scoperto che con la cultura in Italia si mangia e come! Perciò ha ripristinato i fondi per lo spettacolo stanziando 326 milioni di Euro variamente divisi nei diversi settori della cultura. E siccome ” ogni norma  che importi  nuovi o maggiori  spese deve indicare i mezzi per farvi fronte” (art. 81-ult. comma Costituzione) il Governo ha deciso di aumentare di 0,02 centesimi le accise (cioè le già pingui imposte indirette che vanno allo Stato su ogni litro di carburante alla pompa). Tutto il popolo italiano (o quasi) ha cominciato ad inveire contro la cultura, colpevole di far lievitare a dismisura il costo dei carburanti e di contribuire ad impoverire i poveri contribuenti per il mantenimento di inammissibili privilegi ecc. ecc.. Insomma il colpevole era lì, sul banco degli imputati, pronto per la condanna senza appello dell’indignazione popolare. Ma qualcuno ha cominciato a fare dei conti. E vi assicuro che i conti non tornano. Anche io ho fatto i miei conti . Salvo errori & omissioni, come diceva quel vecchi ragioniere, qui c’è qualcuno che sta facendo il furbo (senza far nomi).Ora in Italia si consumano ogni anno 73 milioni tonnellate di carburante. Siccome un litro di carburante pesa 0,750 kili, ne deriva che una  una  tonnellata di carburante si ricavano 1.333,33 litri di benzina. Se moltiplichiamo 1.333,33 per 73 milioni otteniamo un totale di litri 97.333.000.000 (arr. x difetto); moltiplichiamo ora per i 2 centesimi di aumento della benzina ed otteniamo la somma di € 1.946.660.000(diconsi un miliardo e novecentoquarantaseimilionieeseicentosessantamila euro). Domanda: ma se alla Cultura sono stati destinati 326 milioni di Euro, dove vanno a finire il miliardo e i seicento milioni e rotti che mancano all’appello? Ma non sarà che qualcuno ha trovato il modo di farci pagare i costi della guerra in Libia senza dircelo chiaramente? Anzi, puntando il dito contro l’ennesimo colpevole senza titolo?

Eh già! “Totu paga Tabeddu!”

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