"GLI ANGOLI REMOTI DEL PRESENTE": IL LIBRO DI STEFANO PIRODDI AL CIRCOLO "MONTANARU" DI UDINE

immagine della presentazione del libro al circolo "Montanaru" di Udine

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di Carmelo Spiga

Il Circolo Montanaru di Udine, alla presenza dell’autore è stato presentato il romanzo del giovane scrittore sardo Stefano Piroddi “Gli angoli remoti del presente”. Erano presenti molti soci del Circolo e come sempre in queste occasioni alla presentazione è seguito un animato dibattito con  molti e qualificati interventi .  La presentazione è stata curata dalla Consigliera Stefania  Enna che si è avvalsa anche del contributo di Cristina Benedetti, una nota e brava attrice udinese (di madre sarda), per leggere alcune pagine  significative del libro. Nella realtà grigia e depressa dei nostri giorni, irrompe un ragazzo venuto dal nulla. E’ Oscar Petri, cresciuto tra boschi, fiumi e montagne e con un’idea ben precisa su come cambiare il mondo, attraverso la potenza dell’Arte e della Poesia. Sfruttando l’immensa morbosa popolarità costruita dai media sul suo personaggio, Oscar dichiara guerra al nostro modello di civiltà e si mette a capo di una ribellione giovanile senza precedenti: un evento che spacca le famiglie, ridicolizza i media e la politica, spazza via certezze ritenute incrollabili. Sullo sfondo di questo cambiamento epocale, un altro ragazzo, Roberto Salinari, narra in prima persona la propria vicenda e quella dei suoi amici e nemici, alle prese con esperienze che cambieranno per sempre la loro vita e il loro rapporto con se stessi. Il dibattito si è incentrato sul rapporto dello scrittore sardo con la Sardegna, la sardità e in particolare l’uso della lingua sarda. Provocazioni alle quali Stefano Piroddi  non si è sottratto, dimostrando di avere le idee molto chiare sul ruolo dell’intellettuale e dell’intellettuale sardo in particolare in questo momento storico in cui la Sardegna sembra aver perso la bussola  e il senso dello sviluppo e delle proprie radici. Una rivoluzione culturale che parta dai giovani e che veda i giovani protagonisti nel volersi riappropriare del  loro futuro e che abbia come idee cardine un nuovo rapporto con la natura,  una riscoperta del proprio corpo e una nuova socialità incentrata sull’educazione per prendere coscienza della distruttività del consumismo. Questa vorrebbe essere la grande lezione della prima grande fatica del giovane e promettente romanziere sardo Stefano Piroddi.

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