L'UNIONE EUROPEA TOGLIE IL METANO ALLA SARDEGNA: NIENTE GASDOTTO DALL'ALGERIA


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Il Parlamento europeo ha votato a larga maggioranza una risoluzione che approva l’elenco delle priorità in materia di infrastrutture energetiche per i prossimi 20 anni. Elenco nel quale il metanodotto non figura. Un «taglio» non da poco. Nonostante l’Ue non faccia una vera e propria politica energetica (le scelte in materia rimangono pertinenza degli Stati) in base a quell’elenco Bruxelles decide quali sono le opere da cofinanziare. A sparire, insieme al Galsi, potrebbero dunque anche essere i 120 milioni che l’Europa aveva messo sul piatto per il progetto. A scorrere le 46 pagine del rapporto «Ue energia 2020», qualche cenno alla Sardegna c’è. In particolare il commissario europeo per l’Energia, Gunther Oettinger, mette l’isola nella zona dell’Europa sudoccidentale che avrà finanziamenti per creare interconnessioni che trasportino l’energia prodotta da impianti eolici, solari e idroelettrici verso il resto del continente. Energia pulita dunque (il celebre progetto Desertec, pannelli solari fotovoltaici nel deserto). Che sarà poi messa in rete con le piattaforme eoliche offshore nei mari del Nord e immagazzinata nelle centrali idroelettriche sulle Alpi e nei paesi nordici. Del gasdotto con l’Algeria però nessuna traccia. La commissione europea si è resa conto che il gasdotto con l’Algeria non serviva a favorire l’indipendenza energetica europea. Oltre la metà del gas era già stato acquistato dalla Gazprom. Il gas algerino finiva dunque per essere russo.

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Un commento

  1. Antonio Mercurio

    Si potrebbe avere un link (anche in lingua straniera) alla risoluzione visto che altrove si parla che il GALSI ha il finanziamento dell’European Energy Program Plan ( ed anche in questo caso niente fonte originale)
    Grazie in anticipo.

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