"SENSO, ESSENZE DI DONNE": VIAGGIO NEL MONDO DI CARMEN SALIS, IN ATTESA DELLA SUA PROSSIMA PUBBLICAZIONE

Carmen Salis nella foto di Gianfranco Meloni

Carmen Salis nella foto di Gianfranco Meloni


di Antonio Falda

Scrittrice, poetessa, fotografa, cantante, direttrice culturale de La Riflessione, piccola casa editrice di Cagliari ma soprattutto donna che vive l’arte del raccontare, respirando quotidianamente il profumo di racconti, romanzi, poesie,  innamorata del misterioso, affascinante, leggero fruscio del girar le pagine di un libro. Carmen Salis, cagliaritana di nascita, capoterrese di adozione,  racconta le sue storie e quelle degli altri, girando per l’Italia da una sala convegni a una libreria a una manifestazione culturale, presentando i libri dei suoi autori, quelli esordienti che pubblicano per la prima volta e quelli che hanno già assaporato l’emozione dell’opera prima, sempre con la stessa intensità, come fossero sue, quelle storie.

Da dove nasce la tua passione per la letteratura?

Nasce da bambina. Ero e sono curiosa di scoprire parole e mondi nuovi. Curiosa di visitare luoghi sconosciuti e magari inesistenti, di viaggiare attraverso i tempi e le emozioni di chi scrive.

Come si inizia a lavorare per una casa editrice?

Il mio percorso è stato guidato dal caso. Ho lavorato per anni come fotolitografa prima di diventare giornalista. Anni trascorsi in camera oscura e ad impaginare  libri. Poi ho cominciato a scrivere, e per caso e per fortuna così come è stato per la mia prima pubblicazione, il mio editore –  Davide Zedda – mi ha chiesto di lavorare per lui.

Davide Zedda, giovane editore cagliaritano ti ha voluta al suo fianco nella direzione della sua casa editrice. Quali sono gli elementi che principalmente influiscono nel  vostro lavoro?

Nel nostro lavoro, influiscono i rapporti umani che si instaurano quando si porta avanti un progetto in cui si crede fermamente con passione e professionalità.

Cosa significa per te leggere?

Conoscere, sapere, poter raccontare.

Qual’ è il libro che hai sul comodino?

“Donne che corrono coi lupi” di Clarissa Pinkola Estes. Ci rimarrà sempre, perché è un libro che mi dà emozioni diverse ogni volta che leggo.

Scorrendo i libri esposti negli scaffali di una libreria universale, quale tra essi ti sarebbe piaciuto proporre ad una presentazione e perché?

Tutti. Perché mi piacerebbe raccontare cosa mi è rimasto della loro lettura. Perché in ogni libro c’è un messaggio importante.

Cinque autori che vorresti domani mattina pubblicassero per “La Riflessione”?

Neruda, Baudelaire, Catullo, Montale, Pirandello e tanti altri. Cinque son pochi. Perché loro come tantissimi altri attraverso le parole hanno dato forma alla grazia, all’amore, ai sentimenti. Hanno vestito di parole mente e anima.

Il tuo lavoro ti porta a viaggiare continuamente, a conoscere tante persone e tante storie, sicuramente un “mestiere” gratificante, anche se altrettanto stressante. Come si concilia tutto questo con il tuo essere moglie e mamma di tre figli?

Si concilia con la pazienza e la collaborazione di un marito che mi segue e che comprende che mi piace farlo. Ogni presentazione la vivo come se fosse la mia.E quando l’autore è felice lo sono anche io.

Esce ai primi di dicembre la tua ultima fatica letteraria dal titolo “Senso, essenze di donne”,  cinque donne, cinque poetesse, ognuna di esse un senso diverso …

Sì. Questo lavoro mi sta a cuore in particolar modo. Ho cercato di dare una forma alla bellezza dell’essere femminile. L’ho fatto mettendo insieme la poesia delle donne. Cinque come i sensi. Diverse fra loro, ma unite dalla forze del canto del cuore.

Perché scrivere?

Perché non riesco a non farlo.

Il ritratto della tua casa editrice?

Diamo voce a chi chiede la parola.

Il tuo ritratto?

Ho un caratteraccio. In altre vite devo esser stata un gatto.

“Ho steso il cuore come un panno ad asciugare al sole. Il vento lo farà danzare, lo cullerà leggero in attesa di farlo addormentare. E solo quando, sarà libero e pulito, senza più timori, solo allora lo potrò indossare.” (da “Ti regalo il mio cuore” di Carmen Salis)

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2 commenti

  1. Carmen in questa foto sei bellissima,tu sei bravissima,le cose che scrivi sono bellissime,insoma sei fantastica.un bacio.

  2. Ricominciare ogni volta e non smettere mai di ricominciare. Perche’ i sogni che facevamo da bambine (crescere subito, trovare un lavoro, andare a vivere da sole, essere indipendenti, viaggiare, vivere, vivere, vivere) si sono avverati molte volte, sempre in modi diversi. Diciamo che se ce l’avessero detto una trentina d’anni fa, che oggi saremmo state qua cosi’, forse non ci sarebbe dispiaciuto troppo, all considered. Dopotutto, continuiamo a non smettere di ricominciare, no? Take care, take risk cugina.

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