"NERI DI PIOMBO" DI ERMENEGILDO ATZORI: LA MOSTRA AL PALAZZO REGIO DI CAGLIARI SINO AL 28 NOVEMBRE

Ermenegildo Atzori accanto ad una sua opera

Ermenegildo Atzori accanto ad una sua opera


di Antonio Falda

Piazza Palazzo a Cagliari, se chiudi gli occhi senti ancora il pestare degli zoccoli dei cavalli che trasportano nelle carrozze gli ospiti che questa sera animeranno il ricevimento del Viceré a Palazzo Regio. Quando sollevi le palpebre e riapri gli occhi sei all’interno del palazzo, tra i ritratti e gli sfarzosi, antichi addobbi. Poggiate sulle poltrone e i pregiati mobili che adornano le sale, le opere di un artista sardo, capoterrese, nato, così come il destino ha voluto dalle stesse mani, la stessa ostetrica che ha fatto nascere  un altro artista sardo, capoterrese anch’esso, Sergio Atzeni, che scriverà “Passavamo sulla terra leggeri” il romanzo più suggestivo e appassionante della letteratura sarda del dopoguerra. Gildo per gli amici, Ermenegildo Atzori per il resto del mondo. Appassionato, innamorato, provocatore, sperimentatore, studioso, musicista, attento archivista delle emozioni, timido, spavaldo, insolito, geniale, forse unico, questo è Gildo e  la sua arte. E poggiati tra gli antichi ritratti, le stoffe e i tendaggi d’epoca, le sue figure, immerse nello scuro mare di piombo fuso, pece e catrame, sughero, vetro e sabbia, emergono ancor più. Risaltano e prendono vita, passeggiando con i visitatori della mostra, prendendoli per mano come suggestivi piloti di macchine del tempo. Non ritratti inquietanti ma affascinanti personaggi senza età e senza dimora, metalliche presenze, vive. Che prendono forma quanto più si guardano, secondo le luci, l’angolazione, il tempo a disposizione, il desiderio di immaginare il giusto contorno, l’adeguato profilo del viso. Neri. Neri di piombo. Piombo fuso, che non si può ricomporre nel panetto originale, una volta squagliato e che assume la forma che gli concede il calore ed il bagliore della fiamma, anche se più volte modellato, rivisto e riconsiderato esso non tornerà mai come il suo primo istante di vita. Come noi, come l’uomo, che cercherà sempre di ripercorrere, perlomeno con la memoria, la sua nascita, il primo vagito, senza riuscire mai a ripeterne il naturale, spontaneo suono. Gildo per gli amici, che sono tanti e per gli altri, creerà ancora sogni e riflessioni, sulla tela, sul legno, scolpendo pietre dure, sarde, cocciute, caparbie, rocce, nere di piombo.

 

 

ERMENEGILDO ATZORI: NERI DI PIOMBO

PRESIDENZA PROVINCIA DI CAGLIARI

PALAZZO REGIO

PIAZZA PALAZZO CAGLIARI

 

Dal 23 ottobre al 28 novembre 2010

Tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 20.00

Sabato e domenica h 10.00 – 14.00 e 16.00 . 18.00

 

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *