IL BLOG DEGLI EMIGRATI SARDI! "TAG SARDEGNA" INTERVISTA MASSIMILIANO PERLATO DI "TOTTUS IN PARI"

Valentina e Massimiliano, gestiscono il blog di "Tottus in Pari". Nella foto, il giorno delle loro nozze

Valentina e Massimiliano, gestiscono il blog di "Tottus in Pari". Nella foto, il giorno delle loro nozze


di Giulia Madau  (www.tagsardegna.it)

Tottus in Pari (significa tutti insieme) nasce nel 1997 come periodico che parla di Sardegna, con un occhio di riguardo al mondo dell’emigrazione, nel 2009 è diventato un blog seguito da quasi centomila contatti in giro per il mondo. Il suo scopo è informare “con regolarità di uscita e con ampiezza di contenuti sulle attività dei circoli degli emigrati sardi sia dell’Italia continentale sia dei Paesi europei ed extraeuropei”. Ma quanti sono i sardi emigrati? Secondo wikipedia, che ripercorre brevemente la storia e i motivi del fenomeno, sono 500mila.  Invece sul sito EmigratiSardi si legge che dal 1958 ad 2002 l’emigrazione “ha interessato circa 700 mila individui, che rappresentano oltre il 40% del numero di abitanti dell’Isola censiti nel 2001”. Insomma i numeri di su disterru, questo il termine che in dialetto indica l’abbandono della propria terra, sono  molto alti. Tag Sardegna ha intervistato il coordinatore del blog Massimiliano Perlato che di sé racconta “sono figlio di mamma sarda, pubblicista con grande passione per il giornalismo. E ovviamente innamorato della Sardegna”. Massimiliano lavora a stretto contatto con tantissime persone che quotidianamente lo informano e gli fanno avere testimonianze scritte su eventi o questioni riguardanti i sardi all’estero che lui prontamente inserisce sul blog. “Per chi come me, vive la Sardegna con abnegazione e con un coinvolgimento quasi totale, è comunque appagante perché l’impegno quotidiano profuso per risaltarne le qualità, a conti fatti, dà molte soddisfazioni”. Riguardo al blog afferma “scrivere è la mia passione”. Le notizie che trovano risalto sulle pagine di Tottus in Parisono quelle che vedono impegnato il movimento della FASI“ (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia), ma non solo. I motivi che l’hanno spinto a trattare il tema emigrazione sono principalmente due. Il primo è spiegato nella frase riportata in alto. Il secondo è il fatto che oggi il mondo dell’emigrazione organizzato è molto propositivo. “I sardi che vivono al di là del Tirreno rappresentano una realtà unica e le associazioni di fatto, sono centri culturali e luoghi di promozione in tantissimi settori che riguardano la Sardegna: dal turismo all’artigianato”. Ci propone l’esempio del Circolo AMIS (Alleanza Milanese Immigrati Sardi) di Cinisello Balsamo, di cui lui è il segretario. “L’attività che il Direttivo propone è tanto intensa quanto estenuante. Conferenze, dibattiti, presentazioni di libri ma anche tante battaglie in riferimento alle problematiche dell’isola, come la continuità territoriale”. Il blogger afferma che il folclore è molto apprezzato, così come il teatro, infatti il circolo, nonostante esso stesso possegga un gruppo di ballo sardo e uno teatrale, si impegna ogni anno nel portare compagnie e gruppi dalla Sardegna. Sostiene, però, che la soddisfazione maggiore per un circolo sardo è l’avere 600 iscritti di cui circa 250 non sardi, ma  semplici simpatizzanti che hanno nel tempo imparato ad amare l’isola. “Persone che puntualmente, siamo riusciti a mandare a fare turismo in Sardegna, visto che uno dei servizi che il circolo mette a disposizione dei soci, è quello della bigliettazione”. Chiedo a Massimiliano di parlare di ciò che, secondo il suo parere, rende l’isola famosa. Risponde “l‘equazione Sardegna-Mare è la più semplice. Nel mondo è proprio conosciuta per questo”. “Purtroppo per poco altro… Niente sulla sua storia antica e le diverse influenze culturali che la rappresentano”. E aggiunge che l’isola dovrebbe puntare tutto sul turismo. Un turismo che non esista solo a luglio e agosto, ma anche nei periodi di bassa stagione. Secondo il blogger è fondamentale creare la destagionalizzazione in modo tale che si possano sfruttare le risorse sarde per almeno dieci mesi all’anno. “Penso al turismo degli stranieri fuori dal mese di agosto. Oppure agli anziani che potrebbero sfruttarla in autunno e primavera. O alle gite scolastiche”. Sostiene, inoltre, che è importante “la valorizzazione delle zone interne, ricche di storia e di luoghi che si possono contrapporre al mare, come le Barbagie”. Tutto ciò è per Massimiliano un problema prettamente legato al fattore dell’insularità, perciò è altrettanto rilevante “consentire a chi viene da fuori di non spendere cifre da capogiro”. L’amore che il blogger sardo ha per la Sardegna è testimoniata nel suo libro Occhi e Cuore al di là del mare, che raccoglie quanto argomentato in questi anni su Tottus in Pari. Il titolo rappresenta “l’isola in movimento attraverso lo sguardo del mondo dell’emigrazione. Non è la bellezza di una spiaggia o di un mare cristallino che rende la Sardegna piacevole. È l’affetto di chi la contempla e la ama”.

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2 commenti

  1. che bello vedere il mio nome sul tuo blog! sono veramente contenta! grazie…
    a presto!

  2. Finalmente una riconoscenza anche per loro, con il lavoraccio che fanno per noi
    sempre dietro le quinte, meritano almeno la copertina!
    Un grazie a Giulia Madau
    salutoni

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