Accordo fra Sardegna e Lombardia per lo scambio di esperienze su biomedicina e beni culturali

di Sabrina Schiesaro * (nella foto, Roberto Formigoni)

Firmato a Milano l’accordo di collaborazione tra le regioni Sardegna e Lombardia in materia di ricerca scientifica e innovazione tecnologica. Al Pirellone i governatori Ugo Cappellacci e Roberto Formigoni hanno siglato l’intesa per realizzare programmi congiunti, condividere sistemi di accreditamento dei centri di ricerca, confrontare e mettere in rete strumenti di supporto all’innovazione. Sette milioni di euro (due la Lombardia, cinque la Sardegna) sono il capitale messo a disposizione per raggiungere gli obiettivi nell’arco di tre anni. Questa è la durata dell’accordo, rinnovabile una sola volta. Saranno biotecnologia, ict (information and communication technology), beni culturali e biomedicine, con particolare riferimento a diagnostica e farmaceutica i settori in cui si svolgeranno le azioni congiunte. La finalità del progetto: favorire la presentazione di manifestazioni di interesse e progetti di ricerca da parte di università, enti, imprese e consorzi che aderiranno. Soddisfatto il presidente Cappellacci, accompagnato dall’assessore agli Affari generali Maria Paola Corona e da Giorgio La Spisa, assessore alla Programmazione e al bilancio: «Dobbiamo essere competitori a livello mondiale, creare i presupposti per fare sistema – ha detto il governatore -. Questo accordo è l’inizio di un percorso comune tra sardi che abitano in Lombardia e lombardi che investono in Sardegna. La collaborazione non nasce oggi – ha concluso – ma la Lombardia ha raggiunto traguardi straordinari e siamo orgogliosi di cooperare attraverso i nostri centri di ricerca». Per iniziare il lungo percorso che vedrà affiancarsi le due realtà geografiche, verrà creato un comitato di studio e di indirizzo che entro tre mesi predisporrà un programma di attività e in seguito ne verificherà i risultati. Dal punto di vista pratico, saranno due le aziende a gestire la parte telematica: Sardegna IT srl e Lombardia Informatica spa. Prossimamente l’assessore Corona sarà di nuovo a Milano per firmare l’accordo che renderà operative le due società: «La Sardegna in questo modo si candida ad essere regione d’Europa e non solo italiana. A livello di information technology – ha spiegato l’assessore Corona – potremo utilizzare lo scambio di esperienze con altri enti, come abbiamo già fatto con l’Emilia Romagna per il timbro digitale e prossimamente con la Sicilia a livello di personale dipendente».  Importante, per La Spisa, la valorizzazione del capitale umano di eccellenza attraverso la formazione e l’occupazione: «Poniamo la persona al centro della ricerca scientifica. La nostra regione ha sul proprio territorio alcuni centri molto importanti come il CRS4 (Center for Advanced Studies, Research and Development in Sardinia), eccellenza in materia di strumentazione e preparazione tecnica». Quali opportunità concrete per la Sardegna? «I lati positivi sono principalmente due – ha affermato La Spisa -: da un lato si moltiplicano le risorse perché le due regioni lavoreranno su progetti comuni, dall’altro ci "attacchiamo" al treno della Lombardia che in questi ultimi anni ha raggiunto traguardi importanti nel settore ricerca e innovazione». Nel presentare il protocollo d’intesa, il presidente della Lombardia Roberto Formigoni ha precisato l’alto valore delle future operazioni sardo-lombarde: «Dobbiamo lavorare insieme su temi essenziali per essere competitivi nel nostro Paese, e non solo a livello di regioni. I campi sono quelli della biotecnologica, biomedicina, per esempio, nell’ambito dei quali si potranno incentivare i trasferimenti di conoscenze dalle nostre università alle piccole e medie imprese del territorio». E per concludere, una nota di automerito: «Noi presidenti siamo i sostenitori dello sviluppo».

* Unione Sarda

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