Da New York a Nuoro: "l'investigazione dello spazio", le opere inedite di Costantino Nivola

di Andrea Massidda

 

Da New York alla Barbagia, passando per Milano e Parigi. E’ il viaggio dell’artista oranese Costantino Nivola, scomparso 21 anni fa, ma che virtualmente torna a «casa sua» grazie a una mostra dal titolo «L’investigazione dello spazio», in allestimento a Nuoro sino al 21 marzo negli spazi dell’ex Tribunale. Qualcosa di più, rispetto a quanto di bello è già raccolto nel museo di Orani a lui intitolato. L’esposizione di Nuoro, infatti, propone al pubblico una ventina di bozzetti, opere inedite mai presentate finora in Italia, in arrivo direttamente dal suo studio di Springs, tra cui la riproduzione del Monumento per Gramsci e la ricostruzione fedele della Cappella Corpus Christi. «Questa mostra è una sintesi dell’esistenza di Costantino Nivola che aggiunge un altro tassello importante allo studio di Nivola, intrapreso e promosso dalla Fondazione, con il sostegno fondamentale della Regione», ha spiegato Ugo Collu, presidente della Fondazione Nivola. Intanto entro un anno si concluderanno anche i lavori del Parco Nivola, a Orani, inaugurato lo scorso settembre con la realizzazione di ulteriori spazi espositivi per 700 metri quadrati, dove saranno ospitate tutte le opere grafiche e pittoriche dell’artista, oltre a servizi museali, biblioteca e giardino. Franco Pinna, sindaco di Orani, paese natio di Costantino Nivola, non ha dubbi: «Il Museo Nivola sarà uno tra i più belli del Mediterraneo e si candida a diventare un punto di riferimento della cultura internazionale. Promuovere la cultura, significa promuovere la conoscenza e valorizzare il territorio, il nostro patrimonio materiale ed immateriale, significa valorizzare noi stessi», ha detto l’assessore regionale alla Pubblica istruzione Maria Lucia Baire, illustrando alla stampa i contenuti della mostra. Contenuti che sono stati poi illustrati nel dettaglio da Ugo Collu: «Questa mostra – ha detto – aggiunge un altro tassello importante allo studio dell’artista intrapreso e promosso dalla Fondazione in questi 20 anni dalla sua morte. L’esposizione si riferisce in effetti non più a dei prodotti artistici settoriali come le sculture o i dipinti o le ceramiche, ma ad una attività complessa e globale che ha visto Costantino Nivola affiancare architetti di grande fama e misurarsi con loro alla pari in lavori impegnativi per lo più legati a commesse pubbliche, quasi sempre per l’a llestimento di spazi a uso civile di grande rilevanza e prestigio. «Tali lavori – ha aggiunto Collu – rappresentano l’attività meno conosciuta e forse meno valorizzata, anche perché non si materializza in un oggetto facilmente e immediatamente decifrabile». Secondo l’assessore Baire, il cosmopolitismo artistico di Costantino Nivola emerge in tutta la sua libertà espressiva in questa mostra che rende omaggio alla creatività. «Artista poliedrico e innovativo, Nivola è stato il portatore di un sentimento identitario che la Regione oggi vuole esaltare nel suo senso più profondo di riscoperta, recupero e salvaguardia del proprio patrimonio materiale ed immateriale», ha concluso Maria Lucia Baire.

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