Proposta per i circoli sardi: il recital del "Màkenes Teatro" sugli scritti di Sergio Atzeni

di Piero Murenu

La Compagnia

Il gruppo teatrale Màkenes Teatro, nasce ufficialmente nel 2008, dalla collaborazione tra giovani attori che lavorano normalmente con altre compagnie del panorama sardo e hanno studiato con Maestri del calibro di Zygmunt Molik, Yuri Alschitz, Nikolaj Karpov, Danio Manfredini, Domenico Polidoro, Roberto Mantovani, Alfonso Santagata, Rino Sudano, Serena Senigaglia, Michael Margotta (solo per citarne alcuni). L’impegno di Màkenes Teatro, è visto come la possibilità di realizzare produzioni libere da schemi e non strettamente legati alla logica del circuito delle produzioni. Negli ultimi due anni ha realizzato molteplici produzioni, andando in scena come compagnia in svariate occasioni ufficiali, tra cui l’unico evento teatrale ospitato tra gli eventi culturali, della città di Pula, nell’agosto 2008, con lo spettacolo "L’amore semiserio" nonché arrivando in finale al concorso Sardegna Teatro in. corto, con il corto "Marat". Il recital musicale "Racconti Kalaritani", presso il bastione di Saint Remy a Cagliari; il recital musicale di brani del libro "Si è fatto tardi", di Bepi Vigna, in seno alla presentazione del libro da parte dell’autore. Nel 2009 ha partecipato alla rassegna Travessias presso il Teatro Riverrun di Cagliari, con tre spettacoli: "Novecento" di Alessandro Baricco, "Racconti con colonna sonora" tratto dai racconti di Sergio Atzeni e "Campanile sera" di Achille campanile.

 

Lo spettacolo

« Ogni musica, evoca immagini, in chi ascolta. Le immagini non sono le stesse per tutti. Ognuno di noi ha, ovviamente, sue proprie immagini, che dipendono dalla singolarità della sua esistenza »

Sergio Atzeni

 

Nello spettacolo, sono narrati sei racconti provenienti da microcosmi degradati e da paesaggi marini o africani il cui sfondo rimane l’ispirazione costante di una chitarra con accordatura aperta e di strumenti musicali a percussione, suonati anche in maniera non convenzionale, in cui la musica è la costante che tiene unite le fila del pensiero espresso nelle parole. La scrittura di Atzeni è cruda ed elegante allo stesso tempo, con una sensibilità di fondo che scorre leggera fra le righe della memoria e che intreccia con il plot narrativo un fitto e multiforme tessuto umano che si muove in una Cagliari, che si presenta in maniera totalmente differente dallo stereotipo della piccola città di provincia con cui solitamente si presenta. Atzeni mostra il "nero" dell’antico capoluogo della Sardegna, le sue facce più nascoste e le ombre che si muovono furtive lungo i vicoli della città vecchia. Lo spettacolo vuol esser un omaggio al talento letterario di Sergio Atzeni. Il materiale grezzo e a volte incompiuto lasciatoci dall’autore, è rimestato fino a creare emozioni luoghi, personaggi e situazioni appena abbozzati nel testo, ma che con l’azione, la narrazione, e la musica, prendono forma e vita. Gli interpreti della performance, saranno il tramite tra il pubblico e i racconti, passando alternativamente dal ruolo di narratore al quello di musicista, guidando lo spettatore in un viaggio attraverso la crudezza e lo sporco di una città di provincia.

 

Durata

La durata della performance è di circa un’ora.

 

Esigenze tecniche

• Luci: 6 PC da 1000w su stativo da posizionare sul palco, con gelatine ambra e ghiaccio, con

mixer luci associato

• Tre sedie in legno senza braccioli

• Un leggio

• Due microfoni ad archetto

• Impianto audio idoneo alla location

 

Interpreti

• Piero Murenu: voce narrante, chitarra, percussioni

• Juri Orrù: voce narrante, chitarra, percussioni

• Ivan Saba: chitarra, percussioni

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Un commento

  1. Io ho visto questo spettacolo a cagliari il mese scorso.Non conoscevo il libro di Atzeni, ne la compagnia.Sono rimasta impressionata dal testo e soprattutto dallo spettacolo.Superconsigliato

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