Sabato 7 a Padova, la presentazione del libro di Mariangela Sedda "Oltremare"

ci riferisce Serafina Mascia

 

                         STORIA DI MIGRAZIONI E DI VITA

Sabato 7 Novembre ore 17.30

Sala del Romanino Musei Civici agli Eremitani – Piazza Eremitani,8- Padova

intervengono

Anna Milvia Boselli  Consigliera – Delegata alle Pari Opportunità  Comune Di Padova

Paolo Rosaspina  Presidente Circolo Culturale  Sardo "Eleonora .D’Arborea"

Sandra Secchi Olivieri    Professoressa di Storia Moderna Università di Padova

Silvia Failli        Professoressa di Educazione Interculturale Università Di Padova

Dibattito

Sarà Presente l’Autrice

Divise dall’emigrazione ma unite dalle lettere

"Oltremare" narra la storia di due giovani sorelle di Olai costrette alla separazione: una resta ad accudire l’anziana madre, l’altra emigra  in Argentina per raggiungere il marito e i fratelli . Ma il rapporto continua,si affida alla potenza della parola scritta, attraversa l’oceano nelle settanta lettere che compongono il romanzo "Oltremare" da cui emerge dapprima il dramma legato al distacco, poi la crescente ansia di sapere l’una dell’altra.   Attraverso la corrispondenza fra Grazia e Antonia passano storie lontane; piccoli episodi di vita privata che si intrecciano agli avvenimenti della storia collettiva.  Storia della Sardegna (ma non solo), dal 1913 al 1928, di cambiamenti sociali ed economici di grande e sofferta rilevanza.: le migrazioni verso il mondo, verso il Sudamerica, la prima grande guerra, il rientro dei reduci, l’avvento del fascismo.

"                                                                                                                                                                                  Argentina 20 maggio 1913

Carissime mamma e sorella Vengo a scrivervi e la mia mente non sa quale parola far uscire prima perchè tutte insieme vogliono volare alla nostra casa. Fanno trenta giorni che ho messo piede all’Argentina e quasi non ci credo di essere in questa parte di mondo. Solo la vista di Vincenzo nel porto mi ha fatto comprendere di essere arrivata e che il mio paese, madre e diffortunata sorella erano spariti per sempre.
Non sapete che cosa abbiamo passato, io, Caterina Ligios e Giovanna Porru, e gli altri paesani, ventitre giorni in mare, un purgatorio lungo come un inferno, tutto il giorno nel ponte del vapore come nella piazza della festa e non si sa quanta gente c’è. Alla partenza anche gli uomini piangevano lasciando Genova che era proprio l’ultimo pezzo della Patria e per le parole piene di sentimento che ci ha detto Bachisio Piras prima di scendere dal piroscafo. Benedetti i soldi che si ha preso per i biglietti e per tutto, senza accompagnarci lui da paese come saremmo giunti all’imbarco? Prima di lasciare la terra, un prete continentale ci ha confessato e comunicato come in punto di morte. Vicino ai cristiani c’era anche il bestiame e bestiame eravamo anche noi…."

                                                                                                                      OLTREMARE

Mariangela Sedda, originaria di Gavoi, vive a Cagliari.

Laureata in Filosofia ha insegnato per lunghi anni nella scuola media superiore. Collabora alle pagine culturali di varie riviste e quotidiani e con la RAI. E’autrice di racconti, testi teatrali, romanzi e saggi. Fra le sue opere ricordiamo: Una storia di ordinaria scrittura (Stampa Alternativa, 1992); Luigino e la statua del re in AA.VV., Magia telematica e altre fiabe (Mondadori, 1997); L’Esilio dei re (Condaghes 2000); Corrispondenze in AA.VV., Lingua madre sarda. Antologia di poeti e scrittori (ArtEuropa 2004).

Del 2009 Sos pizzinos po sa poesia(ed. La riflessione) e il romanzo Vincendo l’ombra (ed.il maestrale)

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Un commento

  1. Domitilla Mannu

    Ho letto e riletto il libro della professoressa Sedda, mi ha semplicemente affascinato ed anche intenerito il rapporto fra le due sorelle. Interessante anche perchè contiene testimonianze di un periodo storico che ci riguarda un pò tutti.Dopo la lettura del libro mi è rimasta una prepotente voglia di sapere altre notizie sulle due sorelle. Complimenti e grazie a Mariangela Sedda

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