Un documento del governo per "ripescare" la Sardegna: Autostrade del mare, rotta sull'isola

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La Sardegna entrerà nelle autostrade del mare. Un documento che ha per primo firmatario Mauro Pili, sottoscritto anche dai parlamentari Bruno Murgia, Settimo Nizzi, Carmelo Porcu e Paolo Vella, fa impegnare il governo ad inserire la Sardegna nella rete europea delle Autostrade del Mare. «Si tratta di un risultato importante, definito con il presidente Berlusconi e il ministro delle Politiche comunitarie », evidenzia Pili, «che consente di rimediare a una decisione del precedente governo, che aveva invece escluso la Sardegna dalle autostrade del mare. Due i percorsi indicati dai deputati sardi: una revisione europea e il bando relativo alle autostrade del mare del mediterraneo occidentale». Il deputato sardo aggiunge che «aver aperto la prospettiva delle autostrade del mare consentirà di estendere i vantaggi sul trasporto marittimo alle infrastrutture portuali sarde al fine di elevare la piastra logistica euro mediterranea della Sardegna a rango europeo». Mauro Pili ricorda che «le incentivazioni previste sono disciplinate da norme comunitarie e l’esclusione della Sardegna avrebbe provocato un ulteriore danno per la Sardegna. La decisione del governo di accogliere la nostra richiesta sancita con un voto della Camera dei Deputati», conclude Pili, «rappresenta una svolta importante per il trasporto merci in Sardegna riposizionando commercialmente l’isola al centro del Mediterraneo ». Nell’ordine del giorno approvato a Montecitorio si ricorda che nel 2001 il Libro bianco "La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte" ha introdotto il concetto di autostrade del mare, ossia servizi di trasporto di elevata qualità basati sul trasporto marittimo a corto raggio. Un’autostrada del mare è costituita da infrastrutture, impianti e servizi che interessano almeno due Stati membri. L’obiettivo è spostare quote significative di trasporto merci dalla strada al mare. «Il successo di questa iniziativa », si legge nell’ordine del giorno presentato da Pili, «contribuirà al conseguimento di due obiettivi fondamentali della politica europea in materia di trasporti, cioè ridurre la congestione sulle strade.

 

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