"Tottus in Pari" un cammino per parlare di emigrazione sarda: tantissimi amici, qualche nemico

di Valentina Telò, Massimiliano Perlato

Noi andremo avanti finché ci saranno gli stimoli giusti e soprattutto saremo sorretti dall’entusiasmo. Anche perché crediamo in quel che si fà, nonostante il lavoro sia abbastanza estenuante. Il nostro obiettivo, da sempre, è quello di dar "voce" alle informazioni delle attività dei circoli degli emigrati sardi in Italia e nel mondo. E’ così sin dal 1997, anno in cui TOTTUS IN PARI uscì con il suo numero UNO. A distanza di 12 anni, i numeri sono 250 con più di 2600 pagine che parlano di emigrazione. Questo è il nostro modo di fare "rete" con l’intento preciso di allargare a macchia d’olio in tutti i settori che si prodigano per l’informazione, le nostre notizie: dai giornali ad internet. Molte testate in questi anni anche grazie a questa redazione e ai principali collaboratori, hanno creato appositamente degli spazi per l’emigrazione sarda organizzata. Un segno tangibile di fiducia e di reciproco dialogo che, sinceramente, ci riempie d’orgoglio. TOTTUS IN PARI da un anno a questa parte è in internet con il blog http://www.tottusinpari.blog.tiscali.it/ e questo a qualcuno che  ha un proprio senso di onnipotenza, ha dato fastidio. E tanto visto il discredito che ci sta gettando addosso. Sui motivi sorvoliamo, anche se un idea ce la siamo fatta: ma non entriamo nel merito perché dovremmo prevaricare in sentimenti tipicamente isolani come l’invidia e la permalosità. Tant’è, noi andremo avanti per il momento, sempre con i piedi per terra e l’umiltà che ha sempre contraddistinto il nostro cammino, che è quello di lavorare ogni giorno per essere sempre aggiornati e dare aggiornamenti a chi ci accompagna. Ci piace l’idea di aver un seguito in giro per il mondo, con numerosi consensi dai tanti sardi che vivono l’emigrazione con i suoi pro e contro, ponderando con l’orgoglio dell’appartenenza ad un isola che tutti noi amiamo.

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4 commenti

  1. Ho letto.. ho letto. Caro Max, di che ti sorprendi? Dovresti saperlo, noi sardi siamo così… sempre pronti a muoverci per invidia. E poi quel sito? Davvero rappresenta noi emigrati sardi come dice il titolo o solo degli interessi personali politici? Fai altro, Max, fai altro.. non ne vale la pena sprecare tutto questo tempo per la Sardegna!

  2. Giusy Porru (Parigi)

    Carissimi Max, Valentina e Tottus in Pari

    mi dispiace leggere l’ultimo articolo dove evidentemente avete avuto qualche problema…e sinceramente non mi meraviglia! Ma per chi lavora con impegno e onestà, non deve curarsi delle invidie e dei nemici. L’attenzione e l’interesse di molte persone per i vostri articoli, giustificano ampiamente il vostro enorme impegno.

    Andare avanti sono le parole giuste! Augurandovi sempre un buon lavoro un’affettuoso saluto

    Giusy Porru P.S. parto tra due giorni in Sardegna e per quasi due mesi, vi ritrovero’ quindi a settembre

    con vero piacere!

  3. Cari Maximiliano e Valentina ,capisco bene cosa si sente essere bersaglio degli invidiosi, è dura perchè l’arma del invidioso è la diffamazione e la calunnia, però l’invidia altrui, deve servire di stimolo per fare ancora meglio. Ho conosciuto molti invidiosi, sardi e di altri origini (e sofferto la loro cattiveria e malvagità)quindi mi addolora leggere ovunque che invidia e permalosità è una carateristica dei sardi ,l’invidia non ha patria è una caratteristica di esseri meschini ,mediocri e superbi.

  4. Caro Pier, hai scritto “Caro Max, di che ti sorprendi? Dovresti saperlo, noi sardi siamo così… sempre pronti a muoverci per invidia. “perche scrivi “noi sardi”?tu sei cosi?? IO NO!!! ! e non perchè sia straterrestre !sono sarda finzas sas intragnas mias como miei genitori sardi che mi hanno educato con dei valori cristiani che sono i valori del popolo sardo, scrivi consigliando “Fai altro, Max, fai altro.. non ne vale la pena sprecare tutto questo tempo per la Sardegna!” Sai Pier anche mio figlio, tante volte mi ha detto “mamma basta perdere tempo, anni di vita e soldi per i circoli sardi, non vedi che non ne vale la pena? e me lo dice parecchio mio marito argentino che da 40 anni lavora a mio fianco, lo dice adesso con amarezza mio fratello che ha speso i migliori anni della sua vita e ci ha messo il suo benessere economico e la salute. Allora che faciamo Pier? abbassiamo le braccia e lasciamo il campo libero a furbi e arrampicatori e a personaggi travestiti di sardi che di sardi non hanno proprio nulla, anzi ci disprezzano? non so tu ma io, sarò prenuragica testarda e non ci stò.

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