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Giuseppe Porcu, il giovane poeta di Irgoli, e Bruno Agus, di Gairo, saranno gli ambasciatori italiani al Festival de L’Imaginaire di Parigi, l’importante appuntamento con la cultura e la musica internazionale, che si tiene da 13 anni alla Maison des Cultures du Monde della capitale francese. Uno spazio dove converge un autentico melting pot di razze, culture, suoni e musica che per quasi un mese animeranno il cuore della capitale francese. I due apprezzati poeti improvvisatori sardi si sfideranno con le loro affilate ottave a metà del prossimo mese (sono previste due gare: la prima la sera del 14 marzo e un secondo appuntamento il pomeriggio successivo a l’Università 7 di Parigi) di fronte ad un pubblico colto e proveniente dalle varie parti del pianeta, molto curioso di assistere ad un espressione culturale ed artistica che in Sardegna resiste, seppure tra tante difficoltà, e continua ad attairare un pubblico appassionato. Una novità assoluta dovrebbe essere rappresentata dalla possibilità per gli spettatori di conoscere e apprezzare in maniera simultanea lo svolgimento della gara poetica grazie ad sistema computerizzato capace di tradurre in più lingue le argomentazioni della contesa verbale, che chiaramente si svolge in sardo lugudorese. Il Festival del’Imaginaire è una rassegna musicale, fondata dal tunisimo e vero motore del festival Chérif Khaznadar nel 1997. Si tratta di una delle più prestigiose iniziative mondiali dedicate alle musiche tradizionali che anche quest’anno ospiterà espressioni provenienti dai quattro continenti. Un termine di paragone con l’Italia può essere "Musica dei Popoli", che si svolge ogni anno a Firenze durante le settimane autunnali.
Porcu e Agus si esibiranno per due giornate (il 14 e il 15 marzo) in un spazio riservato dagli organizzatori alla poesia del Mediterraneo. Oltre alla tipica espressione della gara poetica sarda si parlerà e si assisterà alla performance dei glosadors delle Baleari. Ad accompagnare i poeti improvvisatori ci saranno i tenores di Oniferi (Francesco Pirisi voce, Carmelo Pirisi, mezza voce, Giovanni Pirisi contra e Raimondo Pidia basso), che tornano a Parigi, dove nel 2005 l’Unesco riconobbe al canto a tenore la qualifica di patrimonio intangibile dell’umanità, attribuendo nella stessa occasione il riconoscimento anche al teatro dei pupi siciliano.
«Siamo onorati di partecipare ad un evento di questa importanza – hanno commento Giuseppe Porcu e Bruno Agus – è il segnale di un’attenzione per la gara poetica anche fuori dai confini nazionali».
Poeti e tenores domenica 15 saranno invece ospitati al’università Parigi 7, dove si terrà una conferenza – dibattito che vedrà intervenire la ricercatrice originaria di Fonni Maria Manca (sta per uscire un suo libro che pubblicherà l’Isre di Nuoro sulla gara poetica), l’etnomusicologo Bernard Lotard Jacob (molto legato alla Sardegna dove ha realizzato diversi studi e richerche) e Jaume Avats dell’università di Barcellona.