All'AMIS di Cinisello Balsamo, una rimpatriata degli ex studenti del "CUSM" di Sesto San Giovanni

di Paolo Pulina

 

Nel 1968, quando eravamo studenti,  ci eravamo incontrati nel Collegio Universitario dell’Università Statale di Milano (CUSM) di Via Milanese 300 a Sesto San Giovanni, dove oggi hanno sede i reparti dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico del Gruppo Multimedica.

Per iniziativa di  chi scrive  – giornalista sardo-pavese responsabile Comunicazione della Federazione delle Associazioni Sarde  (FASI) – a  quarant’anni di distanza,  una trentina di quegli ex studenti  si sono ritrovati  in una sede molto vicina al CUSM di una volta, cioè presso i locali del Circolo sardo di Cinisello Balsamo di Via Cornaggia.

I rappresentanti del Direttivo del  Circolo, guidati dalla presidente Carla Cividini Rocca, hanno riservato un’ottima accoglienza agli ex studenti, oggi affermati professionisti, che hanno dimostrato di apprezzare,  come stimolo per  rinverdire piacevoli ricordi,  le gustose pietanze di rigorosa origine sarda preparate dallo staff dei provetti cucinieri.

Prima dei piaceri della tavola, i partecipanti hanno dedicato  un pensiero ad alcuni colleghi prematuramente scomparsi. In particolare ho voluto ricordare tre giornalisti, che a suo tempo erano stati anche loro ospiti del Collegio universitario. Due erano giornalisti pubblicisti (la piacentina Luciana Donazzi, scomparsa nel 1997, e il vogherese Claudio Bertoluzzi, venuto a mancare nel  2006), il terzo era un professionista della carta stampata, ben conosciuto dai lettori del "Giorno", giornale  per il quale ha scritto per molti anni. Si tratta di Pier Luigi Golino, morto nel maggio del 2003. Perse la vista a quarant’anni a causa di una grave malattia, ciò nonostante continuò la professione fino all’ultimo. Per questa sua tenacia e forza d’animo, l’Istituto dei Ciechi di Milano ha istituito un premio giornalistico a suo nome. Poco prima di morire, lasciò un manoscritto,  dal quale ha preso ispirazione Max Parisi per il romanzo giallo  "Carusi. Le indagini del giudice Sarullo" (Koinè Nuove Edizioni, 2007).

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7 commenti

  1. 1968 e 2008 : io c’ero .

    Devo dire grazie alla mia generazione , ai miei compagni e agli amici perchè in quegli anni sono stato una persona felice ,in una vita fatta anche allora di momenti di dolore .

    A Cinesello sono stato bene e devo dire che le cose cucinate dagli amici del circolo erano veramente squisite . E’ stato per me un antipasto visto che il 16 luglio parto per le vacanze in Sardegna , dove mi reco ormai da 21 anni ( da venti vado a Chia in campeggio )

    Amo quell’isola , i suoi abitanti , i suoi profumi e la sua cucina , e credo che buona parte degli anni della mia pensione li passerò proprio lì . Grazie a tutti gli amici che domenica c’erano e a quelli che non sono potuti venire .

    A presto saluti a Paolo Pulina e Marinella

    franco bonini

  2. una giornata particolarmente positiva questa di cinisello perchè ci siamo incontrati con uno spirito da adulti. Gli anni passati senza vederci sono stati un percorso personale per tutti intenso.

    La vera scoperta è stata quella di ritrovarci amici tranquilli che si sono lentamente riconosciuti.

    L’atto intelligente è stato quello di vivere un momento intenso senza ricordi di come eravamo,ma con la tranquillità di come siamo.

    Spero di ripetere questo incontro per ritrovarci come amici simpatici a cui interessa vivere il piacere di essere insieme parlando del più e del meno,ma con uno spirito di unità forte.

    Grazie Paolo e Marinella amici discreti e persone determinate e complimenti alla ospitalità e alla cucina sarda.

    buone vacanze

    Nino Bosco

  3. Giacomo Zerilli

    Salve, anch’io sono stato al CUSM solo per due anni, per 2 mesi, come matricola di medicina (uno dei miei compagni di allora era Guido Burbatti di Ivrea) e poi, fino alla fine, di Giurisprudenza.
    Gli anni erano il 1964 1965 e la mia cameretta stava al 13° piano, dove usufruivo della protezione del pluribollato Stefano Pessina la cui caratteristica era lo studiare solo di notte. Sul piano mi ricordo anche di un collega più anziano, forse di Chimica, equilibrato e saggio.
    Ho fatto in tempo a sperimentare la "musicheratio" e la "lustratio". Difficile dimenticare poi l’interlacalare continuo di Madaluna (c….zo! – c….zo! – c….zo!).
    Da giovane appassionato di moto ed auto, borsista, ricordo la Fulvietta coupè bianca di Stefano Pessina e e la MG B rossa spider (degli Abravanel?) nonchè la moto di Sakellaridis.
    La mia è stata un’esperienza limitata nel tempo e penso che avrei difficoltà a riconoscere altri così come gli altri faticherebbero a riconoscere me, ma ciò non mi esime dal lasciar traccia e di aver il piacere di indirizzarvi un affettuoso saluto, giacomo
    Giacomo Zerilli
    via Sidoli 1 20129 Milano
    02 70129987 348 5604625
    PS
    Una chicca: tra qualche giorno sarò operato all’ex Cusm ed il reparto di mio interesse, urologia, in questi giorni verrà trasferito al 13° piano, il mio piano di allora!

  4. Franco Andretta

    In bocca al lupo Giacomo, certo che il 13 continuerà a portarti fortuna!
    Poco tempo fa parlavo di te con qualcuno dell’ex-Assogomma, di cui non ricordo il nome: tu quando ne sei uscito?
    A presto rivederti insieme a tutti i … veci, grazie alla regia “pervasiva” ed instancabile di Madù
    Franco

  5. Mario Liccardi

    Giacomo, come va?
    Ti ricordi di me negli anni ’70 milanesi quando ci frequentavamo con Massimo Appiani, Giovanni Leo, Floriana Beneventani e gli altri amici? Ti ricordi di mkia moglie Rita?
    Mandami la tua email e mettiti d’accordo con Maddaluna col quale ci troviamo ogn tanto a metà strada fra Milano e Bologna per un pranzetto senza pretese!
    La mia email è mariolino442000@yahoo.it
    Ciao amico di un tempo che fu.
    Mario Liccardi

  6. Mario Liccardi

    Sempre per Giacomo Zerilli
    Dimenticavo:
    Mario Liccardi
    Vie del Porto, 36
    40122 Bologna
    tel: 051-0495219
    cell: 340-7437214

  7. Mariangela Varese

    Più giovane di voi , vi ero vicina , abitavo in Largo Rio de Janeiro e andavo a scuola in piazza Ascoli

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