la sardegna a Vercelli

di Gian Paolo Porcu

Per iniziativa delle maggiori istituzioni pubbliche e private cittadine e provinciali, è andata via via consolidandosi la tradizione che vuole, a Vercelli, la primavera occasione d’incontri con l’arte e la cultura ma festeggiata anche con manifestazioni di gran richiamo popolare.

 

Fra queste ultime, ancora una volta  la "Fattoria in Città",ospitata in un’ampia area di verde, ha riproposto per quattro giorni,   uno squarcio di mondo agropastorale rappresentato con mostre, stand e molteplici  esposizioni, in un clima festoso di sano divertimento e svago, molto gradito a un pubblico sempre più interessato e sempre più numeroso.

 

E così, soprattutto per la gioia dei bambini, ecco in bella mostra mucche dalle razze più pregiate: le bianche bovine piemontesi; le pezzate nere Frisone (vere e proprie macchine da latte) le pezzate rosse di Oropa ed altre ancora. Tanti esemplari di vitelli e vitellini sono stati ammirati; così come le capre Saamen, note per il lungo vello bianco, quelle biellesi con gli agnellini; e poi una gran varietà di uccelli ma anche animali da cortile: anatre, oche, pavoni, persino galli da combattimento, tutti ben esposti in ampi e agili spazi.

 

Come in passato, anche in questa manifestazione la Regione Sardegna è presente con diverse rappresentanze, in stretto contatto e sostenuta dall’Associazione Culturale "G.Dessì" di Vercelli e dalle Associazioni del Comune di Vercelli che, quest’anno, è stata più che uno sponsor, una parte attiva nell’organizzazione e nella presentazione dei gruppi della Sardegna.

 

In quest’opera di sostegno e fattiva collaborazione si sono particolarmente distinti i vertici dell’ASCOM nelle stimate persone di Tony Bisceglia e Felix Lombardi,soprattutto  in occasione dell’esibizione dei balestrieri di Iglesias, di cui diremo più sotto.

 

Protagonisti della manifestazione non potevano mancare gli espositori che dai propri stand hanno offerto i prodotti tipici delle regioni di appartenenza: si va dal pane, offerto anche appena sfornato, ai prodotti caseari, ai prosciutti di cinghiale, alle porchette e agli insaccati e via dicendo.

 

Gli stand degli espositori sardi, come è ormai consuetudine, sono stati visitati da un gran numero di persone che, senza risparmio, hanno acquistato ogni ben di Dio offerto in gran quantità.

 

E così, citiamo, per esempio, "La pasta fresca" di Stefano Serra di Monastir, uno stand che ha attirato un gran pubblico per la varietà e la qualità dei suoi prodotti.

 

Tra le esposizioni dei prodotti relativi alle diverse varietà regionali del pane, una grande folla per tutta la durata della manifestazione ha visitato la mostra allestita dalla Pro-Loco di Villaurbana (Or).

 

In questo stand è stato addiritura predisposto una sorta di museo del pane con vari esemplari di prodotti elaborati artisticamente. Inoltre, ai visitatori è stato offerto, nelle diverse forme, pane appena sfornato, tra cui "su coccoi", pezzo forte della produzione sarda, oltre a "i suppas" e "su pani indorau".

 

Al riguardo va detto che Villaurbana ancora oggi produce grandi quantità di grano duro. Per antica tradizione, tante famiglie attualmente continuano a consumare abitualmente "su pani de trigu", tipico pane casalingo. Inoltre tra le varie produzioni-confezioni di  pane di pasta dura, sono particolarmente note, e apprezzate, in occasione delle feste, quelle che fanno de "su coccoi fattu in domu"un prodotto molto gustoso e gradevole anche sul piano artistico.

 Il sindaco di Villaurbana, Luca Casula, constatando il successo dei suoi espositori, con una punta d’orgoglio ci dice che aderendo all’Ente "Città del pane", il suo Comune, dal 2002, è entrato ufficialmente nel circuito nazionale per la valorizzazione del pane casalingo.

 

Nel contesto di questa festosa kermesse, naturalmente, tante altre attrazioni e spettacoli sono state presentate al pubblico, tra cui un volo di falconi e altri rapaci, sempre tenuti a bada da esperti falconieri; c’erano anche i ponies per brevi cavalcate dei bambini, nonché

l’opportunità per gli stessi bambini e i loro genitori per un giro in città su carri di antica foggia trainati da pazienti e robusti cavalli.

 

Come si è potuto leggere fin qui per quattro giorni, tanta gente, nonostante un tempo grigio e, a tratti piovoso, ha affollato le aeree verdi che hanno ospitato la "Fattoria".

 

Ed ora qualche accenno all’esibizione della compagnia dei Balestrieri "Salvaterra" di Iglesias, ospite d’onore dell’edizione 2008 della "Fattoria", edizione che si è tenuta nel parco "Kennedy" appositamente allestito alla bisogna.

 

Il Presidente della compagnia Antonello Falchi ha spiegato al numeroso pubblico che la sua è un’associazione costituita per la valorizzazione storica e culturale dell’Iglesiente. Con le varie attività (balestrieri, musici, figuranti, ecc) l’Associazione promuove e divulga la cultura e la storia di Villa di Chiesa (l’altro nome d’Iglesias) ma soprattutto intende far conoscere l’uso e l’arte del tiro con l’antica balestra.

 

L’esibizione dei balestrieri con tiri di precisione al bersaglio, è stata preceduta da un breve interessante corteo di carattere medievale aperto dai tamburini, seguita da alcune dame dai costumi del tempo e chiuso da balestrieri con le antiche armi fedelmente riprodotte. Una curiosità: l’abito della moglie del Presidente Falchi, che precedeva il gruppo delle dame vestite con i costumi del tempo (1300 circa) è tratto da un affresco di Ambrogio Lorenzetti che si trova nel Comune di Siena e rappresenta il buono e cattivo governo.

Infine, in omaggio alla città ospitanti , i balestrieri si sono sfidati per i 4 rioni storici di Vercelli e il palio è stato vinto dal quartiere Cervetto.

Il tiro singolo al corniolo è stato vinto da messer Roberto Atzori. E’ indubbio che lo spettacolo di grande interesse storico-culturale offerto dalla compagnia dei Balestrieri di Iglesias nell’ambito della "Fiera in Città" del 2008, resterà a lungo impresso nella memoria dei Vercellesi.

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