di Giorgio Canu
Nostra Signora di Bonaria è diventata pellegrina per andare incontro ai suoi figli. Lo ha fatto con una grande nave della Moby che ha ospitato a bordo il simulacro della Madonna insieme ad alcune centinaia di giovani volontari e a delle personalità che l’hanno accompagnata durante il tragitto. Durante il viaggio, nei vari porti, ci sono state celebrazioni, conferenze: giornate di fede e di festa. La Patrona Massima della Sardegna è arrivata a Livorno il 17 maggio alla mattina presto, ripartendo per Olbia solo in tarda serata. Organizzatore e promotore della giornata in Toscana, è stato il circolo "Quattro Mori" di Livorno assieme a tutte le altre associazioni dei sardi emigrati della regione. Ci siamo preparati con il massimo impegno e abbiamo accolto nel migliore dei modi la Madonna. Questo è un evento unico, in quanto è la prima volta dal 1370, anno del famoso ritrovamento della cassa di legno contenente la statua, che il simulacro di Nostra Signora di Bonaria esce dai confini della Sardegna, e questo per salutare idealmente tutti i suoi figli sardi sparsi nel mondo. La statua della Madonna nella mattinata è stata esposta presso la Chiesa di San Ferdinando a 100 metri dalla Stazione Marittima. Nel pomeriggio, ci sono state le celebrazioni della Santa Messa officiate dal Vescovo di Livorno presso il grande sagrato del Santuario Mariano di Montenero. I canti liturgici sono stati eseguiti in lingua sarda dalla Corale Polifonica "Giovanni Sedda" del circolo "Quattro Mori".